Precedenza a Parma e Napoli

Roberto Beccantini30 ottobre 2013Pubblicato in Per sport

Nel rispetto del fattore campo e di un ritorno di fiamma acceso dalla doppietta Fiorentina-Real, la Juventus ha polverizzato il Genoa (2-0) e rosolato il Catania (4-0). Due partite di fila senza subìre gol: è un dato, non un’impresa. Rispetto a un anno fa, i campioni hanno tre punti in meno. Il saldo gol – 22/10 a 22/5 – dimostra come e quanto sia stata la fase difensiva ad appesantire la marcia. I marziani abitano a Roma: più 13, in attesa del Chievo.

Genoa e Catania occupano la periferia della classifica. Sono stati superati di slancio (il Genoa, soprattutto). Cruciale sarà il trittico che incombe: Parma, Real, Napoli. La situazione in Champions è a forte rischio, non vorrei che Conte si buttasse a corpo morto su un impegno che potrebbe stornare energie preziose. Non dico che il Real non sia battibile, specialmente se giocherà come all’andata, ma la precedenza va allo scudetto.

Il calcio si ciba di paradossi. Vidal, il peggior Vidal da quando è arrivato, ha sbloccato il risultato con una doppia carambola (Guarente/Rolin). Prima che il Catania si arrendesse, Bonucci è passato da una buccia di Ferrari a una zolla di prato: l’ha salvato Chiellini, immolandosi su Almiron (e poi sfogandosi su Bergessio: calma, guerriero).

Ha già portato 7 gol, il mercato di Marotta: i sei di Tevez più quello di Llorente. Meglio il Napoli: 11, addirittura (cinque Higuain, cinque Callejon, uno Mertens, per il quale stravedo). A proposito del Napoli. Tutto ok fino al 91’, quando è uscita la «scorta»: trasformare il rigore su Cuadrado nell’espulsione del medesimo non deve essere stato facile, in tutto quel via-vai di auto.

Tornando alla Juventus. Molto bene De Ceglie e pure Giovinco, anche se ormai i giochi erano fatti. Adesso, però, si volta pagina. Parma, Real, Napoli. Il podio è chiaro.

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