La differenza non l’ha fatta nessuno, questa volta: nemmeno il gioco. E così, Italia-Svizzera 1-1. Per il Mondiale «diretto» si decide lunedì: noi in Irlanda del Nord, loro in casa con i bulgari. Partita agra, come la vita di Bianciardi, consegnata alla storia dai rigori di Jorginho: a Basilea, glielo parò Sommer; all’Olimpico, senza «saltello», alto. Tipo il Divin Codino a Pasadena. Spintarella di Garcia a Berardi, gita di Taylor al Var. Eravamo all’89’, in piena zona cassazione.
Occhio alla penna. Per una ventina di minuti, solo Svizzera. Grandi folate a sinistra, la corsia di Chiesa e Di Lorenzo, con Okafor lesto a imbeccare il «rimorchio». Come sul gol di Widmer. Rose decimate – più Yakin che Mancini, comunque – e una Nazionale strana, macchinosa, arida al centro (Belotti, grigio) e avara sulle ali (Insigne, Chiesa). A metà campo, là dove regnava Zakaria, Locatelli non replicava le magie di giugno e Jorginho soffriva il disturbo di Shaqiri.
Gli errori di misura complicavano le vie di accesso. Si viveva di episodi, di Sommer: mezzo miracolo su Barella, mezza papera su Di Lorenzo, fin lì timido e confuso. La Svizzera giocava semplice, di ragnatela e di ripartenze, fisica e mai passiva. Nella ripresa, gli ingressi di Tonali e Berardi, al posto del Gallo, offrivano più birra, più dribbling. Sommer murava un Insigne nebbioso, Chiesa occupava tutte le caselle dell’attacco, senza però accenderle, o accendersi. Raspadori era l’ultimo giro di roulette. Fino al dischetto di Jorginho e a una gaffe di Donnarumma, «salvato» da Bonucci.
Certo, il penalty pesa. E tanto, pure. Ma trovo che il pareggio sia giusto. Non dico che la Svizzera ci abbia rubato l’idea: ci ha provato. A Belfast, dunque. La culla di George Best. Nel ‘58, proprio bene non ci portò.
Insomma potremmo finire per evitarci la trasferta nel deserto?
Se contro una squadra tutta chiusa in difesa ti tagli la strategia dei cross e dei calci piazzati perché davanti son tutti bassi non é proprio una genialata…
Dai Gallo su….
Eh mi sa che un golletto non basterÃ
Non credo.
Mancini sta cascando nel medesimo errore di tutti i ct vincenti… affidarsi sempre agli stessi, per riconoscenza o che so io. Un uomo d’area serve.
Scritto da Fabrizio il 15 novembre 2021 alle ore 21:48
Il trentottenne quagliarella ancora se li beve i vari belotti ed immobile
Non è sbagliato puntare su attaccanti brevilinei contro dei lungagnoni, purché gli attaccanti non siano mezze seghe ed il gioco fatto di scambi stretti rasoterra. Qui vanno avanti con i lanci lunghi di bonucci..
che poi un golletto basterebbe
Mancini sta cascando nel medesimo errore di tutti i ct vincenti… affidarsi sempre agli stessi, per riconoscenza o che so io. Un uomo d’area serve.
Che provi il trespolone scamacca
La Svizzera segna. Bisogna solo vedere quanti ne fa.
Io l’avevo detto scherzando, ma questi han fatto veramente cross alti dalla trequarti per insigne e barella.