Dall’uovo di Pasqua sono usciti due rigorini che, trasformati da Cristiano, hanno orientato e deciso Juventus-Fiorentina. Il primo per mani-comio di Pezzella e concesso dopo Var, figlio della involontarietà torturata; il secondo per sbracciata di Ceccherini su Bentancur e confermato dopo Var, figliastro di una generosità esagerata.
E dal momento che, agli sgoccioli, è pure arrivato il 3-0 di De Ligt, uno dei migliori (con Szczesny e Alex Sandro), la tentazione di pensare a una passeggiata immagino che sia forte. Invece no. Sarri chiedeva reazione ai fantasmi di Napoli, ha ricavato un possesso palla molto fitto, molto sterile. Nonostante le sgommate di Douglas Costa, i cui servizi, però, non erano all’altezza delle sterzate (tranne uno, nella ripresa, per Higuain). Tanto per dire: nel primo tempo, zero parate Dragowski e ben tre Szczesny, compresa una, splendida, su colpo di tacco di Chiesa successivo a un colpo di tacco di Benassi. Traduzione: due tacchi in quella che una volta non era un’area, ma una chiesa.
Iachini, al quale mancavano Milenkovic, Cáceres, Castrovilli e Ribéry, ha impostato una partita d’attesa. L’hanno tradito le punte, Chiesa e Cutrone, non Pulgar e Igor. E così, alla trentunesima tappa fra campionato e coppe siamo sempre lì. La Juventus non ha preso gol, e questa è una notizia. In attacco, viceversa, ha ribadito quanto le palle-gol siano magre in rapporto all’obesità del tiki taka. I rivali si chiudono, che discorsi, ma proprio per questo serve più velocità di testa, se non di piede, più coraggio, più precisione, dal momento che la differenza ad alto livello la scolpisce l’ultimo passaggio, non il girotondo; l’ultimo graffio prima del morso, non la melina in avanti. E’ qui che si parrà la «nobilitate» del circo; ed è qui che, a mio avviso, siamo ancora indietro.
Tutto il resto è Adani & Allegri.
Parliamo della partita invece. Risultato bugiardo condizionato da un episodio si, ma del tutto regolare, che è stata la parata di scesni sullo zero a zero. Oltre a quello, i Viola hanno tirato altre volte in porta da buone posizioni sparando alto. Ho letto i vostri commenti e certamente voi avete visto la partita meglio di me perché su un solo punto sono sicuro che abbiamo visto la stessa partita ed è quando dite che i peggiori sono stati pjanic e cuadrado. Per il resto quasi tutti i giocatori hanno alternato cose buone a cose meno buone. Bonucci ha chiuso due contropiede nel primo tempo che gli hanno fatto guadagnare la pagnotta. Benta irriconoscibile, ha il merito del secondo basta. Rabiot in fase propositiva perde sempre l’attimo buono per il passaggio, ma si distingue per recuperi sconosciuti ai colleghi di reparto e per capacità di difendere palla superiore alla media. De ligt, uno svarione da oratorio nel primo tempo, poi partita in crescendo prendendole tutte sugli angoli a favore. Impalpabili i tre davanti. Cr7 dimostra che lui la palla non la passa per principio e non fa distinzioni tra higuain e dybala. Insomma, partita brutta, con la palma del migliore a scesni.
Gentile Bilbao, “probabilmente” non è da lei. Lo sa… Quante volte ne abbiamo discusso…
Probabilmente l’unico bianconero che sopporta, Sig. Beck.
Il Verona è forse, dopo l’Atalanta, la squadra che corre di più (pure il Sassuolo di ieri però…).
Ci darà parecchio fastidio la prossima settimana al Bentegodi.
Non so sela prestazione di oggi basterà .
Giocare contro chi mette il bus davanti alla porta e’ sempre difficile. Giocare contro chi e’ pronto a tagliarsi le vene quando vede bianconero e’ ancora più difficile. Il primo rigore c’era il secondo si poteva dare ma anche no. In Europa la Juve davanti troverà molti meno problemi ne troverà sicuramente di più dietro ma speriamo che rientri presto chiellini e comunque il de Ligt visto oggi e’ una garanzia.
Gentile Bilbao, il bianconero sempre nel cuore: non avevo dubbi sul suo fiuto…
Robertson, vediamo…Momblano, Pogliani…non me ne vengono in mente altri.
No, non ci riesce Sig. Beck.
D’altronde la sua carriera, senza moviole, polemiche antiJuve, sarebbe forse stata quella di Tonino Carino da Ascoli.
Uno come allegri al camp nou manco lo fanno entrare se acquista il biglietto.
Se non erro non esiste allenatore che abbia avuto la sorte di allenare sia Cristiano che Messi.
L’argentino gioca in uno dei 3 o ,4 club pie grandi e forti al mindo…eppure il cialtrone di scoglio avrebbe detto no, si sussurra da non si sa bene dove (Tele Lombardia?)
Peccato perchè il centrocampo catalano, Leo e Suarez morivano dalla voglia di giocare a 60 m dalla porta avversaria.