Ci sono vittorie che passano, altre che restano. Come questa: Lipsia-Juventus 2-3. Dove porterà, non so. Ma resta. Resterà. Erano in dieci (espulso Di Gregorio) e sotto di un gol (mani-comio di Douglas Luiz, appena entrato, rigore di Sesko). Era il 58’. Ebbene: Thiago e i suoi non hanno fatto una piega. Palla avanti e aggredire. Chicca balistica di Vlahovic dal limite, ricamo di Conceiçao. E poi, chiaro, catenaccio e mischie, emozioni e preghiere. Con Fagioli, McKennie, Kalulu e il serbo una spanna sopra gli altri.
Si è giocato, tra un recupero e l’altro, per 106’. Che, nel calcio, non è più un’eternità. Al romanzo dell’epilogo si è arrivati attraverso un caos calmo che gli episodi hanno ben presto travolto e indirizzato verso burrasche salgariane. Nel giro di 10’, gli infortuni di Bremer e Nico. Dentro Gatti e Conceiçao. E poi la sassata di Sesko, 21 anni, su transizione di Openda e pisolo di Combiaso. Una volta, era lei, Madama, a segnare in contropiede; oggi, sono gli altri. Quando si battezza un’altra religione, i rischi diventano compagni. E non più banditi. O non solo banditi.
Le scelte di Thiago. Niente Locatelli, niente Thuram, niente Douglas Luiz (si è capito perché). Spazio a Fagioli e McKennie. Alé. Subito il centro del ring, gli avversari «bassi» (come il ritmo), ma rifiniture e tiri, zero virgola. Nella ripresa, fuochi d’artificio. Palo di Koopmeiners, gran girata di Vlahovic su cross di Cambiaso, palo di Openda, ennesima ripartenza e frittatona del portiere. Tocca a Douglas Luiz: penalty di barriera. Come non detto. Non escludo che Xavi Simons, Sesko e c. si siano sentiti in carrozza. La Juventus non ha sbandato. Ha continuato a palleggiare, con McKennie terzino destro. Ha cercato il pareggio, l’ha trovato con mister dodici milioni, alla terza doppietta, due lui e due Sesko, ma meglio lui, ha rischiato (palo-bis di Openda) e dal cilindro del portoghesino ha estratto, addirittura, il gol della rimontona.
Terzo in Bundesliga, il Lipsia ha operato prevalentemente di rimessa: sino, naturalmente, al rosso e alle esigenze del tabellino. La pollaggine dei tedeschi non riga i meriti della Vecchia: mai doma, capace di giocare e di soffrire. Mi è piaciuta la personalità, che non significa perfezione. Significa carattere, voglia di andare oltre i propri limiti. La strada è ancora lunga, ma è giusta.
** Shakhtar Dontesk-Atalanta 0-3 (Djimsiti, Lookman, Bellanova). Per carità, lo Shakhtar non è più l’armata di Lucescu e Gelsenkirchen era rifugio, non fortezza. Ma che Dea! Possessiva e ossessiva fin dal pronti-via. Tre pere, una traversa e un palo. E la difesa sempre sul pezzo, a differenza di quello che capita nei nostri cortili. Se la politica del doppio binario è complicata, Gasp può andare fiero dei suoi. Arteta stesso, dopo lo 0-0 dell’Arsenal, ne aveva celebrato la diversità tattica. La terza ciliegina – da Zappacosta, fascia sinistra, a Bellanova, fascia destra – riassume il manifesto dell’Ego di Bergamo. Uomo su uomo, e pane al pane.
