Un’impresa all’italiana, sì. Sarà pur vero che il Barcellona è sceso dalla vetta, ma la Juventus si è alzata al punto da toccarlo e spingerlo giù. Tre a zero allo Stadium, 0-0 al Camp Nou, dove la squadra di Luis Enrique vinceva da quindici partite.
La Juventus di Allegri è meritatamente nelle semifinali di Champions League. Non è stata bella, come nel primo tempo di Torino. E’ stata compatta, forte, lucida. Ha sofferto, perché da queste parti è impossibile non patire, non sbirciare ogni tanto l’orologio. Ha fatto catenaccio per un tempo: e il catenaccio, sia chiaro, è polmone, non polmonite. Avrebbe potuto e dovuto gestire meglio le transizioni, i passaggi cruciali, non necessariamente gli ultimi. Le occasioni più nitide sono capitate a Higuain e Cuadrado, stanchi alla meta. Omarino Dybala, lui, deve crescere in trasferta.
Allegri non è l’allenatore dei miei sogni, ma il passaggio al movimento cinque stelle dopo Firenze è stata un gran mossa, complimentissimi. Grande perché ha aggiunto qualità senza togliere quantità , anzi. L’ambiguità tattica è la forza di questo modulo, un 4-2-3-1 che in fase difensiva diventa 4-4-2 se non 4-5-1. Molti ci cascano.
All’andata il Barcellona era stato Messi. Questa volta è stato Neymar, anche se i tiri più insidiosi li ha calibrati proprio la Pulce, abbonata alle barbe ai pali. Bonucci e Chiellini, per me i migliori, hanno cancellato Suarez e chiunque suonasse il loro campanello. Il Paris Saint-Germain si sciolse subito. La Juventus, di ferro, mai. Il mio borsino era: Barça 60% Juventus 40%. Rispetto a Berlino, li consideravo entrambi meno forti, ma i catalani ancora un po’ di più.
Disarmare in due partite il primo tridente al mondo: questo ha fatto la Juventus, non so se mi spiego.
Impresa di portata storica, come l’eliminazione del Real Madrid nella semifinale del 2015.
Adesso:
1) evitare l’Atletico Madrid. Squadra scorbutica come il suo allenatore, hanno fame e veleno in corpo , specie dopo aver sfiorato la CHL l’anno scorso e nel 2014 a Lisbona. Meglio un derby tra le madrilene in semifinale.
2) evitare il Real: stavolta lo voglio in finale secca. Troppo forte la voglia di vendicare il furto della finale 1998.
3) sperare nel Monaco: quando incontriamo una francese in semifinale, poi…..
#FINOALLAFINE
Ripeto, a questo punto, siamo i favoriti alla vittoria finale.
Poche balle e fanculo alla scaramanzia.
La più pericolosa delle altre 3 è il Monaco
Come sempre si cerca il pelo nell’uovo.Molti qui sono nati scontenti e scontenti se ne andranno..Ieri sera e’ stata una Juve meravigliosa,in tutti i suoi componenti…..magazziniere incluso!!!
Ieri per me alla Juve nessuno sotto la sufficienza.
Pjanic, Chiellini e Bonucci su tutti.
Quando Allegri ha tolto Dybala e poi Cuadrado (per far entrare Lemina… orrore!) mi é corso un brivido lungo la schiena: se mai il Barça avesse fatto il miracolo l’idea di giocare i supplementari senza quei due… ma i miracoli riescono una sola volta.
Ripeto, doppia gara esemplare contro dei mostri sacri, per me ieri sera si é fatto uno step mentale molto importante: l’eliminazione del Real, fino a ieri, era l’exploit di un’outsider. Adesso diventa un risultato grande, ma possibile, normale, perché non più unico.
Vamos!!!
Lo dico prima e dopo. Secondo me un giretto da Poser a Gonzalo gli farebbe bene. Penso che con – diciamo – 3-5 chiletti in meno sarebbe più rapido nel breve (echeccevo???). Poi c’è anche, probabilmente, un aspetto emotivo, la girata al volo del primo tempo è un suo goal, strano non l’abbia messa. Ha ancora 2-3 chance quest’anno, stimoli ne dovrebbe avere abbastanza. PS Milito in CL credo abbia fatto in tutto meno di dieci goal, solo che ha fatto quelli giusti.
dybala anche a me piace vederlo sempre in campo, ma onestamente ieri non era al meglio e aveva finito la benzina, il cambio ci stava.
