Eccomi, gentili pazienti: una domenica così, con tutti contro tutti all’ora di cena, mi mancava. Da quando, ragazzo, andavo allo stadio di Bologna, la pupilla fissa al campo e l’orecchio prigioniero del transistor e del suo gracchiare. In condizioni normali si sarebbe parlato e scritto «solo» dello spalla-a-spalla tra Nico e Solet in Juventus-Udinese. Invece no. Campa cavillo. Il 2-2 di Inter-Lazio e lo 0-0 di Parma-Napoli hanno in pratica consegnato lo scudetto a Conte Dracula. Un punto a una virgola dalla fine. Figuriamoci.
Ho sorriso nel leggere, in assenza di «lei» a rompere le scatole, la baruffette tra parte-nopei e parte-interisti, «sì, c’era fallo a monte dell’agguato a Neres, ma quanti ne hanno dati, di penalty così?»; «il braccio di Bisseck? Al Var, con Di Paolo, c’era Guida, quello che “Non fatemi arbitrare il Napoli perché ho tre figli e voglio poter fare la spesa”». E i giornali. Uhm. Tornando alla pugna di San Siro. Per il Corriere dello Sport-Stadio, «rigore netto»; per la Gazzetta, «restano dubbi». [E riesumando per un attimo il cozzo Nico-Solet: per il Corsport, «più fallo che no»; per Tuttosport, a firma Calvarese, «niente fallo». Aléoooooooh].
Che notte, quella notte. Il rosso a Gimenez, in Roma-Milan, per un gomito simil Beukema (nulla) e simil Kalulu (fuori). Il 18 gennaio 2022 scrivevo che la «mano-grafia di Matthijs De Ligt non è un elenco, è una storia». I mani-comi li aveva aperti Rizzoli nella stagione 2019-2020. Non sono mai stati ri-chiusi del tutto, per tutti e da tutti. Si vive di volume e alla giornata, con l’assistenza del video in balia dei loggioni e delle edicole.
Inzaghino e Baroni, Chivu e Conte: todos espulsi. L’adrenalina, la cazzimma, la voglia di. A naso, non immagino mozioni parlamentari né esami del Dna alla Garlasco. Come sarebbe andata, nel Novecento, senza i tele-cerotti dell’Intelligenza artificiosa? Boh. Come ha scritto Aldo Busi, «Non si mettono le mutande alla parole». E allora, qua la mano (uffa).
Scritto da Dylive il 19 May 2025 alle ore 16:02
;;;)))))))))))))))))))))
Scritto da Roberto Beccantini il 19 May 2025 alle ore 16:43
Proprio lì volevo arrivare.
Grazie come sempre
Buongiorno Primario,
Adesso le risulta il ritorno del Capitano? ;-)
non ho ancora visto la partita intera, ma l’Inter degli ulitmi mesi, alla faccia della marotta lìg, sta delundendo in campionato. Mille scuse ( seconde linee in attacco a dir poco scadenti, fan proprio schifo), secondi tempi a difendere fino a riesumare il termine “sparagnino”. Poi andiamo in silenzio stampa. Con il var non ci sono più scuse. Non riesco più a difendere una squadra che vedro a tratti ,ma che non riesce più a ribadire il vantaggio e quando fa due gol, Barca, Bayern, poi due ne prende. Campionato regalato? Temo di no. Napoli più costante , anche nei pareggi. Ne avesse fatti due (Bologna e Roma) anche l’inter , sarebbe davanti, forse. Perchè la controprova non c’è. Tanto arrendevole in Italia ( lo 0-3 col milan è deprimente) , tanto redditizia in Europa. Se ne riparla il 31…
Gentile Primario e gentili Pazienti,
i miei omaggi, giacché è la prima volta che scrivo un mio commento.
Sono un paziente che si è innamorato della Vecchia Signora con le vittorie della Juve di Platini. Cresciuto a pane e Lippi, celebro il 5 maggio e mi sono rallegrato delle terapie che, per 9 anni, han visto manifesta superiorità della società e della squadra a livello sportivo (e non solo). Rammento anche il perché e il per come della caduta nel 2006 (fu grossa, e tanto ci volle per rialzarsi).
