Atmosfere di Champions. Con un pensiero alla «fine» di San Siro. Per molti di noi – e per me, non so per voi – più di uno stadio. Cemento amato, non solo armato. Quanti pomeriggi, quante notti. Le gradinate a picco, la storia a un dribbling di distanza. Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare.
** Inter-Slavia Praga 3-0 (Lautaro Martinez, Dumfries, Lautaro Martinez). Ajacidi, cechi: cinque reti, a zero, in due partite. Avversari non da Iliade, per carità , ma insomma: domare il facile è da molti, non da tutti. Il turnover di Chivu non scalfisce né copione né rendimento. Mezz’oretta di scacchi, e via in scioltezza. Con il regalone di Stanek che capitan Toro scarta goloso. Poi Dumfries, imbeccato da Thuram. Quindi, nella ripresa, ancora il capitano, servito da Bastoni, liberato, di tacco, dal figliolone di Lilian. Spazio a Bonny e Pio. Rischi, zero. Quarto successo di fila tra campionato e coppa.
** Atalanta-Bruges 2-1 (Tzolis, Samardzic su rigore, Pasalic). La scorsa stagione, con Gasp, furono due sconfitte: 1-2 tra le polemiche e, in casa, 1-3. Stavolta, con Juric, rimontona. Il «piazzato» di Tzolis aveva scompigliato l’equilibrio. I cambi (fuori Ederson e Lookman, così così) hanno scosso la trama. Si parla sempre poco di Pasalic, un centrocampista che «sente» la porta. Conquista il rigore, poi trasformato dal panchinaro Samardzic; sigla il sorpasso, di testa, su cross del serbo-tedesco e sponda aerea di Musah, altra «riserva». Il croato ha il pregio, raro, di trovarsi spesso là dove cronaca e storia, spaziature e marcature, cozzano e frignano. Di Tresoldi, in compenso, rare notizie. Dopo lo 0-4 di Parigi, una boccata d’ossigeno. ‘Sti belgi non sono mai facili da gestire, figuriamoci da domare: e, anche per questo, soprattutto per questo, il successo della Dea pesa.
Il nostro centrocampo é terribile. E con Miretti (avesse detto…) sempre fuori, se manca un altro come Thuram stasera praticamente non ci sono cambi e in un modo o nell’altro Koop o Texas sono in campo.
Cambiaso é stato terrificante per tutta la partita, quando é in serata così va tolto, anche un Kostic qualunque fa meglio.
Inconcepibile rinunciare a Conceicao o Zhegrova dall’inizio, se stanno bene.
David indifendibile sul gol sbagliato e in generale non sembra affatto lo stesso giocatore di Lille. Va detto però che questo turnover davanti non lo aiuta a integrarsi con la squadra e che il casino tattico messo insieme da Tudor metterebbe in difficoltà chiunque.
Se vuole restare l’allenatore della Juve deve darsi una svegliata, é vero che le partite di questo inizio stagione sono quasi tutte impegnative ma coi pareggi in serie non si va lontano.
Gli ingressi di Rugani e di Ciccio Adzic cosa ha portato alla squadra?
Esattamente, quel simulacro di allenatore cosa pensava potesse portare?
Scritto da Robertson il 1 October 2025 alle ore 23:02
Opinione personale: Joao Mario dietro Chico è un non senso.
Concordo su Cambiaso, che non ne ha azzeccata una quale che fosse la posizione ed ha il loro primo gol sulla coscienza.
Loca encomiabile. Wes temo abbia bisogno della linea laterale come riferimento e si é divorato 3 gol.
David troppo solo, ma se ne è mangiati altri 2.
Gattone ha rimediato con il gol a troppe incertezze (tra cui il loro 2°).
Complessivamente 2 punti persi, purtroppo.