Un po’ di calcio, finalmente. Briciole, monetine: poca roba, lo so. Ma calcio, perbacco, calcio normale, con le sue trame sghembe (che sofferenza, con l’Azerbaigian), i suoi tabellini buffi (testa di Chiellini, autogol della coppia Buffon-Chiellini, testa di Chiellini), i suoi improbabili nani della provvidenza (Giovinco, il mio cocco: un assist e una traversa).
Calcio. Lo scrivo con la stesso stupore con cui, immagino, le vedette di Cristoforo Colombo gridarono «terra». Un romanista, Florenzi, abbraccia uno juventino, Chiellini; uno juventino, Bonucci, dà il cinque a un interista, Ranocchia. E poi, Palermo. Un tifo caldo, generoso. Penso a Little Lions, Teodolinda, Salvadore: fieri della loro città e io fiero con loro.
L’ordalia viene dopo, confesso che non la facevo facile ma neppure così complicata. Si sapeva che Vogts-populi-vogts-dei avrebbe armato un catenaccio d’altri tempi, con un azero fisso su Pirlo. Il calcio esula da ogni convenzione e, spesso, da molte convinzioni. Puoi pareggiare anche senza tirare, basta uno sbuffo di vento, una «copula» tra stinchi, una parabola imbizzarrita.
Mai stati una gioiosa macchina da gol, gli italiani. Non che i soldatini di Conte abbiano preso sotto gamba gli avversari, tutt’altro, ma è proprio questo dettaglio – non averli sottovalutati – a rendere ancora più critica (e criticabile) la prestazione. Immobile e Zaza sono scesi sulla terra, abbiamo tirato poco e male, manca la fantasia che, al massimo, diventa geometria (di Pirlo).
Gli stenti aiutano a crescere. La partita, l’ha spaccata una riserva della Juventus, Giovinco. Ha avvicendato Florenzi, ha tagliato rivali cotti ma duri. L’importante era uscire dal bordello. Il tempo di una sigaretta, di una telefonata a casa. Tranquilli: lunedì c’è Malta e poi si torna dentro, tutti insieme.
Scritto da Luca G. il 11 ottobre 2014 alle ore 11:08
Luca, io da tempo ho smesso di prestare attenzione alle pasionarie che berciano e sputano fiele a senso unico contro una squadra a caso. Se ci pensi si possono catalogare grossomodo in tre categorie:
1) minus habens (nel senso che non riescono a ragionare con la loro tsta e han bisogno delle imbeccate gazzettare e pistocchiche. Rubentus, ladri e schiuma simile.
2) malati mentali (non scherzo)
3) buontemponi da bar dello sport, che per spirito di polemica assumono una certa posizione (talvolta lo faccio pure io, ammetto), ben consci del paradosso. E’ un gioco.
Iil gruppo uno, porelli, ci e’ sempre stato. Popolo bue, carne da cannone, spiace. Ma andrebbero tutelati.
Il gruppo tre non mi appassiona, ho altro da fare, ma ogni tanto ci casco.
Il gruppo due e’ pericoloso. Genera gli accoltellamenti. E er puo’ dovrebbe ben saperlo, ma intimamente fa parte del gruppo 1.
Il gruppo 3 viene alimentato dagli imbecilli dell’informazione che devono vendere per tirare lo stipendio. E questi ultimi son quasi peggio del gruppo tre stesso.
Per questo pupone va squalificatp pesantemente, a meno che non porti le prove, Certo.
Scusate ma devo andare,
ci sentiamo domani
Totti possiamo ascriverlo alla categoria “ignorante”, come Immobile e Zaza ??
Gentili Fabrizio, 138 punti di distacco: la Juventus fa già un campionato tutto suo, Totti aveva ragione.
Gentile Riccardo Ric, chi si ritira ha sempre torto. Torni a bordo, membro!
…………..intanto Luca “aggiunge” !!!!
Se se, sono io prevenuto…..buona giornata Beck.
Gentile Riccardo Ric, lei è prevenuto e questo mi addolora.
Ma per carità …..Palazzi farà passare la buriana,(Marotta venne deferito il giorno dopo…), poi leggeremo un trafilettino dove verrà comunicato che a Totti viene comminata una sanzione di 10.000 euro….Aggiungi Luca, aggiungi.
Quindi Beck, alla Juve devono star zitti o essere squalificati o deferiti se fanno la pipì fuori dal vaso (com’è giusto che sia) in quanto società faro in Italia e nel mondo, a mo’ di esempio, gli altri invece possono sparare tutto quello che vogliono impunemente?
Uhm…