A Bergamo per vincere, aveva promesso Mou. Quattro a uno. Lezione al Gasp. E, per la Dea, terza sconfitta casalinga, dopo Fiorentina (1-2) e Milan (2-3). Veniva da sei vittorie e dieci risultati utili, ha fatto la partita ma l’ha fatta male: anche con spocchia.
Lezione di Mou, catenaccio mobile e contropiede ficcante, e pure di inglese: Abraham ha aperto e chiuso il poker; Smalling, con Mancini, ha disarmato Zapata e siglato il terzo gol, un attimo dopo che il fuorigioco-boh di Palomino (di tocco? di disturbo?) aveva cancellato il due pari. Sarebbe stata la seconda autorete di Cristante, già protagonista sull’1-2 di Muriel.
Immagino l’appetito del Mancio ct nel notare sul menu i «filetti» di Zaniolo, autore del raddoppio, un gol dei suoi: verticale, di precisione, di forza. Bravo pure Veretout, prezioso nei rifornimenti e nei rammendi. Ma è francese.
E l’Atalanta? 71% di possesso a 29%, ma troppa quantità e poca, pochissima qualità . Sia da Ilicic sia da Malinovskyi. Spinta sulle fasce (Hateboer, Pezzella), modesta: anche perché i lupi le presidiavano in massa. E in difesa, quelle partenze da incubo che sembravano rimosse e, invece, periodicamente ritornano: penso ai blitz di Calabria e, in Champions, di Danjuma. Mister, ci faccia sapere.
Dall’1-6 di Bodo al colpaccio odierno, il primo contro una grande: Mou ha fatto capire alla Roma che non essere ancora da scudetto non significa non potersi togliere, ogni tanto, qualche sfizio. Ammesso che ci siano i titolari e lo spirito, soprattutto: lo spirito guerriero di oggi, non l’anima molle e «ruttilante» di troppe penniche.
La nebbia agli irti colli ci consegna Bologna zero Juventus due. Scarto un filo obeso, vista la trama (la solita, più o meno), ma calcolando le sparatorie dell’epilogo, neanche troppo. E successo meritato. Un gol per tempo, all’inizio (bello: Morata-Bernardeschi-Morata) e a ripresa inoltrata (lecca di Cuadrado, svirgolata da Hickey).
Cosa di diverso rispetto a Venezia? Un po’ più di pressing, anche se sempre randagio; un po’ più di testa nei periodi di burrasca; la corazza di De Ligt e Bonucci, i migliori; i progressi di Cuadrado; l’adelante di Morata (con juicio, naturalmente); un Arthur titolare e meno «toccaiolo» del solito. In compenso: un vagone di rifiniture ciccate per difetto di alluci, e qui è colpa dei dipendenti; la caccia sistematica al contropiede, che non è reato, a patto che non diventi l’unica arma o lo si porti avanti con pochi «fucili» oltre la linea della palla, e qui, magari, sarebbe il caso di rivolgersi al principale; l’esilio di Kean nella Siberia di sinistra, non proprio il suo ruolo (ma pure Mancini, in azzurro, l’ha impiegato lì e così).
Allegri aveva spronato i suoi a saltare addosso agli avversari. Santa propaganda. Al terzo k.o. consecutivo, il Bologna di Sinisa mi ha deluso. D’accordo, la Juventus ha costretto Arnautovic e Barrow a girare al largo, ma a parte Svanberg non ho colto idee; e a parte Dominguez, nemmeno tiri (uno, murato da Szczesny).
Ricapitolando: una Signora che, dati i tempi, non può o non sa essere brillante, ma che è stata, almeno, provinciale. Nel senso fordiano del termine.
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Egregio De Pasquale ci sono momenti nei quali ci vuole calma in altri cattiveria.
Nel calcio puoi avere risultati o scuse, non entrambe.
Amleto Allegri: hattiveria o halma? Huesto è il problema….
Cagliari da piangere,non sono riuscito a capire l’esonero di Semplici.Sono peggio della Salernitana!!
https://www.juventusnews24.com/arrivabene-dichiarazioni-dazn-mercato-gennaio-pre-bologna-juve/
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Adesso lo chiamano danni da covid le macerie lasciate sul bilancio da Cr7…..
A quelli che contavano i gol….adesso contate i debiti ed un mercato che chissa quando si rifarà .
Adesso fate pagare i danni a Fabietto, l’amichetto della ministra….
No scaldata ma CALDARA.
Precedentemente avevo scritto che la grande Atalanta era nata a Pescara con la scossa di terremoto di fine 2016(gol di scaldata).Ho paura che sia al capolinea col terremoto odierno!Bravo Mourinho.
Di più Bartok. Bisogna bere molto di più quest’anno.
Molti qui volevano Musso,quale quello triestino?
Bevi di meno.
9 mld in cassa ( e parlo della sola liquidità )
E l’oste arrivabene,
reduce dai trionfi con la ferrari,
dice che non ci sarà mercato