Roberto Beccantini4 novembre 2015Pubblicato in Per sport
Come complicarsi la vita. Due volte, non una. La prima subito, copia del tribolato incipit di Reggio Emilia: il campo consegnato al Borussia, l’errore di Chiellini (là , due gialli; qui, un liscio), il gol di Johnson. La seconda, dopo la reazione e il pareggio di Lichtsteiner, quando la Juventus stava dominando ed Hernanes si è fatto cacciare per un’entrata a martello su Dominguez, lo sbirro graziato all’andata. Ha esagerato il profeta, non l’arbitro.
E così, da Moenchengladbach, è uscito un pareggio che toglie alla Juventus il primo posto del girone ma l’avvicina agli ottavi. In dieci, aveva giocato meglio con il Sassuolo. Con i tedeschi, non ha mai superato la metà campo. Era stremata (già ai primi di novembre?), l’hanno sorretta il carattere, i guizzi di Buffon, le traverse (due), la modestia dei rivali.
Quando, su sedici partite, per ben otto volte prendi gol in avvio, non può essere un caso. Allegri ha confermato il 4-3-1-2 del derby, con Hernanes regolarmente sorvolato da traiettorie e nervi: due falli, due soli, uno per tempo, da giocatore che vuole dimostrare qualcosa a qualcuno (butto lì: Marotta?) e lo fa con l’unica arma scampata al declino, quel furore scomposto che spesso i tifosi confondono con gli attributi.
Hernanes e Sturaro sono scelte che non hanno premiato Allegri. Lichtsteiner sì. Gli avevano toccato il cuore, ha risposto gettandolo otre l’ostacolo. Ecco: il ritorno dello svizzero e la crescita di Pogba. Il gol è un classico della casa, da Pirlo-Lichtsteiner a Pogba-Lichtsteiner. Il terzino che detta il lancio, il centrocampista che lo scorge e lo serve, il terzino che attacca lo spazio e infila (al volo, addirittura).
Immagino che Dybala abbia capito che aria tira in Europa, con tutti quei Golia che circolano a piede libero. Mi hanno deluso Morata e Marchisio, oltre al Chiellini di questo avventurato scorcio. Sotto di un uomo, il catenaccio era un atto dovuto. Idem l’ingresso di Barzagli. Mi sarei aspettato almeno un contropiede, di o per Cuadrado, ma evidentemente i serbatoi erano vuoti.
Domanda marzulliana: come sarebbe andata a finire se la Juventus fosse rimasta in undici? La partita l’aveva oggettivamente in pugno. Di sicuro, non si sarebbe chiusa a chiave. Ma sono indizi labili, deboli, soprattutto per questa Juventus, un’ombra che si aggira ambigua, nervosa, attorno alle carcasse dei risultati: se la insegui ti fugge, se la fuggi ti insegue.
@Robertson: i sarrologi affermano che le improvvide uscite di domenica sera non siano altro che repliche di affermazioni degli scorsi anni, il che non significa che sul pallone non abbia ragione da vendere, mentre sui rigori non stia studiando da sergente…
Nel grattempo sarri, che mi sembrava un personaggio positivo nel piantea dei cialtroni, se ne esce con due minchiate da sergente: il pallone non va bene, due per avere i rigori devono farsi la maglia a strisce.
I nervi cominciano a cedere o prova a fare il murigno dei poveri? O peggio il sergente?
Oppure, certo, hai che so jairzinho tostao gerson pele e rivelino, oppure rep neeskens cruijff van hanegem e rensenbrink. Se no, prego farsi il mazzo. Come tutti.
Ieri sera peppino incocciati (simpatico, tra parentesi) ha detto ( confermato, va) una cosa semplice semplice: la juve gioca sotto ritmo, e neppure la juve puo’ permettersi di giocare sotto ritmo. Girala giirala. L’acciuga sbaglia ideologicamente. O ri abatti, corri, pressi, raddoppi e stai corto, oppure fatichi pure con l’empoli. Se pressano e corrono dani alves e macerano, mi sa che lo devono fare pure pogba e sturaro.Amen.
Il problema di Antonio Conte e’ solo uno , essere arrivato ad un passo dalla storia…quella vera, non i record del cazzo di 102 punti, e non averla saputo cogliere, di fatto ha regalato ad Allegri una squadra che doveva solo salire l’ultimo gradino.
Detto questo rimane un grande allenatore, ma con un carattere che mal si presta ad uno sport collettivo come il calcio, ed il bello e’ che lui ancora pensa che tra un po’ lo chiamera’ una big, magari europea.
Non diciamo corbellerie, per cortesia.
Il Parruca preparò la partita di ritorno col Benfica in maniera indecente.
Portò dei giocatori spompati a quell’appuntamento importantissimo; schierò una squadra vuota col solito modulo tafazziano inadatto per cercare una rimonta (peraltro tutt’altro che impossibile) e fece dei cambi così scolastici che quella sera chiamai l’allenatore dei pulcini del mio paese per vedere se fosse a casa o a Torino.
Tra poco mi toccherà leggere che il cittì ha sbagliato solamente un tempo della partita di Istanbul.
Pensa…ho sognato che Baselli segnava il rigore nella finale degli europei!Devo chiedere a mia moglie cosa usa come condimento..
Mike….I numeri,altrimenti il nonno mi fa il cazziatone.
Anch’io me lo sento, Lovre , ma non ti dico cosa :-) )))
A me, sinceramente, l’idea che giocatori come Buffon, Pirlo, Tevez, Barzagli, Marchisio ecc. avessero bisogno che il pdm gli facesse la faccia truce per rendere mi fa sorridere. Non ne avevano bisogno con il pdm e non ne hanno bisogno con Allegri.