Buona Pasqua a tutti voi, gentilissimi Pazienti. Vicini e lontani, di qualsiasi fede, aggressivi o concilianti. In questo periodo di lunga e travagliata prigionia, sappiate che la Clinica continuerà a rimanere aperta 24 ore su 24. Affinché nessuno di voi si senta isolato. Questa piccola struttura nacque nel novembre del 2011 e chi la governa in nome e per conto del popolo non ha mai chiesto documenti, tessere o patenti prima di offrire le cure del caso, le terapie condivise o suggerite e solo raramente imposte. Se alzare bandiera bianca è segno di resa, sventolare il camice bianco, come da nove anni sta facendo tutto lo staff, è diventato simbolo di guerra (all’epidemia).
Mai ci sentirete dire «Se non hanno più passamontagna, che usino i foulard». Qui nessuno rimpiange Maria Antonietta, la femme fatale alla quale attribuirono la famigerata frase: «Se non hanno più pane, che mangino brioches». Qui, nel nostro piccolo, si cerca di garantirvi una degenza serena, al prezzo degli inevitabili eccessi che ogni nosocomio, suo malgrado, è costretto a tollerare, subire o infliggere.
La provocazione ha sempre incarnato il distintivo trascinante e dirimente della Clinica che intitolai a Cristiano Poster. Mia, nei vostri confronti; vostra, nei miei. Ma adesso non è il momento di abbuffarsi di Var, anche se l’ultima circolare dell’International Boar(dell) disegna fasi 2 e fasi 3 molto divertenti. Da un mese abbondante abbiamo trasformato gli arresti domiciliari in battiti resistenziali. Per la cronaca, e per la storia, sono fiero di poter dire che questo suggestivo laboratorio – grazie a voi e al vostro eclettismo epistolare – non ha mai tirato il virus al suo mulino. Il confronto è adrenalina; il consenso, oppio. Evviva l’adrenalina.
Barricati, ma non abbandonati. Sempre e comunque. E sappiate, come cantano ad Anfield, che non sarete mai soli. Buona Pasqua.
A quanto pare in 1084 comuni nel primo trimestre di quest’anno ci sono state 6900 morti circa in più. Negli stessi comuni, pure nel primo trimestre 2017 si sono registrate tra 5 e seimila morti in più rispetto al primo trimestre 2016. Pure questa una differenza ragguardevole, della quale però scommetto che nessuno di noi fosse informato.
Mike, uhmmmmmm…
Non mi pare facilmente fattibile.
Io direi, la signora è stata eletta con i voti leghisti della calabria. I leghisti da sempre hanno denunciato un fenomeno da vera vergogna della pubblica amministrazione nelle due regioni più a sud, l’esercito dei forestali. ecco si potrebbe tagliare lì.. Ho fiducia nella signora e nelle lotte leghiste al sud.
Scritto da teodolinda56 il 4 maggio 2020 alle ore 17:16
Potrebbe tagliare parte dei contributi alla sanità regionale (nota eccellenza italica), per girarli direttamente al bar sotto casa sua.
Sembra che bar e ristoranti siano rimasti molto delusi da questo inizio di fase 2.
Ho visto qualche intervista di gestori e si lamentavano che di questa passo non riusciranno a coprire la metà delle spese.
Eppure non era difficile prevederlo…
Vediamo cosa s’inventerà la presidente della regione calabria…
Scritto da Superciuk il 4 maggio 2020 alle ore 15:54
Beh ma anche nel permettere le visite ai congiunti aumenta il rischio contagio. E per quanto riguarda le badanti e baby sitter al nero, sarebbe semplice. Assunzione con semplice comunicazione al centro per limpiego e totale decontribuzione e detassazione su tali prestazioni di lavoro da ora a settembre. Se non sbaglio quella persona che ogni tanto la sera ecc ecc ha spesso parlato di “semplificazione” e “sburocratizzazione” e di “sostegno alle famiglie”
L’ISTAT ha rilasciato i dati sulla mortalità nel primo mese di COVID-19.
I dati delle porvince Lombarde sono agghiaccianti (BG-BS-LO-CR-PI): da 3741 a 14993!!! Oltre 4 volte di più.
E da qui si capisce il timore del governo: se questi dati si fossero estesi a tutta Italia o anche solo al Nord sarebbe stata un’ecatombe: 100.000 morti in un mese e mezzo!!!! Oltre a una quantità inenarrabile di persone ricoverate e malate a domicilio.
Credo perciò che la decisione di chiudere sia sta molto opportuna, ma credo altresì che adesso sia arrivato il momento di tornare il più possibile alla normalità.
Le persone, hanno imparato a stare discostate, a usare le mascherine e a lavrsi lemani, medici e infermiaeri hanno ifnalmente ricevuto mascehre, guanti, caimici e anche delle istruzioni su come comportarsi, gli scienziati stanno scoprendo come mitigare le conseguenze della malattia e le terapia intensive sono passate da un paio di migiaia a 10.000.
Se usiamo la app neuroni (cit) forse non sarà necessaria nemmeno la app Immuni.
Massimo, come darti torto?
Sia chiaro, non sono l’autore della “genialata”.
Un plauso all’anonimo.
;-)
Scritto da mike70 il 4 maggio 2020 alle ore 16:04
—–
Nessuno qui si permetterebbe mai di attribuirti una genialata. Lo avevamo capito tutti che non poteva essere roba tua.
:-)))))))))
Sia chiaro, non sono l’autore della “genialata”.
Un plauso all’anonimo.
;-)
Mike,più ti leggo e più ti apprezzo.Buona giornata