Quarta al pelo, la Juventus. E in Champions, dunque. L’unico pronostico azzeccato. Non che da Motta a Tudor sia cambiato il mondo, per niente, ma senza difesa (in molti sensi, vista la stagione), è grasso che cola: fidatevi. Lo «spareggio» del Penzo è stato sportivamente drammatico come lo sport comanda, soprattutto quando salvare la pelle coincide con salvare il patrimonio.
L’ha risolta un rigore di Nicolussi Caviglia su Conceiçao. Sterzata, contatto, caduta, fischio. E 2-3 di Locatelli, capitano coraggioso. Nicolussi, un ex: aveva colto un palo esterno, basterà per concedergli le attenuanti generiche? Poco prima, Di Gregorio si era opposto strenuamente a Doumbia. Una di quelle parate che, se non proprio la storia, fissano almeno la cronaca.
E’ stato un combattimento tra pugili suonati, il Venezia subito avanti con Fila (da una splendida azione corale), Madama alla riscossa «perché sì», giocate più che gioco, il drop di Alberto Costa cancellato per mani-comio varista, il sinistro di Yildiz (the best), il destro di Kolo Muani. Giocavano, Di Francesco e Igor, a finestre spalancate e prigionieri dei risultati captati dai telefonini e/o dai transistor.
In avvio di ripresa, con la Vecchia in controllo, ecco l’ennesima frittata. In contropiede, per giunta e per scorno. Reparti sfilacciati, Haps servito e chirurgico dal cuore dell’area, complice un tocco di Savona. Poi l’uno-due, tra Di Gregorio e penalty, cazzotti vaganti, crampi bipartisan, il ring in preda al sudore e all’ardore che, tranne in Vlahovic, coinvolgevano e zavorravano le squadre. Di Francesco è un tecnico che il destino ha preso di mira. Ogni anno scrivo che avrebbe meritato di più, ogni anno (o quasi), retrocede. Com’è triste Venezia, certo. Belli, però, gli applausi che hanno scandito l’epilogo.
Quanto alla Juventus, poco da aggiungere: se la spina dorsale non c’era, difficile che potesse affiorare, improvvisa e salvifica, all’ultima curva. Ancora un po’, e avrebbe dilapidato l’ennesimo tesoretto. Una costante. Fallita la rifondazione, urge un’evoluzione. Non sarà semplice. Auguri al nuovo mister, chiunque sia: ne ha bisogno.
===La mia griglia==========La classifica finale======
===Inter====================Napoli===========
===Napoli====================Inter=============
===Milan====================Atalanta===========
===JUVENTUS================JUVENTUS=========
===Atalanta==================Roma=============
===Roma====================Fiorentina=========
===Fiorentina=================Lazio============
===Lazio=====================Milan============
===Torino====================Bologna==========
===Genoa====================Como=============
===Bologna===================Torino===========
===Lecce=====================Udinese==========
===Monza====================Genoa============
===Cagliari===================Verona===========
===Parma====================Cagliari=========
===Como=====================Parma============
===Empoli====================Lecce============
===Udinese===================Empoli===========
===Verona===================Venezia==========
===Venezia===================Monza============
Marco Tardelli: «L’Inghilterra dopo l’Heysel ha fatto sparire gli hooligans, da noi invece gli ultrà ancora comandano. Il nostro calcio urla tolleranza zero, ma permette tutto»
Un pensiero ed un ricordo alle persone che pensando di vivere una giornata memorabile per la loro passione sono state travolte da una tragedia indicibile
Oggi ricorre la tragedia dell’Heysel,ci sarà una messa commemorativa delle povere vittime.Buona giornata a tutti.Luigi
Rocco Acerra (28)
Bruno Balli (50)
Alfons Bos (35)
Giancarlo Bruschera (35)
Andrea Casula (10)
Giovanni Casula (43)
Nino Cerullo (24)
Willy Chielens (41)
Giuseppina Conti (17)
Dirk Daeneckx (27)
Dionisio Fabbro (51)
Jaques François (45)
Eugenio Gagliano (35)
Francesco Galli (24)
Giancarlo Gonnelli (45)
Alberto Guarini (21)
Giovacchino Landini (49)
Roberto Lorentini (31)
Barbara Lusci (58)
Franco Martelli (22)
Loris Messore (28)
Gianni Mastroiaco (20)
Sergio Bastino Mazzino (37)
Luciano Rocco Papaluca (37)
Luigi Pidone (31)
Benito Pistolato (50)
Patrick Radcliffe (38)
Domenico Ragazzi (44)
Antonio Ragnanese (29)
Claude Robert (30)
Mario Ronchi (42)
Domenico Russo (26)
Tarcisio Salvi (49)
Gianfranco Sarto (46)
Amedeo Giuseppe Spolaore (54)
Mario Spanu (41)
Tarcisio Venturin (23)
Jean Michel Walla (32)
Claudio Zavaroni (28)
Rocco Acerra (28)
Bruno Balli (50)
Alfons Bos (35)
Giancarlo Bruschera (35)
Andrea Casula (10)
Giovanni Casula (43)
Nino Cerullo (24)
Willy Chielens (41)
Giuseppina Conti (17)
Dirk Daeneckx (27)
Dionisio Fabbro (51)
Jaques François (45)
Eugenio Gagliano (35)
Francesco Galli (24)
Giancarlo Gonnelli (45)
Alberto Guarini (21)
Giovacchino Landini (49)
Roberto Lorentini (31)
Barbara Lusci (58)
Franco Martelli (22)
Loris Messore (28)
Gianni Mastroiaco (20)
Sergio Bastino Mazzino (37)
Luciano Rocco Papaluca (37)
Luigi Pidone (31)
Benito Pistolato (50)
Patrick Radcliffe (38)
Domenico Ragazzi (44)
Antonio Ragnanese (29)
Claude Robert (30)
Mario Ronchi (42)
Domenico Russo (26)
Tarcisio Salvi (49)
Gianfranco Sarto (46)
Amedeo Giuseppe Spolaore (54)
Mario Spanu (41)
Tarcisio Venturin (23)
Jean Michel Walla (32)
Claudio Zavaroni (28)
L’esaltazione della partecipazione alle coppettine…un classico del “con pianto” lovre.
Non ci ha ballato soltanto perché ci allenava,fosse stato a Roma..altro che ballando con le stelle.
Il Mascellone, al netto di dichiarazioni poco felici, non ha ballato sulle ceneri di Farsopoli.
Il 2006 è uno spartiacque. O stai di qua, o stai di là .
Non puoi farti un giretto di là e poi tornare qua come se niente fosse.
Sì è digerito il mascellone non vedo perché non si possa digerire Mancini.Sentivo che Arteta il primo anno all’Arsenal e’ arrivato ottavo,nessun fiato e nessuna rivoluzione e l’Arsenal sta crescendo e crescerà ancora.Qui avrebbero invocato signore Iddio.
Giochino
TOTOALLENATORI
Juventus Tudor
Napoli Conte
inda Allegri
Dea Palladino
Roma Gasperini
Lazio Sarri
Milan Thiago Motta