Apre, nella notte italiana, il Circo Infantino. Il primo Mondiale per club a 32 squadre, tutto Getta e Usa, l’ennesimo piano Marshall per distribuire mance e raccattare voti. Il calcio de’ noantri sarà rappresentato dall’Inter di Chivu (al gran debutto) e dalla Juventus di Tudor, ora che il dato è tratto.
Si gioca in un periodo delicato e dedicato, di solito, alle ferie e a una lenta, metodica, ripresa. Non è un Mondiale né un Europeo, che succhia manodopera un po’ qua e un po’ là. E’ una ruspa che rischia di sventrare rose intere. Prova generale del Mondiale per nazioni che nel 2026 – tra Canada, Messico e Stati Uniti – coinvolgerà qualcosa come 48 «clienti» rispetto ai 32 delle ultime edizioni. I calendari «dopati» sono ormai la regola e non più l’eccezione: anche se – casualmente o curiosamente: fate voi – il Paris Saint-Qatar si è pappato la sua prima Champions poco dopo il taglio da 20 a 18 squadre, sancito in Francia nella stagione 2023-2024.
Immagino i sorrisi del Napoli di Adl e del Martello. Mentre i Caini si scanneranno oltre Oceano, De Bruyne potrà prendere atto, con la serenità degli esploratori sazi ma vigili, del nuovo mondo che ha appena scoperto. Certo, in America si potranno testare i nuovi, i prestiti, qualche giovane e, magari, fiutare la «mano» degli aspiranti stregoni, stirpe scossa nel profondo dal trasloco di Inzagone/Inzaghino da Appiano a Riad.
C’è Messi con l’Inter di Miami («Maiamai», alla Fiorello). C’è il Real del primissimo Xabi Alonso e dell’ultimissimo Modric. Le locandine scoppiano di stelle (molte e molto a strisce, visto l’ingorgo). Il campionato comincia il 23 agosto, il rodeo yankee chiude il 13 luglio. Naturalmente, celebreremo il vincitore secondo geopolitica (e, soprattutto, geo-edicola). Money-moon, più che honey-moon.
Comodo o meno e’ la verità. Per quanto riguarda l Esimio, a parte il gusto nel leggere certe reazioni quando lo definisco così, in Italia vige una Legge che vieta l apologia del fascismo. E L Esimio non è ritenuto colpevole di infrangere tale legge. Tutto il resto sono opinioni, libere (e non esagerare, non ho dato dell antisemita a te, tanto per essere chiari. Non ho riscontri che tu lo sia,quanto meno. Sulla Schlein qualche dubbio ce l ho, ma in effetti a pensarci bene il suo cervello ed il suo vocabolario oltre a “fermar le destre” e “campo largo” non vanno)
Potrei andare avanti, amico mio: Se conservi gelosamente, ed orgogliosamente, la fiamma, sul tuo simbolo, hai poco da dare lezioni.
P.S. “Hai” in senso lato, perché poi se li voti…
P.S. Gelosamente ed orgogliosamente.
Tanto per essere chiari, quel cimelio raffigura il tizio che firmò le leggi razziali in Italia.
Poche chiacchiere.
Scritto da Riccardo Ric il 20 June 2025 alle ore 20:22
Troppo comodo dire io non faccio questo, io non faccio quest’altro, se poi si “inneggia” all’Esimio Ignazio Maria Benito ecc. ecc. quello che conserva gelosamente il cimelio lasciatogli dal padre. Si chiama ipocrisia.
Buon compleanno au Roi Michel che ne fa 70!
I 3 balilla, cheerleaders del Genocidio non si smentiscono mai.
Luridi bastardi.
Scritto da Guido il 20 June 2025 alle ore 19:03
Ma io non sono un nipotino di Benito e mai fatto il saluto romano in vita mia. E nemmeno mai alzato il,pugnetto sx. Quindi lezioni, se ritengo, ne posso dare a iosa
E meno male che c’è Buffon, va…
Acerbi è lercio dentro.
Sta nel posto giusto.