La Juventus ha «invecchiato» perfino Sarri, lui che era un rivoluzionario. E poi, è chiaro, il risultato pesta la trama come se fosse una cicca e il 2-2 consente alla Juventus di portarsi addirittura a più otto sulle macerie di Lotito. Ma che Atalanta! Nel primo tempo, soprattutto, e anche nella ripresa, dopo l’1-1, al momento dei cambi. Ti aspetti la panchina della Tiranna e invece ecco Muriel e Malinovskyi. Cruciali, nel bene e nel male.
Belli, i gol della Dea. Il primo: di Zapata, marcato da Bentancur, su tocco di Gomez (affrontato da De Ligt), dov’è l’errore? Il secondo: di Malinovskyi (di destro, wow) su passaggio di Muriel. In mezzo, una Juventus choccata e sorpresa, confusa e sterile, con Cristiano a ballare, solo, con i lupi bergamaschi. Un po’ meglio, i campioni, alla distanza. I rigori, adesso: dal mani-comio di Bonucci a quello di De Roon lascio a voi la ricerca del Dna. Molto ingenuo, in compenso, Muriel. Segnalo la freddezza del Marziano: stesso angolo, sempre.
In assenza di Pjanic, sarà mancato a molti il capro espiatorio. Per riportare Matuidi nel guardaroba di Cristiano, Sarri aveva spostato Rabiot a destra, ricavandone pennellate assai grigie. L’Atalanta è una realtà consolidata attorno a mastro Gasp, una realtà che può fare tranquillamente a meno di Gomez, il tuttocampista che le lavagne detestano, Zapata e Ilicic. La Juventus, una squadra che per ribaltare il destino si è aggrappata a una bava di rabbia (Bentancur), agli episodi e alla mira di un singolo. Probabilmente vincerà lo scudetto, e sarà il nono, ma tutto questo dolce stil novo non l’ho colto.
Rientravano De Ligt e Dybala. L’olandese ha sofferto Zapata, l’Omarino è stato soverchiato. Capita. Specialmente quando vai dal dentista.
Speriamo che Trump sia mandato a cagare i primi di novembre!Non ha capito che la lotta tecnologica contro i cinesi(Hwawai)gli porterà piu guai che vantaggi!Un presidente con un quoziente intellettuale vicino allo 0!!Le sue più grandi aziende tecnologiche vivono di ingegneria cinese…ma chi lo consiglia e dove cazzo vive?La cosa curiosa è che Boris gli va dietro..
In Italia c’è aria di rivolta popolare…soprattutto sul calcio!!Quindi per quieto vivere,vinciamo o proviamo a vincere lo scudetto n 9 e poi lasciamo un paio d’anni agli altri!Nel frattempo puntare all’Europa e al bel gioco(ma bello bello)!
Fabrizio,
non sto a discutere i due giocatori, sono stati e, nel caso di CR7, sono ancora due nella stretta cerchia dei migliori, non discuto nemmeno l’effetto marketing/mediatico dell’arrivo di Cristiano (anche se è difficile valutarne oggettivamente il peso in termini di costi/ricavi, forse in società ne sanno di più). Il problema è che, come ricorda Intervengo, nel momento in cui Pirlo aveva raggiunto i limiti di età , Pogba e Vidal li abbiamo venduti e Marchisio era finito, quello che serviva tecnicamente alla Juve come squadra era mettere a posto il centrocampo. Non era un centravanti come Higuain (l’anno prima, il suo migliore in carriera – 36 gol col Napoli – lo scudetto lo vincemmo poi noi): avevamo Morata, avremmo dovuto cercare un prospetto simile e giovane, ma soprattutto non perdere anche Pogba (i costi alla fine si sarebbero sovrapposti). Così come, l’anno di CR7, #sempre-sia-lodato e #meno-male-che-c’è e #GOAT e #unico-salvatore-della-patria (altrimenti mi scomunicano), con Higuain stesso ancora in squadra e ancora on-fire, con Dybala da seconda punta, tecnicamente non serviva un attaccante atipico come il portoghese, ma, di nuovo, un centrocampista in grado di riempire il vuoto di quelli di cui sopra.
