Complimenti alla Fiorentina. Se non è stata la solita Juventus,
merito di Montella e di come se l’è giocata: con passione, con aggressività , con pazienza. Troppi lanci, i campioni, e troppa camomilla. Non ho capito Conte & Carrera, questa volta: che senso ha rischiare un Bonucci così palesemente menomato?
E’ stata una partita a scacchi, in balìa degli episodi. Pizarro, Borja Valero e il pressing modulato hanno asfissiato Vidal, Giaccherini, lo stesso Pirlo. Non sempre il turnover paga in contanti. Veniva, la Juventus, da quattro vittorie, e la scorsa stagione, a Firenze, aveva passeggiato: se quel 5-0 introdusse la gran volata, questo 0-0 rallenta la marcia senza intaccare il pronostico globale (che resta bianconero, anche se non di chilometri come si farnetica nei bar sport).
La Fiorentina ha lavorato ai fianchi l’avversario. Cruciali i sentieri battuti da Jovetic, ora rifinitore ora stoccatore. Ai primi tempi della Juventus, sin qui globalmente modesti, Udine esclusa, si è aggiunto il non-cambio-di-marcia nella ripresa, sin qui chiave di molto. Nessuno è perfetto. Il nulla di Quagliarella e il poco di Giovinco sono figli, anche, degli strappi impressi dai rivali, cosa che ha condizionato il centrocampo di Madama. Furbo, Montella: pause e morsi, morsi e pause. Mai visto una Juventus così lunga, così fiacca: non lo fu nemmeno a Genova, dove pure aveva rischiato l’osso del collo.
L’uscita di Pirlo, risparmiato contro il Chievo, è stato il simbolo della notte bianconera. Buio pesto. Non ha avuto fretta, la Fiorentina. Ha triangolato stretto, disarmato Vucinic e atteso l’attimo, annunciato dalla traversa di Jovetic e dalla frenesia sotto porta di Ljajic ma, come i Tartari di Dino Buzzati, mai arrivato. Da Sorrentino migliore in campo a Viviano senza voto. Altro che scudetto già vinto.
Gentili Cristiano, Riccardo Ric, Antonio, Cartesio, Alèmichel, gentilissima Michela, Little Lions, Bilbao77, Luca, Schede Svizzera, Sartina, Fiorentino, Ninoi, Enristo eccetera (e scusate se dimentico qualcuno): letti i vostri contributi, direi che siamo lì. Al di là delle immancabili cinquanta sfumature di…
Beck, chi ha voluto Elia l’anno scorso? Conte o Marotta?
Penso che anche Conte si sarà accorto……in fin dei conti era in quel box e non a casa!!! Leo
Non possiamo stare sempre aspettare giovinco….penso che stia andando in confusione mentale per cui non può partire titolare se non in mancanza di Vucinic. Ed accanto a lui serve una punta di peso. Già quando hanno annunciato le formazioni, storcevo il naso…..i fatti mi hanno dato ragione! leo
Buon giorno a todos, Pazienti. Lex, lei parla di tre partite la settimana proprio a me?
Leoncini, Giovinco lo vuole Conte ed è una sua scelta. Bisogna anche metterlo in condizione di giocare al meglio, tatticamente, posto che lui non è ancora nessuno in pratica. Io gli do tempo per i giudizi definitivi fino a fine dicembre. La sua prima occasione alla Juve (seppur con poco spazio) l’aveva già avuta ma senza esito. Questa sarà ovviamente credo l’ultima.
x Michela…Non ha funzionato la pizza e neanche le mozzarelle…..Cambieremo menù la prossima volta, che ne dici? :)))) Leo
ha
Pirlo, potrebbe diventare un problema, speriamo momentaneo. L’alternativa è quella, a parere mio, di spostare a centrocampo Asa. Compito tra l’altro che occupava ad Udine. Il posto sulla fascia ritengo possa essere preso da Isla, considerato che a duttlità nelle sue caratteristiche! Non penso a Pogba sostituto di Pirlo, almeno al momento! Leo
Ciao Luca, non esagerare.
E’ vero che tutta la squadra ha giocato male, ma il problema di Giovinco è più profondo: oltre alle sue carenze fisiche, non si integra nemmeno con la squadra: se vai a vedere non riesce mai nemmeno a dialogare con i compagni e sbaglia anche una marea di passaggi.
Un attaccante di livello si sposta per il campo alla ricerca della posizione giusta e quando non può puntare la porta mantiene il possesso palla per permettere ai compagni di salire o rifiatare.
Purtroppo per il momento Giovinco non riesce a fare bene nessuna di queste cose, nè quando la squadra gioca bene e tantomeno quando siamo in difficoltà come ieri sera.