E’ andata in vantaggio anche questa volta, la Juventus, e pure stavolta è stata rimontata. In semifinale di Champions va così l’Ajax dei monelli, una squadra che gioca sempre, qualunque sia l’avversario o il grado di sofferenza. Non solo: senza il vezzo di entrare in porta con la palla, avrebbe stravinto. E, ci aggiungo, senza le parate di Szczesny (e Pjanic). Complimentissimi.
La squadra di Allegri ha dato il massimo, nel pressing e nella personalità. Ha retto un tempo, è scomparsa nel secondo, come a Madrid e, in parte, ad Amsterdam. Dagli ottavi a oggi ha segnato esclusivamente con Cristiano: cinque reti, quattro di testa e una su rigore. I marziani possono arrivare fino a un certo punto (e con l’Atletico, al ritorno, si spinsero addirittura oltre), ma il calcio resta uno sport di squadra.
Mandzukic o non Mandzukic (non c’era), Dybala o non Dybala (c’era, si è infortunato), Kean o non Kean (dentro al posto del piccolo Sivori): ha perso il calcio «italianista» di Allegri e della Juventus, un calcio che puoi decorare al massimo ma è questo qui, troppo viziato dalla dittatura domestica.
I gol di van de Beek e De Ligt credo che abbiano sancito la fine di un ciclo, almeno filosofico. Il ciclo di Allegri. In campionato, da un primo tempo così Madama avrebbe ricavato almeno due gol di scarto. Allo Stadium, viceversa, è rimasto un episodio. L’Ajax, lo splendido Ajax di Torino, ha gridato che la tiranna, in Europa, è nuda. Aggrapparsi al tiro sbagliato che ha propiziato il tiro «giusto» di van de Beek, così come allo sgorbio di Cancelo all’andata (un disastro pure questa sera), sarebbe ridicolo. Salvo il portiere, Emre Can e Cristiano: stop.
Crollare psicologicamente appena incassato il pareggio e uscire ai quarti, dopo aver arruolato Cristiano, trasmette un senso di fallimento che è difficile definire esagerato.
Al netto di qualche cazzata difensiva a Manchester si certifica come il calcio della Jufindus del Minestraro non c’entri veramente un cazzo con la Champion’s League.
E nemmeno la visione ottusa ed oscurantista di AA.
4 goal in dieci minuti con orrori difensivi orripilanti. Sarà mica questa una bella partita????
È veramente una partita da dilettanti. Per animi semplici. Ci fosse stato lo stratega pensieroso….
Viva il parroco. Ma ddai
Fino a giugno ci porteremo il dubbio se il coglione era quello che è stato cacciato oppure se quelli rimasti sono della stessa pasta o peggio. La speranza è che le minchiate sparate da nevded e AA siano solo di facciata. Ci rimane poi la speranza che sia cr7 a liberarci da questo incubo. Intanto spettacolo circense a Manchester
Iccheffanno ‘sti ghrulli a Manceste…
Haaaaalma, sgsgestire, siammica acccciccco.
L’idea di calcio di Allegri é un ossimoro. E nn lo so dice dal 16 di aprile, deficiente di un furinazzi, bensì da tre anni. In tempi non sospetti. Siam mica indaisti che a turno pendono dalle labbra di strama mancio piolo e poi ho perso il conto, l’ultimo il monaco pazzo.
Poi se hai quelli bravi quelle tanto più scarse le batti sempre.piu ti avvicini al limite più il vuoto pneumatico del nocchiero incide. Disastrosamente.
E due stagioni orsono la nostra non identità di gioco a quel modello di perfezione di giUoco PrUopositivo organizzato ne ha rifilati tre. Ora, critiche Allegri, anche ad Allegri, per la partita di ieri sera ci stanno tutte senza riproporre la solita filastrocca sull “identità di giUoco”. Perché nel secondo tempo siamo usciti mentalmente e fisicamente dalla partita? Sta tutto nella risposta, se c, e’, a questo quesito.
https://www.calcioweb.eu/2019/04/juventus-dichiarazioni-ronaldo/10308037/#tgBTS2vocBzqg5DV.02
Ste mamme.
Scritto da Alex drastico il 17 aprile 2019 alle ore 20:42
Ehhh….la conosco bene…