Fiocco azzurro

Roberto Beccantini11 giugno 2021Pubblicato in Per sport

Per leggere Italia-Turchia 3-0 bastano il senza voto di Donnarumma e l’8 a Spinazzola. Non c’è stata partita, nemmeno questa volta, eppure era il battesimo europeo, cerimonia sempre infìda. La squadra di Mancini gioca a memoria da un sacco di tempo: e, così facendo, si diverte. E diverte. Ha costretto i turchi a uno di quei catenacci che spingono gli inquilini, per paura di raccogliere qua e là briciole di coraggio, a buttare via le chiave. Non sia mai.

Tornava il popolo, all’Olimpico. E «nessun dorma», naturalmente. Detto, fatto. Un tempo di approccio metodico, con la capocciata di Chiellini (7) a far da tuono, e poi ripresa tutta lampi. La frittata di Demiral su cross di Berardi (7,5), l’unghiata di Immobile (7) dopo il botta e risposta fra Spinazzola e Cakir, il cioccolatino di Insigne (7,5) su assist di Ciro.

E Calhanoglu? Disperso. E Burak Yilmaz? Ammanettato da Chiellini e Bonucci (6). Se mi chiedete di salvare qualcosa, scelgo le bollicine di Under. In attesa che venga quel giorno (con avversari più tosti, problemi più complessi, rotte più spericolate) continuiamo a segnare e a non prendere gol. E non è che l’avvio di Jorginho (6), marcatissimo, fosse stato da ola. Come il decollo di Barella (7), poi cresciuto alla distanza, e Locatelli (6,5), idem. E’ una squadra che sa di non avere fenomeni, un limite che il ct ha trasformato in risorsa. Tutti per uno, uno per tutti: Insigne che gioca «a ricciolo»; Immobile che finisce e rifinisce; Berardi, quantum mutatus ab illo, che da destra si butta a sinistra; Chiellini arrembante alla Toloi. E, mi dicono, persino Bernardeschi: non per gli spiccioli di stasera, però.

Del 4-3-3 i terzini costituiscono i confini e le fionde: da Spinazzola, che i patiti della Nba avrebbero eletto «mvp», a Florenzi (6) e Di Lorenzo (6,5). Insomma: fiocco azzurro.

Ultima cosa: hanno chiuso i mani-comi. Evviva!

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