Ottavi d’Europa, i miei pronostici

Roberto Beccantini25 giugno 2021Pubblicato in Per sport

Mi chiede, il gentile paziente Causio, i pronostici sugli ottavi dell’Europeo. E’ il rito comune a tutte le vigilie, già affrontato e celebrato in altre parrocchie, da ben altri sacerdoti. Eccomi qua.

** Belgio-Portogallo: Belgio. Di poco. Sulla carta, la partita più sofisticata, più fascinosa. Lukaku contro Cristiano Ronaldo: e qui ci siamo. La differenza è De Bruyne. Il Portogallo è più squadra, il Belgio più «trans», metà giocate e metà sbandate. Nei panni del ct Santos confermerei Renato Sanches.

** Italia-Austria: Italia. Non sarà così facile come millantano, ma trovo il pronostico oggettivamente orientato. La squadra di Mancini ha un suo stile, autonomo dalle giostre (Verratti o Locatelli? Locatelli, più verticale). L’Austria di Foda gira attorno ad Alaba e Sabitzer. Non ha nulla da perdere, e questo potrebbe spingerla. Un altro pericolo? Il mare di coccole.

** Francia-Svizzera: Francia. Finora, luci e ombre, bagliori e languori. Aspettando Mbappé. Non c’è gara, come arsenali e risorse tecniche. Pogba e Kanté, alta (e altra) cilindrata. La Svizzera di Petkovic è un guscio. Non basterà, a meno che i blu non decidano di brindarsi addosso.

** Croazia-Spagna: Spagna. Anche qui, al pelo. Il 5-0 «slovacco» non inganni. Sono stati la sventatezza del portiere e il ritorno di Busquets a regolare l’orologio, non l’attacco. Anzi: sono proprio lì, al fronte, i problemi che accomunano furie e croati. La classe di Modric è bussola preziosa. Morata, una mano di poker. Dico Spagna, più solida dietro.

** Svezia-Ucraina: Svezia. Avevo indicato nell’Ucraina la sorpresa. Viceversa, è stata proprio la Svezia di Forsberg, Isak e del rientrante Kulu. Bada al sodo, cade e si rialza, scarta gli episodi come caramelle. Dalla squadra di Sheva mi aspetto che faccia tesoro del «miracolo». Troppo arida, fin qui, e troppo lunatica.

** Inghilterra-Germania: Inghilterra. A Wembley, teatro di sogni e di incubi. Southgate e Loew recitano a soggetto, l’England segna poco e non prende gol, sull’altro fronte non ci sono bomber di ruolo, o comunque di peso. In attesa di Kane-Godot. Storia, tradizione, fantasmi, centimetri: tutto. Al fotofinish, i leoncini di sua maestà.

** Olanda-Repubblica Ceca: Olanda. Wijnaldum è il «tuttista» che ogni ct sogna. E con De Ligt, la difesa è più sobria. Fra i cechi, o Schick o nessuno. Dunque: il rock dei batavi.

** Galles-Danimarca: Danimarca. Fatte le debite proporzioni, alcuni momenti dello «sbarco in Normandia» contro la Russia mi hanno ricordato la «danish dynamite» di Elkjaer e c. Come se il cuore di Eriksen avesse moltiplicato i battiti. Il Galles vive dei graffi di Ramsey e dei morsi di Bale: troppo poco.

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