Alta pressione. Come spiegare, altrimenti, Napoli-Genoa 2-2? Mancano due turni e resta un punto, uno solo. Strano, molto strano, quello che succede al Maradona. McTominay pennella per Lukaku, ma poi traversa di Pinamonti e auto-frittata di Meret su zuccata di Ahanor. Conte (ri)perde subito Lobotka; il Grifo, decimato, graffia. Alla distanza Scott machine arma pure il sinistro di Raspadori (di cui raccomando lo stop a seguire, di destro). Sembra fatta, Siegrist para tutto finché «Andonio» non toglie il fioretto di Raspa per la ciccia e le ante di Billing. Proprio costui perderà Vasquez in area, su un cross, per il bis di testa, e nel finale, sempre di cabeza, sfiorerà l’apoteosi. Senza dimenticare l’ingresso di Venturino (classe 2006), pupillo di Vieira: polvere da sparo, non banalmente polvere.
La mira in alcuni casi, la brillantezza in altri, i disagi di Olivera centrale: i dettagli pesano. Sorprende, se mai, la doppia rimonta subita. Sindrome da braccino corto? Veniva da quattro successi, Conte: ha esaurito i bonus. Avanti con Parma-Napoli e Inter-Lazio: l’abito farà il Monaco, non adesso.
** Torino-Inter 0-2. Sotto un diluvio da arca di Noè, le scorte di Inzaghino bastano e avanzano. Un bel destro a giro di Zalewski (19° uomo a segno) nel primo tempo; un rigore di Asllani, procurato da Taremi, nel secondo. Per provarci, i granata ci hanno provato, ma i confini erano netti, come certificano le occasioni e le parate di Milinkovic-Savic, anche se la più bella, di puro istinto, l’ha effettuata Martinez su capocciata in tuffo di Adams. Annullato agli sgoccioli, per spintarella ad Asllani, un bel gol, in acrobazia, di Masina. Era il 92’. Però.
** Il Clasico. Riepilogando: 4-0 al Bernabeu, 5-2 in Supercoppa a Gedda, 3-2 dts (da 1-2) a Siviglia per la Coppa del Re, 4-3 al Montjuïc (da 0-2). Barcellona-Real rimane un vulcano. «Zdenek»Flick ha ormai la Liga in pugno. Per i topi d’archivio: Mbappé su rigore, procurato da Szczesny; ancora Mbappé, in contropiede; poi Eric Garcia di crapa, Yamal di sinistro (l’ennesimo babà ) e doppietta di Raphinha tra le macerie del tempio ancelottiano. Nella ripresa, tris di Mbappé in transizione. A proposito: un parametro zero, Kylian. Poteva finire 6-3, ma anche 4-4 se Victor Munoz non se lo fosse mangiato. Yamal ha 17 anni, Mbappé 26. E’ il calcio che titilla i surfisti delle Hawaii, fra tavole e bevute, un po’ meno gli unoazeristi delle bocciofile. Coraggio.
Last but not least: Lorenzo e’ NOTORIAMENTE JUVENTINO!!!
Ho ben volentieri rinunciato a vedere in contemporanea anche sul tablet la finale di Coppa Italia della quale conosco soltanto il graditissimo risultato per dedicarmi totalmente al match di Lorenzo e, a questo punto, posso dichiarare senza tema di smentita checl’Italia ha DEFINITIVAMENTE DUE TOP PLAYER NON UNO!!!Non è tanto la vittoria sul numeri 2 ( da oggi 3 ) ATP , ma il modo..per chi non avesse vinto la partita e fosse appassionato di questo magnifico sport VEDA LA REPLICA!!! Zverev mandato in totale confusione cn una serie di variazioni di gioco, di ritmo, di colpi, drop shot ripetuti o direttamente a segno o seguiti da passanti e lob vincenti, vincenti ulteriori e passanti tirati da ogni angolo del campo, Sasha che ha servito una percentuale altissima di prime che vedeva Lorenzo comunque rispondere il 90% delle volte…insomma UNA DELIZIA PER GLI OCCHI di chi ama questo sport!!!
Ah gli ex olgettini hanno perso? Bene bene…
A tennis cosi si gioca solo in paradiso(cit).
Meraviglioso Musetti. Non ci sono altri aggettivi se non meraviglioso
Scritto da Fabrizio il 14 May 2025 alle ore 23:10
Infatti