Era un esame, per la Juventus di Pirlo, ed è stato salvato, ammesso che il termine non forzi il segreto istruttorio, ma non superato. Doppietta di Veretout, doppietta di Cristiano: 2-2. C’era Morata, la quarta scelta. C’era Dzeko, la prima. La Roma di Fonseca, ben protetta, ha limitato i rischi e, fino al rosso di Rabiot (62’), sembrava padrona del campo. Si è mangiata tre gol: uno con Mkhitaryan (grande Szczesny), due con Dzeko (palo scheggiato, ancora il portiere).
I sentieri di Veretout, le sponde di Dzeko, il duello Spinazzola-Kulusevski erano il piatto forte dell’ordalia. Non tirava mai, Madama: lo farà solo con Cristiano. Il risultato è stato introdotto da due rigori, netti, di braccio troppo largo per evocare le camicie di forza del mani-comio; Rabiot e Pellegrini gli autori, Veretout (con il brivido) e il marziano i cecchini.
Poi è successa una cosa romanzesca. Tutti all’attacco, gli juventini. Era il 46’ o giù di lì. E’ scattata una transizione tipo showtime dei Lakers di Magic Johnson, tre contro uno, da Dzeko a Mkhitaryan a Veretout, un penalty in movimento.
Pirlo è appena arrivato. Lasciamolo lavorare. Il problema è a centrocampo. Nessun regista, tutti registi è un bello slogan, ma McKennie e Rabiot sono portatori, non lanciatori. I languori di Pjanic facevano arrabbiare, i suoi assist no. Visto che il calcio è strano, la Roma si è colpevolmente sdraiata sulla superiorità numerica, Arthur (soprattutto) e Bentancur hanno animato una squadra che faceva del possesso palla uno sbadigliante feticcio. L’incornata del 2-2 appartiene al repertorio aereo di Cierre; il cross, splendido, alle montagne russe di Danilo.
Serve geometria, urge fantasia. Dybala, sì: al posto di Morata, per adesso. Dalle rose doriane alle spine romaniste il passaggio è stato brusco. E domenica c’è il Napoli.
Scritto da Robertson il 30 settembre 2020 alle ore 22:52
Ormai quelle domandine ce le siamo già fatte da tempo… e ci siamo anche dati le risposte.
Evidentemente ai piani più alti, là dove si puote ciò che si vuole, sta bene così.
https://www.calciomercato.com/news/juvemania-pirlo-tutti-questi-stravolgimenti-per-salvare-bonucci–33682 Prego leggere attentamente
Alex, infatti Muriel, lo scorso anno, sarebbe stato un bel cambio, il jolly che ti spariglia le carte, uno stimolo x chi andava in campo. È il classico profilo di qualità al giusto prezzo, e pure questo anno, visto che io non credo molto alla titolarità di Morata, come tipologia avrei preso un giocatore così. Ed invece vedo confusione, pressapochismo, scelte quasi obbligate, ricatti. Esempio Dzeko, metti una cazzo di death line, entro il…si deve fare, altrimenti ciccia ar culo, Texas rimane dove sta, Suarez viene da noi, ripeto Suarez, perché anche qui dentro, in tanti non hanno capito a cosa abbiamo rinunciato e x chi poi…
Se lammers, pure lammers, dovesse rivelarsi un signor centravanti, qualcuno delle domandine semplici semplici allo “scouting” dovrebbe farle. E magari verificare se non vi siano movimenti sospetti tra conti correnti di procuratori e dirigenti.
Calma, calmo, riparliamo di tutto a marzo….
A me Muriel piace da pazzi,per movenze è quello più mi ricorda luiz nazario pero’,se il ns centravanti ideale era dzeko,non può esserlo Muriel che fa lo stesso mestiere ma in maniera molto diversa.
Sono sei anni che non abbiamo un allenatore c he sia riuscito ad imporre un’identità tattica alla squadra
Sono sei anni che abbiamo i giocatori migliori punto e basta.
La Dea è la prova provata che il gioco, il ritmo, la corsa, in una parola : la squadra viene sempre prima di tutto e tutti. Una programmazione scientifica, scelte di mercato sempre azzeccate, osservatori, a tutti i livelli, che capiscono di calcio, quello vero, fatto di tecnica nella velocità . Quando anche a Vinovo capiranno questo, sarà sempre troppo tardi.
ps Muriel, da noi come primo cambio, lo scorso anno, sarebbe stato oro colato. Pagato due lire, ingaggio decente, profilo perfetto x il ruolo da coprire.
Guardate quanto tempo ci mette la Dea a portare il pallone da una parte all’altra del campo sia in largo che in lungo, e quanto tempo ci mettiamo noi a fare altrettanto. Ecco, è quella la differenza tra loro e noi.
Gomez è un enigma, un mistero che sia rimasto lÃ… che nessuna big abbia voluto comprarlo. Perchè lui starà anche bene a Bergamo, ma se fossero arrivate certe squadre non credo che si sarebbe tirato indietro…
…infatti. 1-4 da applausi.