Buon anno a tutti i Pazienti, a tutti coloro che soffrono e ai loro familiari.
Buon anno a tutti, da Ottawa a Bolzano, dal Manzanarre al Reno.
E mai mollare. «In un viale senza uscita, l’unica uscita è nel viale stesso». Lo disse papa Karol Wojtyla, uno che non mollava.
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Questi i fatti di questi giorni.
Scopriamo che un giornalista delle inchieste di calciopoli ha vinto un premio per il buon lavoro fatto nel 2006.
Leggo Pierluigi Vigna che critica aspramente il modo tutto italiano e morboso di fare i processi senza contraddittorio in tv e sui giornali, una sorta di reality ancor più presenti di quelli palesemente finti che orientano e deformano le verità non dette e ancora da scoprire (per chi ci vuol leggere un parallelo con il premio, faccia pure).
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Leggo dei politici e dei costituzionalisti che criticano l’uso delle intercettazioni al di fuori del processo (per chi ancora continua a fare paralleli faccia pure).
Si è parlato a tutto tondo di calciopoli senza mai menzionarla, perchè le deformazioni sono le stesse.
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Nessuno ci ha fatto caso a quante analogie esistano, ma si continua a far finta che per il calcio, così come c’è la cessazione della punibilità per i fatti di violenza ed esso collegati, ci possa essere la cessazione del diritto per i fatti di calciopoli. Scopriamo anche che, dopo Bergamo, De Santis e Moggi, anche Mazzini dice la sua. Coincide con l’opinione degli altri in buona sostanza.
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Ma è scomodo, come per gli altri, dargli considerzazione. Rovina l’idillio dell’Inter padrona del calcio, della faccia pulita di questo nuovo corso.
Considero Calciopoli l’operazione perfetta. Un pò di notizie vere, un mare di menzogne, shekerate con tanto giornalismo fazioso e si è costruito il mostro o i mostri definitivamentte inattendibili che anche quando parlano non sono più in condizione di essere ascoltati.
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Che c’è di più perfetto che togliere credibilità alla verità scomoda più che dover provare la menzogna? Nulla, lo sanno bene gli impiegati a tempo pieno in quest’attività.
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Dell’intera storia non si è fatto caso neppure alle parole di ex prouratori federali che hanno definito l’intera vicenda una vergogna per come è stata trattata. Li hanno liquidati con semplicità, non dando seguito alle loro parole, accostandoli velatamente ad un vecchio sistema marcio e quindi poco credibili a prescindere, rispetto ai nuovi… Palazzi.
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Leggendo l’intervista al Guerin Sportivo di Mazzini, noto che il giornalista non fa domande, anticipa e delegittima i pensieri di lui, lo guida con vari “mi sta per dire che…” “ora no mi dirà che…” “e magari persino Moggi…”. Questo è il capolavoro di calciopoli.
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Era un sistema marcio, lo si diceva da tempo. Ma non essendo club no profit, non credo proprio che ogni partecipante non sapesse e non facesse come gli altri. Questo non è emerso, non c’è giornalista che abbia approfondito e allargato le inchieste sugli altri. Nessuno di loro in nessun momento si è chiesto come mai non un designatore, ma un arbitro in attività, andava alla sede Inter e se questo, non confermando quanto diceva ai dirigenti nerazzurri anche agli organi preposti non stesse in realtà diffamando e cercando casa come facevan tutti. Perchè non fu illecito questo episodio che tutti evitano come la peste non ce lo ha spiegato nessuno.
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Queste cose non vengono in mente quando si intervista Mazzini o Bergamo. Oggi si dice che sia un sistema altrettanto marcio, ma ci si fa meno caso. Oggi con la delicatezza del caso Palazzi attende prove, riscontri e perfino la chiusura dei processi per essere sicuro; a conferma di quanto disse qualcuno che nulla poteva essere fatto così spudoratamente senza il consenso della Juventus, nel 2006.
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Oggi è evidente che non c’è il consenso dell’Inter e degli altri per cercare di fare chiarezza, Palazzi non può permettersi di prendere gli atti della Procura di Milano e ipotizzare la radiazione di qualcuno. I premiati per l’onestà e per il giornalismo hanno già anticipato il loro pensiero e la loro linea: l’inter non si tocca e venderà cara la propria pelle.
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Fa bene l’Inter, aggiungo io, peccato che questo sottintenda quanto dubito della linea tenuta dalla Juve nel 2006.
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Li ricordo ancora i nomi dei giornalisti che affermavano che la Juve padrona incontrastata era il male del calcio (sport lo chiamavano loro… ma il calcio sta allo sport come una vanga sta a un computer) ,mentre ora che è tornato a essere sport (si dice…) nessuno si scandalizza dell’assoluta e incontrastata superiorità nerazzurra. Il calcio che sognavano i giornaletti cittadini di Roma, tanto avvelenati con la Juve vincente di allora, non esiste.
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Di tre padroni ne è rimasto uno, la storia non finirà mai per loro. Dicono da due anni che la Roma ora ci può provare, non vogliono neanche ammettere che ora che ha mani libere il presidente nerazzurro gli lascerà solo le briciole (la coppa Italia così come allora questa toccava proprio all’Inter…) Li vorrò sentire a maggio se saranno come lo scorso anno a 20 punti di differenza, da loro vorrei capire perchè il problema di una Juve senza debiti e piena di campioni fosse maggiore di un’Inter altrettanto piena di campioni ma con bilanci terribili (ho il sospetto di sapere già anche questa risposta…).
