I «miei» Mondiali

Roberto Beccantini13 giugno 2018Pubblicato in Per sport

Comincia domani, in Russia, il primo Mondiale con la Var e l’Italia a casa (dopo 60 anni tondi). In Europa ha vinto sempre un’europea. Tranne una volta: nel 1958 in Svezia, quando s’impose il Brasile di Pelé. E l’Italia non c’era. Il caso Lopetegui ha sconvolto il protocollo della vigilia. Se le cose sono andate come ha dichiarato il presidente della Federazione spagnola, Luis Rubiales, l’esonero improvviso del ct non è scandaloso. Il carro attrezzi sarà Fernando Hierro, realista fino al midollo. Detto questo, il taglio offre un alibi congruo ai giocatori: che sono grandi, ma sempre uomini.

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Ecco qua i miei pronostici, on line da lunedì su «Eurosport».

FASE A GRUPPI

Gruppo A: Uruguay e Russia, nell’ordine. Con l’Egitto di Salah, sempre che recuperi, variabile impazzita. E l’Arabia materasso.

Gruppo B. Spagna e Portogallo. Cristiano ha 33 anni: se non ora quando? Mina vagante, più il Marocco che l’Iran.

Gruppo C: Francia e Danimarca. Occhio al Perù. Australia sfinge.

Gruppo D: Argentina e Croazia. A ruota, più Islanda che Nigeria. Messi va per i 31, in Qatar ne avrà 35. Ultima chiamata.

Gruppo E: Brasile e Svizzera. Non credo più a un miracolo-bis di Costarica, se mai in qualcosa di serbo.

Gruppo F: Germania e Messico. La doppietta è riuscita solo a Italia (1934 e 1938) e Brasile (1958, 1962). Ciò premesso, vedo i coreani lontani. E alla Svezia non basterà il catenaccio di San Siro.

Gruppo G: Inghilterra e Belgio allo sprint. Per Tunisia e Panama, sulla carta, pochi spiccioli.

Gruppo H: Polonia e Senegal, ma sarà una volata a quattro. Colombia (soprattutto) e Giappone sono lì.

OTTAVI DI FINALE

Uruguay-Portogallo: Uruguay. Equilibrio soffuso, i portoghesi sono campioni d’Europa, ma da una parte Cavani e Suarez, dall’altra CR7: e se finisse 2-1?

Francia-Croazia: Francia. Il problema non è la qualità, ma la continuità. Per questo, scelgo i bleus.

Brasile-Messico: Brasile. Fiducia nella «normalità» di Tite e nella voglia di riscatto di Neymar.

Inghilterra-Senegal: Inghilterra. Il tritolo di Kane contro i muscoli di Koulibaly. Non mi fido dei portieri, molto ballerini.

Spagna-Russia: Spagna. Con tutto il rispetto per il fattore campo, passano le furie.

Argentina-Danimarca: Argentina. Detto che Eriksen farebbe comodo a Sampaoli, favorito rimane il talento disordinato dei gauchos.

Germania-Svizzera: Germania. Anche se il polverone su Neuer e ter Stegen non va trascurato.

Polonia-Belgio: Belgio. Nainggolan lo avrei portato, Lewandowski non si discute, ma i belgi restano comunque più forti.

QUARTI DI FINALE

Uruguay-Francia: Francia. Deschamps può scagliare più frecce.

Brasile-Inghilterra: Brasile. Un classico, con Coutinho uomo-chiave e Marcelo «regista» in maschera.

Spagna-Argentina: Argentina. Non escludo i supplementari. Nel dubbio, prendo Messi.

Germania-Belgio: Germania. A meno che la pancia piena non la freni (e stuzzichi De Bruyne).

SEMIFINALI

Francia-Brasile: Brasile. Perché Miranda e c. non sono più polli in difesa. E Alisson arriva a Mosca da numero uno.

Argentina-Germania: Argentina. La rivincita di Rio. Per questo, più tango che birra.

FINALE PER IL TERZO-QUARTO POSTO

Francia-Germania: Francia. Come agli ultimi Europei. Nel segno di Griezmann.

FINALE

Brasile-Argentina: Neymar contro Messi, il massimo. Rigori in agguato. Ma in un modo o nell’altro, Brasile.

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