In un weekend che ha segnato il harakiri dei cinesi di Milano, la Juventus si è sbarazzata agevolmente di quel Genoa che, a Marassi, le aveva inflitto la lezione più cocente di tutta la stagione.
Veniva, la Signora, dagli applausi del Camp Nou e dalle coccole dei giornali spagnoli. Allegri ha mescolato un po’ di uomini e un po’ di schemi, «as usual», ricavando il massimo da ogni movimento, da ogni rotella: persino da Marchisio, complice dell’autogol di Munoz e di una gran legnata stampatasi sulla traversa (e da lì sul destro di Higuain, e dall’alluce sul palo).
Una Juventus bella, pimpante e allegra nel gioco come sanno essere le squadre che, al di là dell’avversario – e il Grifo non aveva certo l’hybris dell’andata – non intendono lasciare nulla al caso, nemmeno una zolla.
Il sinistro sivoriano di Dybala, il destro forbito di Mandzukic, la discesa-arresto-tiro di Bonucci. Bei gol. Era una tappa cruciale, alla luce del calendario: Bergamo venerdì, poi la roulette di Montecarlo, il derby, ancora il Monaco, la Roma a Roma. Ci siamo.
Sono trentatré, le vittorie consecutive allo Stadium. E sull’homo mandzukianus ci sarebbe da scrivere un libro. Non ci voleva il Genoa per comporre l’introduzione. Ci voleva, però, Allegri per deportarlo nella Siberia della fascia, lui centravanti geloso e goloso, e fargli credere che, in quella posizione, non solo non sarebbe stato meno forte, ma sarebbe stato, addirittura, più utile. Il vero nove che segnava poco è diventato, così, un terzino-mediano che segna abbastanza, e cuce, e copre, e si fa un mazzo tanto (a rischio giallo, talvolta).
Un accenno alla regia di Higuain, un altro al debutto di Mandragora e un salto al Bernabeu: Real-Barcellona 2-3. Doppietta di un «certo» Leo Messi. Ma non era finito?
Se avremo la fortuna di fare la partita di Cardif, azzererò l’audio nel TV e darò voce alla radiocronaca di Francesco Repice…
Scritto da Fabrizio il 24 aprile 2017 alle ore 12:02
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Bernardeschi da parecchio tempo ha un problema fisico e fanno male a mandarlo in campo, comunque meglio lui non una volta ma dieci volte che il fighettino merdazzurro Berardi
Scritto da teodolinda56 il 24 aprile 2017 alle ore 12:38
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Si è vero, è tifoso della roma ma è un grande!
Per il prossimo anno ci sarà tempo per pensare al calciomercato. Io spero sempre in pochi (2-3) ma buoni buoni. Non dimenticate che un giocatore da 45 pippi lo abbiamo già preso (la seconda rata del ciccione) per cui al massimo quest’anno aspettiamoci giocatori da 30-40 pippi (a meno che non vendano qualcuno a tanto,ma tanto tanto)
https://www.youtube.com/watch?v=3KYTG1DHeTE
Questo dice di essere tifoso della Roma, ma io lo abbraccerei sempre…
Sentito ieri Marotta su Betancur.
“Che sia chiaro che stiamo parlando di una giovane promessa, non di un giocatore pronto a fare il titolare”
AMEN
Scritto da mike70 il 24 aprile 2017 alle ore 11:38
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Contro-amen.
Riporto commento di compagno di fede su altro “sito”
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I cronisti di BT Sport hanno letteralmente sbavato per 45′ mentre raccontavano la Juve. Sono uno spasso e si godono lo spettacolo senza campare di congetture e peli nell’uovo. Un cronista all’altro “…quello che intendo dire è che rispetto a mercoledì questi si sono presentati in campo con un nuovo sistema e con un turnover di 6/11″…e l’altro gli risponde “posso solo dirti che hey!…è veramente un team fantastico…non importa chi si ritrova davanti, i goals sono figli di una modo di fare a prescindere dal modulo…questi stanno per scrivere la storia della Serie A” :D …
…e in Italia gente che racconta così le partite in tv non esiste.
E oltre ai risultati a noi favorevoli, ha permesso di allontanare dal blog il puzzo di capre che ultimamente era diventato insopportabile.
La realtà è che la squadra sta andando come non mai in questi tre anni.
Poi, che sia merito suo o dello staff atletico non cambia proprio nulla.
@Nino.
Mi pare che nell’icrocio col Barca hai dimenticato 2 macht col Kabul.
Passati indenni.
Non è poco, eh…