Poi al disequilibrio tecnico si aggiunge la sofferenza economica che obbliga a operazioni cervellotiche solo per riempire la cesta dei costi di quei due lì. Meno male che nel frattempo è venuta fuori dal cilindro di Minone Raiolone l’operazione De Ligt, che abbiamo scovato Demiral (sperando torni sano e disposto), che nel pasticcio dell’addio a Tevez sia rimasto Bentancur. E ora speriamo, ma col giudizio, per parte mia, più che sospeso, nel bimbo svedese Kulu e in Arthur, che siano quanto promettono.
Cartesio,sulle operazioni Ronaldo e Higuain.
E’ vero quello che dici dal punto di vista finanziario – costi altissimi che obbligano la società a limitare le altre operazioni (pero’ questo non ha impedito di prendere De Ligt…) e a cercare plusvalenze da tutte le parti con tutti gli annessi e i connessi. Pero’ per quanto mi sforzi non riesco di considerare l’acquisto di Ronaldo come un errore – in due stagioni ha già fatto quasi 60 gol, per non parlare del boost in termini mediatici e di merchandising. No, quella di Ronaldo – per me – é stata una grande operazione.
Altro discorso quello di Higuain, che pure di gol, nelle prime due stagioni, ne fece 55… Poi certo non si riusci’ a cederlo e adesso é un problema, perché in chiarissima fase (verticale) discendente. Col senno di poi si poteva prevedere il problema, ed il rischio che é sempre tale quando acquisti un attaccante alla soglia dei 30, ma ricordiamo che veniva dalla famosa stagione dei 36 gol. Indubbiamente oggi é meglio puntare su gente in crescita e piu’ giovane, perché il mercato di adesso é diventato un vicolo quasi cieco dai 30 in su, con costi insostenibili. Purtroppo Haaland ci é scappato… quello si’ sarebbe stato un supercolpo.
mia opinione, parte tutto dalla cessione di Vidal e l’anno dopo Pogba .
Ciao Fabrizio,
ringiovanire e italianizzare la rosa, due cose che abbiamo, forse, incominciato a fare dall’estate scorsa (no sull’italianità stendiamo un pietoso velo).
Poi individui i punti dolenti, ma ne dimentichi due, i più grandi, perché fin da subito, i più distanti da ogni logica che sottende alla creazione di una squadra come gruppo armonico ed equilibrato: Higuain e Ronaldo. I loro acquisti sono stati i due punti di rottura con la logica della gestione sportiva della Juve come squadra di calcio, perché non dettati da autentici bisogni tecnici. Dagli investimenti enormi (in termini di ammortamenti e di stipendi) derivano tutte le necessità successive di “far quadrare i conti” che sempre più ci allontanano dalla logica sportiva e ci costringono a rincorrere plusvalenze più che giocatori davvero utili alla causa.
Sul problema di ringiovanire la rosa. Ce lo portiamo dietro da anni, ma adesso mi sembra che l’opera sia iniziata e vada avanti.
Giocoforza una squadra come la Juve deve avere uno zoccolo duro di giocatori d’esperienza, e capisco il ritorno di Buffon e il rinnovo a Chiellini in questo senso. Capisco un po’ meno il rinnovo a Bonucci, ma Leo non molla mai e quindi perchè no. Certo abbiamo la zavorra di Khedira e poi Matuidi che pur impegnandosi ormai è quel che è. Ma andranno in risoluzione. Abbiamo anche il problema dei parametri zero ad minchiam pagati oro, come Ramsey e Rabiot, e questa sà è una pratica da limitare.
