Dal Lione al Porto: calma

Roberto Beccantini14 dicembre 2020Pubblicato in Per sport

I sorteggi, pur diversi, sono tutti uguali. Bando alle ciance, allora. Come ammoniva il gentile Bilbao, anche quando uscirono Ajax e Lione si brindò a champagne (non tutti, non lo scrivente): ecco perché la Juventus, prima del suo gruppo, farà bene a non trascurare il Porto. Lazio e Atalanta, seconde nei rispettivi gironi, avevano poca scelta. Sul piano del nome e del valore, a Inzaghino non poteva andar peggio: il Bayern è campione uscente, anche se meno rullo di agosto. Il Gasp, viceversa, si misurerà con il Real di Zidane, capace di perdere due volte con lo Shakhtar e di battere due volte l’Inter. Sull’esito, pende il caso Gomez: è guerra senza margini, come dicono, o sussiste il pertugio di un armistizio? E comunque: andare dal dentista non è mai una gita di piacere. Neppure per «loro», i post-destinati.

Le mie percentuali di Champions in chiave ottavi:

Lipsia 49% Liverpool 51%

Barcellona 40% Paris SG 60% (sempre che Neymar recuperi).

Porto 48% Juventus 52%

Siviglia 51% Borussia Dortmund 49%

Lazio 40% Bayern 60%

Atletico Madrid 51% Chelsea 49%

Borussia Moenchengladbach 30% Manchester City 70%

Atalanta 45% Real Madrid 55%

In Europa League (sedicesimi), il Milan ritrova la Stella Rossa, nel ricordo indelebile della nebbia che, ai tempi dell’albeggiante Sacchismo, evitò la tragedia (sotto di un gol, sotto di un uomo) e propiziò, nel replay del giorno dopo, la vittoria che, ben oltre i rigori, gli avrebbe spalancato la storia.

Granada (settimo nella Liga spagnola) 40% Napoli 60%

Sporting Braga (quarto nel campionato portoghese) 40% Roma 60%

Stella Rossa (prima nel campionato serbo) 40% Milan 60%

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