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Come fanno a stare calmi oggi che la superiorità è nelle mani di una squadra fra le meno trasparenti economicamente, tanto da far pensare che chiunque osi tanto possa prevalere sportivamente, senza alcun merito neppure apparente quindi che non sia quello di poter comprare i migliori avversari in blocco, pur non sapendo mai con quale solidità economica.
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Se oggi è vero sport, è perchè lo si vuole dipingere così, ma ci vuole l’estro di un pittore geniale. Travaglio come i giornalisti sportivi non sono sprovveduti nè mancanti d’intelletto. Sanno che una calciopoli è irripetibile, che un conto è toccare un ferroviere che giocava coi soldi degli altri (sparito lui i soldi restano), un conto è toccare direttamente chi i soldi ce li mette (sparito lui, sparisce tutto, soldi, sponsor e giocattolo per molti).
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Tutti sanno che non era solo Moggi il problema, che hanno sbagliato, che forse era sul tetto del palazzo la cupola che cercavano. Quel palazzo da cui si tiravano i fili di tutti burattini partecipanti, non solo della Juve del milan della Lazio e della Fiorentina. Si è arrivati a toccare Reggina, Messina e qualche altra squadra minore.
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Ancora si crede che chi stava tra il massimo e il minimo stesse lì in attesa di giustizia a sperperare inutilmente denaro per 17 anni se così stavano le cose. Ancora qualcuno mi deve spiegare come decenni di passivi, ricapitalizzazioni e spese pazze, senza progetti e prospettive di guadagni possa essere possibile.
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Non credo a Babbo Natale da molti anni, non vorrei essere io a dovermi ricredere, preferisco pensare che la magagna sotto ci sia e una grande verità non detta continui a esistere per giustificare l’operato di certi “mecenati” dello sport. Un sistema economicamente insostenibile, una mangiasoldi enorme: non si può credere nel 2007 che tutto possa essere giustificato dalla passione di un nababbo.
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Il mecenatismo nell’arte è giustificato dalla nascita di opere di livello assoluto. Nel calcio il mecenatismo per decenni di terzi posti che a dire di qualcuno sembrano essere giustificati con l’antisport di altri, sono in antitesi con gli altrettanti anni di sconfitte internazionali a cui pure si è assistito.
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Per considerare credibile l’intera vicenda, lo dico ai vari Palombo, Luna, Travaglio ecc… io avrei voluto vedere almeno una Champions per l’Inter o per la Roma; sarebbe bastata per dar loro ragione. Quella sarebbe stata l’unica prova che qualcuno in Italia danneggiava l’Inter. Ma tranne due coppe uefa e qualche coppa di contorno in oltre 30 anni c’è il nulla..
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E guarda caso, a onor del vero, con un anno di massimo sforzo economico (tanto da averci rischiato il tracollo) la Roma dimostrò che lo scudetto a Juve e Milan si poteva togliere, come dire che questa è la prova che va in senso opposto per definire Massimo Moratti, i soldi che ci ha speso e la sua competenza sportiva.
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Torno in tema, visto che queste sono tutte riflessioni, seppure supportate da fatti.
I fatti per calciopoli che io ricordo furono altri. Impossibilità e addirittura rinuncia alle difese, scudetti giudicati da saggi con motivazioni insostenibili che però furono prese con premura inconsueta per l’Italia, quel diritto alla difesa in altri ambiti negato e impedito dalla pubblicazione di intercettazioni ancora oggetto d’indagini che non ha fatto scandalizzare nessuno, quelle sentenze sportive anticipate con “professionalità” seppure nel giorno della divulgazione sembrassero tanto sofferte, le prove dei comportamenti illeciti fondate su partite di cui i magistrati addirittura non dimostrarono di conoscere neppure il risultato, quel grande episodio di sequestro di persona che fece sembrare il caso tanto, troppo più serio rispetto a quello che era in realtà.
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Fossero elezioni si chiamerebbero brogli, nel calcio non so come definirli, peccato che menti eccelse del giornalismo e della critica alla luce dell’attualità non ci stiano facendo una grande figura.
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Mi chiedo se fu più pilotata calciopoli nel 2006 oppure se l’affare bilanci riuscirà a far sembrare quell’episodio uno scherzo. Ho paura di essere diventato come loro e di saper anticipare la risposta fin da adesso.
Tanto pensare a come non rovinare questo calcio che ora piace, cercando però di mascherare il possibile scandalo sulla enorme differenza di trattamento, non è che poi sia tanto difficile da interpretare.
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A questo punto spero (per loro) che non si provi nulla dei bilanci tarocchi, anzi che se ne provi l’infondatezza, perchè altrimenti il mio ragionamento e quello molto più autorevole di altre voci fuori dal coro (le cui fila piano e timidamente si stanno ingrossando) sarebbero suffragati dal costatare che i tanti premi dati dal 2006 a oggi a tutti gli inquisitori e agli onesti non sono altro che i premi al delitto perfetto. (7 Dicembre 2007).
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http://www.blogquotidiani.net/?p=806
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Io il primo anno ho visto esattamente lo stesso non gioco del ricottaro che vedo oggi e lo scrissi non stop.la differenza erano gli interpreti.
Visto che Beck tarda e qui nevica vado a letto!Se dovessi avere problemi per addormentarmi metterò su un brano del VOLO,si quelli che dalla CGD sono passati al PD!!!Notte
Per intenderci, lo considero potenzialmente il miglior giocatore in rosa.
La speranza è che la potenzialità sia messa in condizione di concretizzarsi , e che ovviamente il ragazzo mantenga la testa sulle spalle.