Maran è un artigiano che addobba la sua bottega anche di idee (Birsa, per esempio) e non solo di forza bruta. Può piegarsi, ma è difficile che si spezzi. La Juventus di scorta ne ha patito i movimenti, le intenzioni. Con il Barcellona alle porte, Allegri aveva liberato un po’ di mercato: Szczesny, Matuidi, Douglas Costa. L’abuso di retropassaggi non è dipeso da loro: è dipeso, se mai, dall’assenza di un radar alternativo a Pjanic (positivo). C’era Bonucci (al di là delle «bonucciate»), non c’è più.
Faticavano, i campioni, a sfruttare i contropiede che, ogni tanto, il Chievo concedeva. Asamoah ha smarrito il timing di un tempo, Sturaro lavorava come sa, Douglas Costa era timido, poco servito e poco servizievole: i battesimi, a volte, non sono mica tutti cin-cin. Higuain, lui, cercava munizioni (e Dybala, forse).
Matuidi faceva legna, un mestiere prezioso che non altera però l’estetica delle trame. Quando si scivola da uno schema all’altro (nel nostro caso, dal 4-2-3-1 al 4-3-3) si corre il rischio di commettere in partita, e pagarli, errori che in allenamento non paghi.
L’autogol di Hetemaj sembrava la carezza che il destino, cinico e caro, riserva spesso ai forti. Pjanic, al quale si deve la gittata della punizione, rifiniva un po’ qui e un po’ là , in una nuvola di sbadigli. Al Chievo mancava un attaccante. Alla Juventus, la storica Bbbc. Non male Benatia, comunque: un altro che comincia per b.
Stavano dominando, gli ospiti, quando Allegri ha tolto Douglas Costa e chiamato il carro attrezzi. Subito sul posto, subito a suo agio, lesto a capire perché il motore non cantava più. Morale: il gol di Higuain (dopo un «rimorchio» non banale), sgommate assortite per fendere la calca e arrivare in fretta in officina e il gol, bello, del 3-0.
Firma in calce alla ricevuta: Paulo Omar Dybala.
Dunque a Barcellona andiamo con chiellini, khedira, manzo malconci. Qualcuno ha qualche dubbio che tutti e tre saranno in campo al Camp nou?
Il Primario “sgomma” con la penna in maniera impareggiabile.
Grande Beck
In tanto il ricotta, da par suo: “Non capisco quando dicono che la Juve gioca bene o male”
Pjanic, come ricorda giustamente intervengo, ha già fatto alcuni assist e va sempre ricordato che gioca fuori ruolo e lo tano dalla porta grazie al maledetto ricottaro. Però oggi a parte l’assist non ha combinato nulla contro una squadra modesta.
Douglas Costa, in una squadra che gioca al rallentatore, serve a poco anche perché non rientra mai.
Bernardeschi potrebbe essere addirittura più utile perché lo vedo più collaborativo alla manovra.
Asamoah dopo un inizio orrendo si é ripreso un po’, ma ormai quello é.
Matuidi discreto, e già quello é un passo avanti importante rispetto all’ectoplasma tedesco.
Per il resto, il solito non-gioco proposto da un non-allenatore, cui l’ingiustizia che caratterizza questo mondo consente di avere in rosa uno dei migliori talenti del calcio moderno.
Il giorno in cui venderanno Dybala non so come la sfangherà questa squadra: é l’unico a essere interruttore e luce allo stesso tempo.
https://www.ilnapolista.it/2017/09/fatto-quotidiano-agnelli-rischia-condanna-juventus/
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Vi piacerebbe!
Non siete i soli. Ma siete i degni compari dei cartonati.
Quando avrete vinto almeno la metà di quanto abbiamo vinto noi, allora, FORSE, potete parlare.
Sino ad allora…
cuccia!
Costa è un pesce fuor d’acqua in questa squadra. Lui è un giocatore da dai e vai in velocità , perfetto per il Barcellona, predicatore nel vuoto a Torino
Lo svizzero il suo onesto dovere lo ha fatto. Bella idea inventare un terzino destro per la partita con il Barcellona.
Antonio Conte ju29ro.
Scritto da Lex Luthor il 9 settembre 2017 alle ore 20:46
Gli juventini veri sanno rispondere senza esitazione su quanti scudetti ha vinto la loro squadra!
Non ho ascoltato il ricotta , non lo ascolto mai. Leggo qui …che lurido! E non voglio andare oltre…