** Liverpool-Bologna 2-0 (Mac Allister, Salah). I sogni spesso tali restano, ma non sempre la sveglia li cancella. Gli applausi dei tremila saliti ad Anfield «in tournée» ne sono la testimonianza più vivida. Da queste parti, il fattore campo non è un modo di dire: è. E i Reds di Slot non sono poi così lontani dai Reds di Klopp. Cadenze forsennate, assist di Salah e tocco ravvicinato di Mac Allister già all’11’. Il Bologna di Italiano ha però un’anima e un gioco. Ha assorbito la furia, è uscito dal bunker, ha scosso un legno con Ndoye, ha impegnato Alisson. Per domarlo ci voleva qualcosa di speciale: ci ha pensato Salah. Ma non crediate a una squadra remissiva e permissiva. Anzi. Fino all’ultimo, dentro Anfield come gladiatori, non come turisti.
La buona notizia in realtà è per Jannik Sinner…se il TAS fa uno sconto del genere al Polpo, condannato in prima istanza a 4 anni di squalifica, come volete che possa rovesciare una sentenza di assoluzione “totale” pronunciata da un tribunale indipendente nei confronti dei capi di accusa che pendevano sul numero 1 ATP?!
Pogba non può più giocare a calcio da dopo sei mesi che arrivo’allo United.
Scritto da Alex drastico il 4 ottobre 2024 alle ore 19:33
Amen
Significa che il Como del pallone non sapeva che farne perché il Napoli ostruiva bene le linee di passaggio, oppure che i calciatori del Como non erano abbastanza abili nel velocizzare l azione e quelli del Napoli, consapevoli di ciò, li aspettavano tranquilli. P.s. Io l ho vista a partire da pochi minuti prima del tre,. Quindi vado a naso,
I friarielli vincono dunque in casa con il Como 3-1 ed ora hanno Empoli fuori e Lecce in casa…il salentino, ovviamente, farà del tutto per massimizzare questa rara striscia, che parte da inizio campionato, nella quale il calendario ha previsto per il Napul’e nelle prime 9 giornate come unica partita sulla carta “impegnativa” lo scontro allo Stadium della 5^ giornata in occasione del quale l’ex-Fuggiasco mise in onda un atteggiamento molto coraggioso, tutta la squadra dietro la linea della palla per tutta la partita, arrivando però, come ricorda il Primario, “ad effettuare gli unici 2 “veri” tiri in porta “ della partita stessa…azz , mi hai detto un prospero…bene sono davvero molto curioso di andare a constatare quale sarà il rendimento dei friarielli nelle 6 partite comprese tra la 10^ e la 15^ quando giocheranno alternativamente fuori casa contro Milan, Inda e Torino, mentre al Maradona si troveranno ad affrontare Atalanta , Roma e Lazio
Ho visto la partita dal 35mo.
Il Como nel st il possesso palla lo ha fatto nella sua trequarti.
Intervengo.
Non scherzare dai,le squadre di Conte comunque sono sempre preparate fisicamente al massimo,lo spoagliatoio lo tiene in pugno e in campo sono sempre dinamiche e con in testa schemi mandati a memoria.
La merda livornese era al “palla a lebron”,fisicamente un disastro e tatticamente un imbecille con mezzo spogliatoio contro alla terza giornata.
Paragoni il risotto al tartufo con la maerda di porco
Il Napoli questo campionato,con il capitano,lo vince con la pipa in bocca(cit).
Ho visto solo i minuti finali di Napoli Como, quindi dico niente. Leggo una statistica. Possesso Napoli 40 Como 60. E quando una squadra segna tre goal e ne subisce solo uno con appena il 40 per cento di possesso significa che è una squadra moooolto pericolosa. Purtroppo,
Scritto da Alex drastico il 4 ottobre 2024 alle ore 19:25
Lo scrivo da anni , non lo rivolevo non per le minchiate dei tifosotti , ma esattamente per la mutazione tecnico tattiche che da alle sue squadre , ad oggi (e non solo oggi) è un Cialtrone di lusso , ma sempre Cialtrone rimane
Non scherziamo
Pogba era già un ex giocatore prima di tornare da noi
Figuriamoci dopo un anno e mezzo di inattività
Risoluzione, punto e basta.