Ora, la clinica – ed a ragione – rumoreggia sugli indicatori di prestazione della società Juventus. La mia osservazione, da semplice appassionato dei colori e del bel giuoco, è che suddetta società è in fallo per tanti, troppi motivi.
Finché è esistita la Fabbrica Italiana Automobili Torino, pur a gestioni alterne, si coltivava cultura d’impresa e professionalità, ed individuali notevoli venivano ricercate, o formate, o emergevano per capacità. Poi ha prevalso la logica finanziaria. Poiché le finanziarie domandano redditività, evviva i servizi e diversa attenzione su sviluppo e prodotto. Nella peggiore delle ipotesi, si fanno efficienze.
La società bianconera pare un bastimento che galleggia perché è mantenuto a galla, con robuste iniezioni ed aumenti di capitale. Ma chi è preposto a dover gestirne le sorti, tra marosi (ma anche quando in porto), sia dimentico o non a conoscenza proprio dell’arte marinara. E l’equipaggio, poi, è composto da diverse professionalità (non le migliori per preparazione, tecnica, talento, comportamento, dedizione, ed anche cultura) che si sentono comunque precarie, e quindi badano all’interesse del qui ed ora. Ben pagate alcune, per carità, rispetto alla media.
Nello sport chi vince viene ricordato. Chi perde, no.
Nessuno si ricorderà di un quarto posto. Forse appena il secondo rimane impresso, ma è collegato alla vittoria altrui o all’occasione persa.
La nostra Juventus ambisce al quarto posto. Mi imbarazza scriverlo.
Ma la dice lunga su quello che ci aspetterà ancora.
Ché da tifosi è corretto che il loggione rumoreggi, eccome!
Perché nella Juve devono giocare i migliori.
E se costan troppo, almeno quelli che corrono, con una tecnica di base superiore e la mentalità di chi non si accontenta mai.
Non ti riempi di figurine che non sanno stoppare, far più di tre passaggi, e poi il pensierino di fine giornata è la frasetta di circostanza:
“Tre punti fondamentali”,
“Lavorare”,
“Non la serata che speravamo”,
“Uomini”.
Ma per davvero?
Se fai del tuo meglio, nessuno può davvero rimproverarti niente.
Se il tuo meglio non è abbastanza, allora ci sono altre maglie, altre situazioni.
Perché la Juventus è la squadra che parte per vincere. Sempre.
E lo fa da un secolo.
Ringrazio per la pazienza fin qui.
Cordialità sfuse.
Gentile Mike70, scusi per il ritardo. Ottimo spunto, la serie B. Mai dimenticare che tutto cominciò con il Tar West di Gaucci quando era presidente del Catania. Ci fu già allora la moltiplicazione delle squadre. Alba del Duemila. Il Gattopardo ci sorride da lassù: “tutto cambia perché nulla cambi”…
Ciao Superciuk, non seguo il Brescia da mai, salvo quando è in serie A per, magari, approfittarne per andare a vedere la Juve (non capisco, per quanto sia la squadra della propria città, come si possa tifare per una squadra che non vince e non ha mai vinto nulla…non capisco davvero come possa scatenare la passione, ma è un problema mio sicuramente). Però, visto il presidente che ha, direi nulla che sorprenda, se le cose stanno come pare. Non saprei cos’altro dire perchè non ho seguito la vicenda, mi spiace.
Scopro ora che il portafortuna di Sinner, Macs (grazie), era a Roma…
al presidente della lega di B la santanchè gli fa una pippa
Scritto da Superciuk il 19 May 2025 alle ore 14:35
Secondo me la Santanché una pippa non la nega a nessuno…
In serie B stanno facendo la solita schifezza all’italiana, una roba davvero indecente. In serie A lodi al var ne sto sentendo pochine da ieri sera. Strano…