Il dado è tratto: sarà , dunque, Paris Saint Qatar-Inter la gran finale di Champions a Monaco, sabato 31 maggio. Già vincitori a Londra per 1-0, i bleu si sono ripetuti al Parco per 2-1. Fabian Ruiz di sinistro, Hakimi di destro, Bukayo Saka di rimpallo. In mezzo, un palo di Kvaratskhelia e un rigore per mani-comio «retroattivo» che Raya ha parato a Vitinha. Perché sì, dei portieri si parla sempre poco, ma contano. Dal Sommer-time di martedì a Donnarumma: scattante su Martinelli, eccezionale su Odegaard, acrobatico su Saka. Ma anche pollo in un’uscita bassa dal cui errore lo stesso Saka avrebbe potuto ricavare il due pari.
Non è stato il vulcano di San Siro. E’ stata un’ordalia di movimento, gli opliti di Arteta padroni per un quarto d’ora e gli avversari, con Dembélé ai domiciliari, ligi alle transizioni. Poi molto ping pong e un possesso abbastanza soffuso (45% a 55%). Senza attaccanti, l’Arsenal. Senza centravanti, il Paris. Luis Enrique li pesca di volta in volta dalle ali e dagli interni. Applica un calcio che assomiglia a una tappa ondulata, nessuna cima Coppi ma qua e là salite di pressing che possono spezzare il ritmo. Il suo Dumfries è l’ex Hakimi. Non ha né Thuram né Lautaro. Ha un centrocampo agile, di tocco, e una difesa che ruota attorno a Marquinhos. Il 4-3-3 di ordinanza, ad assetto variabile, poggia sugli incroci di Kvara, Doué (o Barcola) e «Dembappé» per togliere riferimenti ai rivali.
L’unico vero nove, Gonçalo Ramos, parte di solito dalla panca. E’ una squadra più di lotta che di governo, meno sbilanciata del Barça, ancorché decisamente meno accessoriata. All’attivo, nella storia del club, la finale pandemica del 2020 a Lisbona, contro il Bayern di Flick (toh): 0-1, testolina di Coman. C’erano Mbappé, Neymar e Di Maria. E per Monaco? Non può non essere leggermente favorita chi ha eliminato Kane e Yamal.
Per avere un’idea di chi sarà Papa Leone XIV bisognerebbe leggere un po’ di chi fu Papa Leone XIII. La scelta del nome non può essere casuale.
Scritto da Guido il 10 May 2025 alle ore 11:25
Appunto
Leone xiii fu il Papa che scrisse la famosa enciclica rerum novarum, la prima enciclica della Chiesa su questioni sociali
Scritto da Fabrizio il 10 May 2025 alle ore 10:42
Concordo abbastanza, quasi del tutto. Oltretutto sto leggendo che la sua elezione è stata supportata dai cardinali iuesei, c.d. Filo trumpiani, con quanto io continui a rimanere stralunato di come la prima preoccupazione sia stata se andrà d accordo con Trump oppure no. Comunque che sia americano ma con legami profondi con il Sud America mi sta bene. Trovare l equilibrio, un territorio comune tra il sud ed il nord del mondo è il primo passo per avere stabilità e pace. E mi sta bene che sia un occidentale americano, i valori dell’ Occidente, e dell occidente cristiano sono portatori di prosperità pace e benessere e giustizia sociale. il problema che ultimamente l Occidente questi valori li ha totalmente persi e non si vede via d uscita. Se riuscirà ad invertire la tendenza avrà compiuto il suo mandato, la sua missione
Per avere un’idea di chi sarà Papa Leone XIV bisognerebbe leggere un po’ di chi fu Papa Leone XIII. La scelta del nome non può essere casuale.
Scritto da intervengo102 il 10 May 2025 alle ore 10:01
Scusa, una curiosità , perché ti rivolgi a me, visto che lo ha scritto Robertson ed io l ho solo riportato? ..sarà per proprietà transitiva, ok..
Scritto da Alex drastico il 9 May 2025 alle ore 21:39
Non appena il livello di Inter,Milan,Napoli e Atalanta si e’ alzato,siete spariti.
Cetrioli e ceste di cozze tutte per lei,gentile Drastico.
Scritto da intervengo102 il 10 May 2025 alle ore 10:0
Eh capirai…
Banane in Europa anche con uno dei due migliori al mondo…
In letargo,su
Tornando a oggi, é partita da in or out, ma dopo la sconfitta del Bologna in teoria potrebbe bastare un pareggio, ma solo se la Roma perde a Bergamo… e questo non lo sapremo fino a lunedì sera. Quindi bisogna vincere. Concordo però con mike su quanto traspare da faccia e parole di Tudor… non lo vedo convinto e non ho buone sensazioni.
É sicuramente un moderato che cercherà il dialogo. Ma da come ha scazzato con Vance a febbraio e dal nome che si é scelto, non ce lo vedo come filotrumpiano…
Scritto da Fabrizio il 9 May 2025 alle ore 15:20
benissimo, importante è che non sia nè filotrumpiano nè filo Putin, nè filo macron, nè filo Meloni, nè filo quello cinese che non ho voglia di andare a vedere come si scrive, nè filo Israele, nè filo Hamas, ecc ecc (nè filo Schlein, ovviamente)
Scritto da Riccardo Ric il 9 May 2025 alle ore 17:06
Ho idea, e auspico, che si ponga un tantino al di sopra dei singoli individui, tanto più che i governi di questo e di quello spesso durano una manciata di anni, mentre lui ad occhio e croce potrebbe durare un bel po’ di più.
Intanto da quel che leggo di lui vedo che ha fatto il missionario e che é laureato in matematica, il che me lo rende immediatamente simpatico. Al discorso iniziale non ha detto una parola nella sua lingua madre, mentre ha salutato la sua vecchia missione in spagnolo. Pare molto interessato alle questioni digitali, tanto che il Messaggero ipotizza una enciclica in questo senso, e soprattutto ai cambiamenti sociali legati alla trasformazione digitale. Mi sembra già niente male e in ogni caso meglio di certi tromboni che l’avrebbero menata ancora su gay e altre faccende ormai anacronistiche. Poi si vedrà , stante il fatto che potere e influenza dei Papi sono ancora grandi ma non più come una volta.
Scritto da De pasquale il 10 May 2025 alle ore 03:20
te capisco…quandi arrivi a NOVE ANNI così famme no’ squillo