Impossibile, dimenticare l’Empoli. Una verguenza. Doveroso, viceversa, ripartire. Con il popolo che ringhia, con il rumore degli «amici», con i vaffa a Thiago e a manca. Vieni al sodo: si dice, di solito, in questi casi. Ci vengo: Juventus due, Verona zero. Quinta vittoria di fila e, per Brio (mi raccomando: ho detto Brio), una partita piena. Certo, il Verona è il Verona, allenatore squalificato e peggior difesa (contro la migliore). Però, obiezione, anche il Cagliari era il Cagliari; il Parma, il Parma; e il Venezia, il Venezia.
E’ qua, solo qua, la differenza. Se escludiamo i tiri di Suslov e Sarr all’inizio, e lo splendido gol di Suslov, annullato per fuorigioco di Faraoni (do you remember? il destino dà, il destino toglie) al 45’ + 2’, Madama ha dominato. Letteralmente. Non è mai uscita dalla trama. Nonostante gli errori (e Nico). Ha costretto Montipò ad almeno sei parate d’autore: soprattutto la prima, su Thuram. Il francese, ecco: titolare e ancora a segno, dopo mercoledì. Ma la notizia è il gol di Koop, uno dei cambi: come Mbangula, il «servitore», e Alberto Costa, omonimo del grande giornalista del Corsera. Costretta agli arresti domiciliari dal piglio della Goeba, l’Hellas ha acceso ceri al suo portiere. Ceri che, fino al 72’, avevano funzionato.
Tra le righe: Yildiz un po’ meno prigioniero della fascia (si può, allora?), Locatelli più avanzato, le sponde di Kolo, i blitz di Cambiaso. E il ritorno di Kalulu. In generale: atteggiamento padronale e, udite udite, rivoli di bel gioco, magari non sempre baciato da una mira all’altezza. In più, dettaglio non marginale, un’adesione della «fabbrica» che ha scacciato complotti e scioperi. L’importante è non fare gli italiani: e non traslocare dal fiele più efferato al miele più sdolcinato. Domenica arriva la Dea: e lì si parrà la nobilitate di molti.
Sei scorretto sapendo di esserlo,
Scuse puerili gigliatino.
Hai una fottuta paura che Motta vinca il primo anno. Le difficoltà di questa nostra prima stagione ti hanno rinvigorito (per quanto possa rinvigorirsi un vecchio rincoglionito come te) e non perdi occasioni per prendere in giro la Juve che sarà competitiva tra 5 anni.
Sei un cialtrone.
Certo che vedendo il goal del 2-1 del Real si può ben compatire Ancelotti…ma come farà a vincere trofei con una squadra così scarsa e del tutto priva di grandi individualità…
Te non capisci una sega. Non perculo e comunque perculare è ben diverso dall insultare, Giuntoli e Motta, son ben sicuro che anche loro vogliono vincere ben prima del 2030 2031. Semmai, ma nemmeno perculo: bensì replico a chi in questo spazio di eccellente ecc tennistica, parla con insistenza di “ concedere tempo”. Siccome a mia libera opinione nel calcio l’unico tempo concedibile è quello che separa dalla prossima partita, e’ un modo di replicare un po’ provocatorio ad un concetto. Semplice come il calcio.
Peccato che a me si Adano fotte sega e che tu ogni settimana insulti la Juve perculandola sul fatto che con Giuntoli e Motta vincerà nel 2030…
Proprio la trasposizione del Cialtrone quando, per giustificare i suoi fallimenti e le sue porcherie, vigliaccamente dichiarava che se avesse voluto vincere sarebbe andato altrove.
Sì, sicuro…lo vedo come le big (e forse neppure le medie) hanno cercato l’incompetente.
Gran bel goal dopo minuti di occupazione dell atletico della metà campo del Real. Il mio prediletto Camavinga mi sembra ancora sotto tono, l altro mio prediletto De Paul ogni volta che lo vedo mi conferma che andava preso. Comunque due squadre dal gioco vigliacco stanno producendo una partita assolutamente godibile
Alvarez la tocca piano
Mai insultato tesserati Juve. Io. Mai…posso aver insultato però Adani con enorme soddisfazione
20 minuti e l’Arsenal vince 2-0 ad Eindhoven.
Dai ora insulta la Juve, Giuntoli e Motta chiedendo se vinceremo nel 2030, gigliatino fru-fru.