La variante inglese

Roberto Beccantini3 luglio 2021Pubblicato in Per sport

Piano piano, in occhiali scuri, con la bombetta (ma sì) e la difesa a tracolla (zero gol, unica del lotto): è la variante inglese. Dopo la Germania, l’Ucraina: che proprio della stessa pasta non è, ma a un 4-0 «donato» è difficile guardare in bocca. Anche se si dovrebbe, e noi siamo qui per questo.

Si giocava all’Olimpico di Roma, i distanziamenti ci sono stati soprattutto in campo. Una non partita, sintesi di una superiorità così schiacciante da rigare persino i meriti dei vincitori. Subito in gol con Kane (safari da 8), su assist di Stering (7) e, alla ripresa, con Maguire (7,5) dopo un minuto scarso, ancora con Kane e infine con Henderson (6,5), felice come tutti i panchinari ai quale il ct offre una fettina che diventa torta.

Le ultime tre reti, di testa. A conferma di una squadra, l’Ucraina, mai pervenuta o comunque non rientrata in campo. E così: 8 a Southgate, la metà a Shevchenko, schiavo del disastro (vittima no: qualche errore l’avrà pur commesso). A Yarmolenko e c. un 3 di gregge: portiere, poveraccio, escluso.

La solida Albione è giovane e tosta. Il suo ct ha aspettato Kane come Bearzot aspettò Pablito. In Russia, il bomber ne bollò cinque nella fase a gironi e poi scese al rigorino anti-Colombia. Qui, nell’Europa itinerante, siamo già a 0 più 3. A Wembley, in semifinale, l’Inghilterra affronterà la Daninarca che, a Baku, si è sbarazzata della Repubblica Ceca: 2-1. Per un tempo, danish dynamite, con i «candelotti» di Delaney (7) e Dolberg (7), centravanti di vecchio stampo, la porta come quadro e i dintorni come cornice (e non viceversa). Vi raccomando l’esterno destro con cui Maehle (7,5) lo ha servito. Pura scuola brasileira. Fra i cechi, più Jankto (6) che Barak (5,5), benino Soucek (6,5) e il solito Schick (7): 5 gol, raggiunto Cristiano. Ma anche 5 gol sui 6 della squadra. Troppo, lui. Troppo poco, la squadra.

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