A Stoccarda, Germania-Ungheria 2-0 (Musiala, Gundogan). Tedeschi agli ottavi, in carrozza. Non il luna park del battesimo, ma pur sempre un rodeo divertente. C’era un avversario, stavolta. Non irresistibile. Non proprio a tenuta stagna. Vivo, però, e capace di produrre almeno tre o quattro palle-gol. In generale, più ritmo che algoritmo. Il dribbling di Musiala è il manifesto del «nuovo» Nagelsmann. Per tacere di Gundogan, che Pep trasformò in incursore micidiale. A voler essere pignoli, le marcature preventive (?) non hanno funzionato. Kroos continua a occupare il centrocampo come un professore la cattedra. E Marco Rossi? Tradito, ancora, da Varga e Orban (uffa).
** A Colonia, Scozia-Svizzera 1-1 (McTominay, Shaqiri). Un braccio di ferro. La leggerezza degli elvetici, paghi. La fisicità degli scozzesi, schiumanti. McTominay (sarebbe harakiri di Schaar, ma fa lo stesso) un gigante. Come Gunn. Troppi retropassaggi alla carlona: da uno di questi nasce la perla mancina di Shaqiri. Palo di Hanley. Akanji un muro. E Ndoye: bravo, sì, a patto che regoli la mira.
** Ad Amburgo, Croazia-Albania 2-2 (Laçi, Kramaric, Gjasula autoete, Gjasula). Difese da legare, come i pazzi del proverbio. Sylvinho ordina: partenza a razzo e coltellate trasversali, da destra a sinistra: detto fatto, gol di Laçi. A Dalic manca tutto. Un centravanti. Brozovic. E persino Modric (39 a settembre, sorry). Come in Portogallo-Repubblica Ceca decidono i cambi. Nel male (autogol di Gjasula a rimorchio del pari di Kramaric). E nel bene (Gjasula per la zampata del 95’; Hoxha per le sportellate; Budimir per quel poco di profondità che ha assicurato). Nel momento in cui i croati sembrano padroni, e Modric di nuovo Mozart, costretti dal risultato a uscire dal guscio gli albanesi buttano il cuore oltre l’ostacolo. Cuore che, meritatamente, torna a battere. Tempi duri, per i nipotini di Boban.
Ma guarda che ci sto…compatti, li aspetti sulla tua tre quarti, li aggredisci, poi dietro hai la bbc . Puoi giocartela e magari la vinci pure. Ma stasera l Italia ha voluto giocarla diversamente. Non da squadra inferiore tecnicamente, ma alla pari.
Scritto da Riccardo Ric il 20 giugno 2024 alle ore 23:08
COGLIONE CON L’ALZHEIMER…quando ci vuole.
Contro una squadra come la Spagna di stasera, devi avere, gioco, qualità nei singoli e uomini di esperienza che sappiano cosa si deve fare in certi frangenti della partita. Una rosa fatta di buoni giocatori per il nostro campionato , ma che in Europa non cerca nessuno.
La qualità ed i valori espressi sono sufficienti per battere una Albania qualsiasi, ma se non hai una mezza punta ed un centravanti di razza, non vai lontano.
Cioè l’alternativa era sparare palloni lunghi a casaccio come il Cialtrone estintorato predicava esponendo Dusan a figuracce barbine.
Ah no, poi se ne prendeva 5 lo stesso a Kabùl, 2 ad Haifa, 4 ad Empoli.
Vai a vedere dove potrebbe migliorare quel brocco di Musetti va, che passi il tempo.
No, mortadellone, te hai tirato fuori quella partita…e c era la bbc…in quella partita…dell Italia, non della Juve, …io ho seguito il filo del dialogo…
che lezione, ragazzi! di tecnica, di intensità , di gioco. un massacro.
Manco l’hai vista Italia-Spagna del 2016…
Io Pellegrini non lo vorrei neanche come compagno a briscola e tresette
No, salame, si stava parlando di BBC.
Anzi, tu parlavi di BBC caro alzheimerino.
Son mancati piedi buoni, ed hai giocato, hai tentato di, come se tu avessi piedi buoni uguali ai loro,,,altro che minchiate…
E che al Barca ne rifilò tre…si, sempre quella…(ma che c azzecca?) si sta parlando di Italia…