«It ain’t over ’til it’s over», diceva Yogi Berra. Non è finita finché non è finita, e allora piano con l’incenso a tutta birra. In Baviera farà caldo, ma intanto Lazio uno Bayern zero. Il mio borsino, legato al sorteggio di dicembre, era di 60 a 40 per i tedeschi. Sarri se l’è giocata con la lucidità della sentinella coraggiosa e rispettosa; Tuchel, con la boria del generale che, d’improvviso, si scopre fallibile. Lo 0-3 di Leverkusen è stato un allarme al quale pochi hanno dato retta, convinti che fosse falso, o comunque gestibile. Musiala, il più vivo; Kane, il più morto; Sané, il più venezia; Muller, il più salmodiante.
Il 61% di possesso e zero tiri nello specchio. Le occasioni sprecate da Musiala, Sané e Kane sono aggravanti. Nessuna parata di Provedel; una, seria, di Neuer in avvio di ripresa (su Isaksen, l’apriscatole) e una notte di Champions oggettivamente noiosa ancorché, a suo modo, piccante. «C’era Guevara» aveva invocato una resistenza che mai toccasse i bassifondi del catenaccio, a meno che i panzer, come si scriveva una volta, non fossero così prepotenti da infliggerlo. Romagnoli a dirigere le barricate, Guendouzi a calibrare il pressing, Luis Alberto a cercare lo spazio. Tutti per uno, uno per tutti.
Poi, al 69’, il marameo del destino. Contropiede a tre, Bayern infilato e pestone del legnoso Upamecano a Isaksen un attimo dopo lo sparo. Per Letexier, rigore e rosso. A moviole unificate, capitan Ciro spiazzava, di destro, il monumento al portiere «con i piedi».
Entrato De Ligt, avrebbe potuto, o dovuto, l’Aquila osare di più? L’ha cercato di rado, il raddoppio, ma l’ha sfiorato più di quanto gli avversari non abbiano accarezzato il pari. A leggere i pronostici della vigilia, questo dispaccio richiama alla mente l’1-0 degli Usa agli inglesi al Mondiale del ‘50. Sarà stato un errore di trasmissione, sghignazzavano nelle redazioni di Londra. Col cavolo.
Scritto da Bertoldo Zebrato il 17 febbraio 2024 alle ore 19:48
ahahah
mi sa che confondi con qualche tuo sodale succcciacazzo del cialtrone
Intanto, siamo in 10
grazie al genio che si brucia i 5 cambi
Balle dico io!
Hagridiniamente,
BZ
Che poi, se ricordo bene, Molle diceva che Vincenzone Iaquinta era più forte di Dusan!
Il grande esperto che pensa di poter criticare l’allenatore italiano più vincente del nuovo millennio!
Cacasennone d’un molliccio! Vile limaccia!
Perentoriamente,
BZ
Marcature asfissianti dei giocatori del Verona… ma gli juventini da veri signori non ne approfittano
ben di nuovo,
LOTA
Molle, dia retta allo Bertoldo : lei è un cacasenno!
Sempriniamente,
BZ
7 – Dusan Vlahovic ha segnato 7 gol nelle sei partite del 2024; nelle ultime 30 stagioni di #SerieA (dal 1994/95), solo un giocatore della Juventus ha fatto meglio nelle sue prime sei gare di un singolo anno solare: Cristiano Ronaldo con 10 (2019/20).
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Stanno sule coglie entrambi, agli indaisti.
tranquilli
toglie anche dusan e cambiaso
teniamoci stretto ‘sto punto d’oro
Messi alla corda da
Tchatchoua
Swiderski
Vinagre
“Alcaraz comincia ad entrare nei meccanismi bianconeri “…… muoro;)