Prima comunque, la Juventus di Berna, prima grazie alla caduta del Manchester United a Valencia, prima anche se sconfitta dopo una sarabanda che il destino aveva scelto come réclame del calcio mistero senza fine buffo.
Sino a un certo punto, però. Tra lo Young Boys e la Old Lady sembrava non esserci partita. Tre palle-gol sciupate da Cristiano (ebbene sì), un’occasione per Douglas Costa. Improvvisa, la frittata: di brasiliano in brasiliano, folle il passaggio di Douglas Costa, negligente il contatto Alex Sandro-Ngamaleu. Trasformato da Hoarau, il rigore non ha scosso l’Holiday on ice juventina.
Alex Sandro aveva sostituito Cuadrado, infortunato. Allegri aveva pregato i suoi prodi di lasciar perdere i rintocchi del Mestalla. Il campo era sintetico e bagnato, certo, ma lo United vi aveva vinto 3-0 e il Valencia pareggiato 1-1. Il derby di sabato? Difficile spiegare una notte così stravagante con argomenti che non siano la mira del marziano, l’attimo (molto) fuggente dei sambisti, il ritorno non proprio scintillante di Bernardeschi, il ritmo lento, gli episodi.
E’ stata la prima sconfitta di Madama in trasferta. Madama che, alla ripresa, ha invaso il territorio degli svizzeri, ha colpito un’auto-traversa (con Hoarau!), ha beccato il raddoppio in contropiede (con Hoarau, ancora lui), ha timbrato un palo (con Cristiano), eccetera eccetera.
Cruciale l’ingresso di Dybala. Ha firmato un gran gol e avrebbe addirittura siglato il pareggio, e che pareggio, se un Cristiano in fuorigioco (questa, poi) non ne avesse mortificato il gesto.
Non sono le partite di Mandzukic, queste «amichevoli». E Pjanic camminava. E non c’era Chiellini. E si sapeva, immagino, che il Valencia stesse vincendo. E il Real ha perso in casa 3-0 con il Cska. Basta, per favore.
Ricorso respinto. “LÃ dove si nasce interisti” pubblicano che la Cassazione oggi ha respinto il ricorso della Juventus sullo scudetto assegnato all’Inter nella stagione 2005/2006. Secondo loro “si tratta dunque della pietra tombale sull’annosa vicenda di Calciopoli”
Secondo loro, secondo noi la pietra tombale deve ancora colpire chi di dovere……………
Leo45 , uno buono c’era , certo il curricula non e’ proprio il massimo, Masiello della DeaScritto da intervengo102 il 13 dicembre 2018 alle ore 11:15
Eh si.alla juve ci sarebbe stato benissimo, direi.
Tanto per ricordarci di chi sia Guida.
« Il primo episodio risale alla sfida col Genoa del 2013, quando il fischietto di Torre Annunziata all’ultimo minuto non concesse un rigore alla Juve per fallo di mano di Granqvist, ma anche nel 2017 Guida fu al centro di molte polemiche. A Bergamo fischiò e poi tolse un rigore ai bianconeri per netto tocco di mano di Toloi e durante Juventus-Sampdoria non concesse il gol di Higuain a causa di un fuorigioco subito segnalato dall’assistente senza aspettare che la palla entrasse in rete (togliendo al Var la possibilità di intervenire). Dopo quella partita inoltre tornò alla ribalta una vecchia intervista rilasciata dallo stesso Guida che fece molto discutere: “Tengo alle sorti di una squadra che però attraversa un momento difficile come il Savoia. La situazione della squadra riflette la situazione economica e sociale di una città con grandi problemi. Ovviamente poi tengo molto alle sorti del Napoli »
Nel Calcio che conta di solito i gol li segna chi sa tirare in porta. Ai buoni intenditori poche parole bastano.
Ma Shalke, non vuol dire pippe in tedesco??
:-)))
@ Mike: se prestiamo un gioiellino come Marko Pjaca ad una squadra tedesca che gli fa collezionare poche presenze, deve trattarsi di un top team, no? Quindi lo Scalke 04 andrebbe più che bene!
Mike stai molto molto tranquillo e vedi di puntare lo Shalke :-)))
x intervengoo delle ore 11.15…In Italia è uno dei migliori in circolazione…sono d’accordo con Te!
Eh ma 4 double due finali bla bla bla…
Scritto da Massimo Franzo’, l’ultimo dei contigiani il 13 dicembre 2018 alle ore 12:23
Massimo, per favore
:-))))
Io, voglio il Liverpool.
Se devo vincerLa, voglio farlo trionfalmente, eliminando solo top team