Kylian ne va plus. «Maestrini» in cattedra

Roberto Beccantini4 dicembre 2022Pubblicato in Per sport

Diario mondiale, quattordicesima puntata. Leo Messi nell’Argentina. Kylian Mbappé nella Francia. Lassù, dove osano le aquile, è il Mondiale dei fuoriclasse. Per ora. I fuoriclasse assoluti, però: non i «predestinati» allattati e svezzati dalla propaganda. La Pulce ne ha 35, il Lampo 24 tra poco (il 20 dicembre). In attesa delle ultime verità, e volontà, di Cristiano, 38 a febbraio, Mbappé ha indirizzato e timbrato Francia-Polonia 3-1. Una Francia normalissima e una Polonia un po’ meno melafacciosotto dell’ultima. Un po’ meno, sì, ma non troppo. Al ct Michniewicz l’oscar della fifa (effe minuscola).

Les joueurs, les joueurs. Dunque: dopo che Giroud si era mangiato un gol, idem la ditta Zielinski & Kaminski (con tre tiri e tre parate: di Lloris, di Theo, di Varane), il centravanti dettava il lancio a Mbappé che lo serviva «di violino». Kiwior non coglieva l’attimo, Olivier sì. Poi calma piatta fino al raddoppio: Polska in avanti, Griezmann in versione stopper (ripeto: stopper. Con Deschamps, non con Deseccetera) spazzava l’area innescando il contropiede (coraggio). Giroud ignorava Dembélé – in crescendo, come Rabiot – e serviva Mbappé. Il destro era un jab di Muhammad Ali, e Szczesny-Foreman aveva esaurito la scorta dei miracoli. Quindi ancora Kylian: altra sventola, nell’altro angolo. Cinque reti sulle nove dei bleus, capo-cannoniere. Tramontava, la sfida, su un rigore varista, per mani-comio di Upamecano, che Lewandowski, per consegnarlo all’archivio, doveva battere due volte. Messi, Mbappé: il Paris Saint-Qatar gode, manca «solo» Neymar. O Ney. Che urla forza O rei.

** Inghilterra-Senegal 3-0. Per mezz’ora abbondante, con Dia tarantolato, Africa al comando ed ex Impero a rimorchio. Almeno tre occasioni, gran parata di Pickford. Al 39’, improvvisa, la scossa: da Kane a Bellingham ad Henderson. Nel recupero, al 47’, il coltello nella piaga: Bellingham-Foden-Kane (al primo squillo, dopo tre assist). Transizione fulminante. E due. Nella ripresa, da Foden a Saka, tocco sotto. E tre. Koulibaly al tappeto, fine della trasmissione. Mvp, Jude Bellingham. Tra i «maestrini», Henderson ha equilibrato il 4-3-3 d’ordinanza. Fra i rivali, si sapeva che l’assenza di Mané avrebbe pesato. Rimane l’orgoglio di averci provato. Adesso Francia-Inghilterra. Quarti di nobiltà.

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