Il Chievo ha bloccato la Juventus di Allegri, Paul Pogba ha battuto il Chievo. Ossimori patenti, gli sport di squadra navigano spesso in balìa emotiva e tecnica dei solisti. E’ da qui che si arriva, piano piano, alle vertigini del Pallone d’oro, premio al tenore e non all’orchestra.
Pogba ha 21 anni e potrebbe arrivarci, al Pallone d’oro. In Italia lo è già , ma l’Italia non fa testo. Periferia dell’impero. L’Europa, famelica, lo attende al varco. Restano i gesti, però. Come le acrobazie al Napoli e i quasi due gol al Chievo, concessionario del peggior attacco. Il primo: palla pettinata e nascosta a Cofie, tracciante di sinistro, il «piedastro», palla nell’angolino. Il quasi secondo: tocco smarcante a Padoin e, sul cross, l’uncino dolce, a zuccherare la palla e, prima che questa toccasse terra, la fucilata di destro, a chiudere (respinta da Bizzarri e ribadita da Lichtsteiner). Nereo Rocco si sarebbe tolto il cappello, come davanti al tacco di Roberto Bettega.
Cos’altro? Il rischio, già denunciato, che i gol (e gol simili, soprattutto) possano allontanarlo dalla Juventus. Anche Paul veniva da un primo tempo molle, come la squadra. In assenza di gol-lampo, e viste le gite di Tevez, la presenza di Morata svuotava l’area. Non che i campioni non avessero impegnato Bizzarri, ma Maran aveva dato ordine ai suoi di disturbare Chiellini, Bonucci e Marchisio – a turno, vice Pirlo d’emergenza – e i suoi, per un’ora, erano stati membri della partita a tutti gli effetti, e non solo onorari. Il palo di Schelotto, agli sgoccioli, è stato un messaggio: c’eravamo, e ci abbiamo provato.
Dal 10-1 al Verona a questo 2-0 crepitano gli alti e bassi dei romanzi lunghi e forse grandi. Bollicine di Pereyra in avvio, poco Vidal, e troppi cross in rapporto all’assenza di Llorente.
Una partita come tante, risolta da un giocatore come pochi.
X Salvadore . Come dice tre, tutti possono sbagliare. Anche il Presidente della Repubblica. Speriamo che nell’assolvere il suo incarico sia un po’ più accorto ,
I pisciatombe hanno una supercoppa di cartone ( beh…molte più di una) vinta grazie ad un gol regolare del Re David, annullato dall’assistente di De Santis.
Ma uno psicologo infantile che si prenda cura di questi aborti della natura che si raccontano continuamente queste favole (compresi molti giornalai…) non lo vogliamo proprio contattare?
Abbiamo il nuovo Presidente della Repubblica, Lega e discepoli di Gesu’ Grillo si sono distinti al momento della proclamazione. Casomai servisse un’altra prova……stessa pasta.
Scritto da axl rose…..il Faro il 31 gennaio 2015 alle ore 13:29
Il malavitoso antisemita si fa vanto dell’elezione di cumpare serginho.
Certa gente che campa con l’associazione a delinquere andrebbe bannata.
La cupola era raffinata, il principe degli affiliati, per dissimulare ci fece perdere una supercoppa italiana in casa, con un suo errore.
Diabolici.
Merda prescritta numerata, parlaci del 20 Agosto 2005 supercoppa italiana Juventus-prescrittese, arbitro DeSantis.
e’ tornato pisciazella, il più fesso dei 3 fetidi.
Sarà finita la vaselina
Martinello e Leo, che nessuno sia perfetto è scontato, ma sulla fede calcistica del nuovo Presidente vi farò sapere. Ho un amico che è vicino alla famiglia Mattarella essendo stato cresimato dal fratello Piersanti, appena ne avrò l’occasione tra le tante cose mi farò dire anche per quale squadra tifa il nuovo presidente della Repubblica.
Buon week end.
X 3 – Tu ormai sei rincoglionito e ti ricordi solo quello che ti pare. Ti ricordo solo che l’errore più ricordato di De Sanctis a nostro favore, il gol annullato a Cannavaro, era scaturito da un corner inesistete che lo stesso arbitro non aveva visto.
Eccerto 3, come no, l’ipocrisia all’ennesima potenza. Vigliacchi mistificatori, gente senza dignità , senza orgoglio, senza senso di appartenenza. Siete dei vili mediocri. Tu, il campione della categoria. Levati dai coglioni, nano, mi servono giganti.
Certo certo, io ricordo anche una trattenuta in area di Ventola su Cossato sul 2-2.
E in questo blog ho imparato che la consecutio temporum non vale.