Vi lascio all’analisi che avevo stilato fino al prodigio di Dybala, minuto 93’, tunnel a Luiz Felipe e da terra, resistendo a Parolo, sinistro sivoriano nell’angolo lontano. Troppo comodo far finta che tutto cominci da lì. Se mai, lì tutto finisce.
Dunque. Non capita spesso che la Juventus si faccia menare. E’ capitato: anche se poi, stringi stringi, era più rigore Benatia su Lucas Leiva che non Lucas Leiva su Dybala. La partita, ecco, è sgocciolata via tra un cozzo e l’altro, alla caccia di un pertugio, di uno straccio di idea, merce rarissima.
Ritornava Dybala dall’inizio, in coppia con Mandzukic, ritornava il 3-5-2, poi corretto in 4-3-3. La visione di Lichtsteiner ala destra mi aveva buttato giù dal divano. Che tempi, se quella mossa ne incarna(va) lo spirito! Le squadre venivano dal mercoledì di coppa, spaccato dagli esiti e dalla mezz’ora in più che zavorrava le energie della Lazio. Sarebbe bastato accorgersene.
Anche per questo, Inzaghi aveva cominciato più prudente di Allegri, un tecnico che all’attesa ha dedicato fior di tomi, di scudetti (e di sbadigli). Piano, piano Luis Alberto, Milinkovic- Savic e Parolo strappavano zolle ai rivali, complici le sgommate di Lulic e Lukaku. Piano piano, però.
Una zuccata di Mandzukic, un paio di tuffi di Buffon e il resto, mancia. Dybala pascolava, Pjanic giochicchiava, Asamoah e Matuidi si perdevano nella selva oscura di De Vrij. Marmellata a centrocampo, pile di errori. Entrava Douglas Costa: fumo. Entrava Felipe Anderson: polvere. D’accordo, il Tottenham (e, fatte le debite proporzioni, la Dinamo Kiev). Vero, l’attacco quasi falcidiato. E, a seguire, il carattere, l’orgoglio, la forza del destino, i record, eccetera. Restano, nell’ordine, una delle Juventus più brutte e uno dei gol più strabilianti che abbia visto nel corso del campionato (e non solo).
L’Italia del lavoro dipendente manda un sentito ringraziamento a Matteuccio per essere riuscito là dove il rincoglionito di Arcore in 20 anni di potere non seppe neppure osare mettere mani, nonostante avesse una maggioranza bulgara sia alla Camera dei Deputati che al Senato della Repubblica. Quel Senato che Matteuccio, senza mandato elettorale, voleva cancellare in un pomeriggio. Grazie di cuore.
Poi, c’è una buona parte dell’Italia dei pensionati che intende anch’essa ringraziare Mariolina, per aver fattivamente contribuito con l’impegno familiare a bruciare nell’arco di un paio di notti i loro risparmi di 40 anni di lavoro.
Allo stesso tempo le due categorie augurano buon lavoro, che possano al più presto cancellare definitivamente dalla faccia della politica dell’antipatica sigla che non ha nulla a che spartire con il loro passato e certamente col loro futuro.
Per gli altri che si sono appecorinati, qualunquementemente mi sentirei di dire “n’to culu!”
Salvo inciuci, ci si prepari a votare di nuovo…
Letta su twitter:
Un napoletano entra in sala operatoria per essere operato ad un testicolo e per tutto l’intervento non fa altro che dire:”sono Maradona,sono Maradona,”.Il giorno seguente il dottore gli chiede il perché di quelle parole e lui:”Dottò in 5 pe togliermi una palla!”
inutile agitarsi per l’esito elettorale, in buona sostanza pagava Pantalone prima e continuerà a pagare dopo
In questo “tragico” momento vorrei ringraziare di cuore
Matteo il Cazzarone Renzi, Matteo il Cazzarino Richetti, Matteo il Nulla Orfini, Matteo il gasparri di Pesaro Ricci…ma anche chi non si chiama Matteo come:
Mari Etruria(cit.) Boschi, Paolo cloroformio Gentiloni, Marco lo sbarco Minniti, Vincenzo fritturina De Luca, Andrea la sciolta civica(cit.) Romano, Valeria (lunga) notte prima degli esami Fedeli, Ernesto ciaone Carbone, Sandro ridge Gozi, Tommaso P. Cerno, Pina up Picerna, De bora triestina Serracchiani, Alessandra ladylike Moretti, Sì Mona Bonafè, Si Mona Mal Pezzi, Alessia 1 neurone Rotta (in culo), Alessia 2 neuroni Morani, Lia Arisa Quartapelle, Graziano Del Rio de Janeiro, Emanuele Fiano di Avellino, Ettore vino Rosato, Gennaro il Migliore Togliatti, Luigi Zanda bianca, Vittorio “noi americani” Zucconi, Beppe ovvietà “noi americani” Severgnini, Gianni “noi americani” Riotta, Massimo ciccio e Franco, Lilly Silicon Heidi Gruber, Mario Lavia en rose, Sergio mr magoo Staino, Maria pocovispaTeresa Meli, Claudia ladylike2 Fusani, Maurizio er sambuca Molinari, Massimo er principe Giannini e mi scuso umilmente con altri giganti della politica e del giornalismo che posso aver dimenticato.
Grazie davvero.
Non è vero che non cambierà nulla!Intanto Mr Bean is out!!
Il PD da, il PD toglie (semi cit)
Giusto che Renzi non lasci.
Ha ancora un buon 20% di voti da prosciugare.
Buon lavoro, Matteo!
No,prof, niente politica.. la mia è stata toccata e fuga…adesso leggerò i giudizi di chi ne sa più di me e cercherò di farmi una idea più precisa! ma non vorrei che tutto cambia affinché nulla cambi (cit.)…leo
Nel calcio, Renzi & C. sarebbero stati spazzati via da un bel po’…
Nel calcio devi dimostrare, bene o male, di saper giocare, nella “politica” devi saper “intrallazzare”.