Però con De Ligt, Demiral, Pellegrini e forse Romero se non li dà nno via, Bentancur, Rabiot stesso (cui magari verrà dato un altro anno), Kulusevski e Arthur, davanti la Joya, il discorso è avviato.
Quello che mi preoccupa che a parte Buffon-Bonucci-Chiellini che sono anziani non esiste più un blocco italiano, e penso che alla lunga questo possa essere un problema.
Grazie Cartesio, sempre interessanti i tuoi post!
Una riflessione sul tema “voce in capitolo degli allenatori”.
Come in tutte le attività , il lavoro di gruppo premia sempre. Solo un presidente ottuso di una squadra di seconda fascia può pensare di non coinvolgere il manager che farà giocare come una squadra i calciatori che gli metterà a disposizione, pensando “eh no la campagna acquisti la faccio io e quello lì dovrà arrangiarsi con quello che gli dò”.
Alla lunga, le squadre vincenti sono quelle nelle quali c’è un progetto tecnico che coinvolge tutte le parti. Ovviamente non cambiando un allenatore all’anno.
Buongiorno a Tutti e al Primario,
su Gasperini e il suo eventuale inserimento in una grande squadra.
Primo, una suggestione: una squadra, probabilmente non organizzata come adesso l’Atalanta (che deve sopperire con l’organizzazione alla qualità media di alcuni elementi), ma sicuramente equilibrata, arriva a un rigore al novantesimo di distanza dall’eliminare, a casa sua il Real Madrid. La dirigenza, esaminando i motivi della sconfitta, giunge alla conclusione che, a quella squadra equilibrata, manchi il solista che ha rovinato i piani all’ultimo secondo, ne ha l’occasione, lo compra, andando a rompere quell’equilibrio che aveva portato quella squadra a un passo dall’impresa. Vedremo se a Bergamo, visto un risultato storico sfumare proprio sul traguardo (battere la Tiranna di otto scudetti a casa sua), giudicheranno di buttare tutto a mare o proseguiranno, passo passo a costruire e migliorare l’organizzazione e l’equilibrio della squadra, fidando che con l’organizzazione non si sarà mai in balia della salute o dei capricci o della disponibilità del singolo. L’esempio non è necessariamente calzante, ma è appunto una suggestione.
Secondo: chi prende Gasperini sa (o deve sapere) che deve dargli carta bianca e voce in capitolo (porto sempre l’esempio positivo del primo anno di Conte e di come la Società lo investì dell’autorità di gestire la squadra e lo protesse dai possibili sbalzi d’umore di qualche primadonna – ADP nrd), altrimenti che si prenda un minestraro qualunque (Allegri, Ancelotti, Mourinho, et similia).
Terzo: Gasperini non saprebbe gestire i Campioni. A parte ricadere nel punto precedente, se prendi Gasperini, magari non hai tutto quel bisogno di andarti a cercare un campione (ancora più che efficiente, ma non proprio nel fiore degli anni e, soprattutto, pretenzioso di attenzioni da primadonna) e magari hai la possibilità di crearti in casa quel tipo di campione e godertelo, lui sì, nel fiore degli anni (ogni riferimento a Lippi è puramente voluto).
Quarto, che si applica solo alla Juve: Gasperini è più Juventino di tutti noi messi insieme e quasto sarebbe un plus.
Sono suggestioni, spunti di discussione, non verità assolute, che quelle solo il campo (per quanto il campo stia parlando piuttosto chiaramente da un po’ di tempo a questa parte …)
Sà ezio, è indubbio che, per motivi che si è sviscerato varie volte qui, e non certo solo per colpa sua, Sarri alla Juve non abbia attecchito. E questo indipendentemente dal fatto che possa portre il Nono (tocco ferro) e dal cammino che farà ancora in Champions. Puó essere che con un altro anno a disposizione, una presenza fin dalla preparazione e giocatori più giovani e congeniali a disposizione, faccia meglio. Penso che avrà ancora l’anno prossimo.