FOSSI UN’IPOCRITA, SCRIVEREI: MI DISPIACE PER BECCANTINI, INVECE NO! NON MI DISPIACE AFFATTO! PERCHÈ BARCELLONA JUVENTUS, L’HO VISTA COSÃŒ:
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1 – siamo in semifinale di CL, la seconda in tre anni, potremmo dire la terza di coppe europee in quattro anni, come dire, la Juventus è ormai a pieno titolo ritornata tra le grandi d’Europa;
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2 – ed invero solo una grande d’Europa poteva eliminare con questa autorevolezza il Barcellona: certo, adesso si monta il luogo comune che i catalani non sono più quelli di prima, che sono a fine ciclo, e roba del genere; ma una squadra che aveva una striscia di quindici vittorie di fila al Nou Camp, in competizioni europee, con 50 reti fatte (più di tre a partita di media), che solo in questa stagione aveva rifilato ben 21 reti in quattro gare casalinghe, due delle quali contro il Mancester City e il PSG, non le ultimissime, anche se non sarà proprio la supersquadra di qualche anno addietro, non può affatto dirsi a fine ciclo;
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3 – ma siccome da juventino (dico meglio, da autentico gobbo di emme), sono sempre incontentabile, dico pure che se un pizzico d’amaro c’è stasera, è che si poteva vincere al Nou Camp, sarebbe bastata un briciolo di freddezza e di lucidità maggiore sotto porta, nelle non poche occasioni create: in sostanza, la qualificazione è stata conquistata a Torino, ma soprattutto legittimata a Barcellona, con una prestazione davvero autoritaria, abbiamo fatto girare a vuoto le stelle dei blaugrana, 19 tiri totali ma uno solo nello specchio, una riprova che i padroni di casa, nella impossibilità di costruire vere azioni da rete, hanno finito con il tirare a casaccio, segno più di disperazione che di vero dominio tecnico – tattico;
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4 – la gara di stasera ha pressochè ricalcato quella dell’andata, bianconeri che partono forte, per un buon quarto d’ora, poi il ritorno del Barcellona, veemente quanto sterile; ripresa con lo stesso clichè, e finale con Allegri che, prudentemente, tira i remi in barca, per evitare ogni minimo incidente di percorso: è per questo che sostengo che si poteva vincere, ma nell’ottica del doppio confronto, è stato importante non avere mai consentito agli avversari di poter comunque segnare quella rete che astrattamente poteva riaprire la gara;
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5 – io ho visto un Chiellini gigantesco, un Pjanic sempre più perno del gioco bianconero, un Cuadrado magari non proprio continuo ma a tratti devastante, una fase difensiva complessivamente perfetta;
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6 – qualche problema invece sulle fasce, stavolta Neymar ha davvero messo in grave difficoltà Dani Alves, e nonostante tutto il nostro brasiliano ha retto; stesso discorso per Alex Sandro, diciamo troppo “basso” e dunque raramente accompagnare le azioni d’attacco; non proprio perfetto Khedira, una volta tanto può accadere, e infine Higuain che conferma di stentare in queste gare, speriamo che si risvegli in semifinale e (speriamo) in finale;
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7 – ed ora in semifinale, chiunque sia estratta come avversaria, dovrà temerci, a patto che il gruppo mantenga sempre umiltà , massima concentrazione, fame di vittoria e cattiveria; dico la mia, forse meglio proprio l’Atletico Madrid, in un doppio confronto. (alaro)
E pure Cuadrado.
Nella pagella di Alex do la sufficienza piena ad Alves, almeno mezzo voto in più a Cuadrado e Pijanic. Per assurdo, do mezzo voto in meno al mister nei minuti finali per le sostituzioni. Almeno uno tra il Pipita e Dybala doveva tenerlo per sfruttare gli ettari di campo che ci lasciavano dietro gli spagnoli.
Non capisco… la VAR serve solo con ronaldo quest’anno, non con Morata l’anno scorso e altri ?
Rumme, pasticcione bilioso. siete una grande squadra, suvvia.