Altra categoria. E alta, soprattutto. Altissima. Da Champions. City-Real finisce 4-3 tra applausi bipartisan, com’è giusto che sia dopo un romanzo del genere, emozionante fino all’ultima riga. City più tuoni, Real più lampi. Il risultato è, oggettivamente, bugiardo: un 7-3 avrebbe meglio rispecchiato la trama, e le trame. Ma il calcio non è algoritmo, almeno sull’erba. Per fortuna.
Bravo Pep, bravo Carletto. Invece della luna, lo sciocco fisserà il dito che la indica: fuor di metafora, le fotte difensive. Che ci sono state, per carità – penso alla pollaggine di Alaba su Gabriel Jesus e al mani-comio di Laporte – senza però rigare il coraggio e la qualità del «fatturato» tecnico.
Di tutto, di più. Il centravanti è lo spazio: De Bruyne che detta il lancio a Mahrez (che dribbling, che rasoiate). Il centravanti è il centravanti: Benzema, su cross di Mendy, d’anticipo su Zinchenko. Le riserve che incidono: Fernandinho, «terzino» d’emergenza, che ruba palla a Vinicius e scodella la parabola per il crapino di Foden. La fantasia al potere: Vinicius che, un attimo dopo, pianta Fernandinho con una finta da orgasmo e va via alla Verstappen. Il tuttocampismo di Bernardo Silva: colto in flagranza di pressing e capace di un sinistro memorabile. La freddezza del killer: veniva da due rigori ciccati, Karim the dream, cucchiaio a Ederson e arrivederci al Bernabeu.
Unica traccia di italianismo: il giallo al Pep smoccolante per una rimessa laterale. Al City mancavano Cançelo e Walker, al Real Casemiro. La torta l’ha servita la squadra di casa, tra il legno di Mahrez e non meno di due o tre «barbe» al palo. I blancos di Ancelotti, e un po’ meno di Modric, si sono buttati sulle fette che, nella calca del buffet, riuscivano ad afferrare. Poche, ma buone. Altri avrebbero perso «anche» la testa: loro, solo la partita.
E che partita. Il mio borsino: Real 40% City 60%.
Ieri sera è’ stata puro divertimento. E’ da molto tempo che io non mi diverto a vedere giocare la Juventus. L’ultima fu la grande partita a san siro con l’inda, ancora con sarri. A sprazzi talune partite dal 2015 in poi. Qualche spezzone con Pirlo, quando si intuiva qualche idea e volontà di giocare a calcio, a parte le fotte. E’ che col tempo il timbro si esaurisce.
Se non si apprezza il gioco visto ieri, ma anche di altre squadre, riducendo tutto ai risultati (e neppure quelli ci sono oggi) mi chiedo quale sia la ragione per cui si guardi una partita. Viene da ridere a parlare di difese. Soprattutto dopo la partita a londra col celsi. Se giochi a pallone, sbagli. Se giochi a pallone. Poi si sbaglia ancora di più a non giocare a pallone.
Per esempio, secondo me Sacchi ha detto una puttanata grossa quando ha sostenuto che l’inter gioca un calcio antico. Non è un calcio estremamente propositivo e di comando del gioco, ma è un gioco ancora organizzato, aggressivo, rapido, e pure divertente. Con giocatori preparati fisicamente e tatticamente.
Arighe è prigioniero di stesso. Ed è un peccato perchè quando dice queste stronzate dequalifica automaticamente e immediatamente anche le cose giuste che talvolta ancora dice.
Scritto da Robertson il 27 aprile 2022 alle ore 19:42
Quoto soprattutto la parte su sarri visto che ci riguarda da più vicino ma concordo anche con il resto.
Se non si riesce a capire a che livello stratosferico si è giocato ieri sera significa che non si è in grado di capire lo sport calcio.
15 falli fischiati in una partita con contenuti atletici assoluti e con ogni pallone disputato per pochi cm da l’idea di che tipo di Timing i gjocatori sono stati capaci di produrre per 95 minuti.
95 minuti giocati sul filo del rasoio dove ogni minimo errore,e si è trattato di minimi errori,a volte anche solo di pochi cm nel piazzarsi,e’stato immediatamente sfruttato dagli avversari.
Ohhh…. Finalmente una partita cazzuta e dominante dei bianconeri in casa della finocchiona.
Scritto da Causio il 27 aprile 2022 alle ore 14:01
Ieri sera è’ stata puro divertimento. E’ da molto tempo che io non mi diverto a vedere giocare la Juventus. L’ultima fu la grande partita a san siro con l’inda, ancora con sarri. A sprazzi talune partite dal 2015 in poi. Qualche spezzone con Pirlo, quando si intuiva qualche idea e volontà di giocare a calcio, a parte le fotte. E’ che col tempo il timbro si esaurisce.
Se non si apprezza il gioco visto ieri, ma anche di altre squadre, riducendo tutto ai risultati (e neppure quelli ci sono oggi) mi chiedo quale sia la ragione per cui si guardi una partita. Viene da ridere a parlare di difese. Soprattutto dopo la partita a londra col celsi. Se giochi a pallone, sbagli. Se giochi a pallone. Poi si sbaglia ancora di più a non giocare a pallone.
Per esempio, secondo me Sacchi ha detto una puttanata grossa quando ha sostenuto che l’inter gioca un calcio antico. Non è un calcio estremamente propositivo e di comando del gioco, ma è un gioco ancora organizzato, aggressivo, rapido, e pure divertente. Con giocatori preparati fisicamente e tatticamente.
Arighe è prigioniero di stesso. Ed è un peccato perchè quando dice queste stronzate dequalifica automaticamente e immediatamente anche le cose giuste che talvolta ancora dice.
La Juve é la cosa più importante , delle cose non importanti.
Scritto da alef il 27 aprile 2022 alle ore 17:50
Respect ma per me non è assolutamente così.
Bravo….ti sei specchiato ed hai fatto autocritica.
Interista ci sarai tu, e la flotta di camionisti che ti si tromba in autogrill.
Scritto da DinoZoff il 27 aprile 2022 alle ore 18:40
Vedo che ho toccato un nervo scoperto.
Era ovvio.
X Alex – Guarda che anche io non mescolo mai il sacro col profano ed infatti ho tirato in ballo i figli solo per spiegare come si possa credere in qualcosa a prescindere da quello che ti viene restituito. A me sembra che tu ti stai comportando come se fosse la prima volta che la Juventus non sia all’altezza della situazione e come se la famiglia che s’è assunta la responsabilità di gestirla l’abbia fatto indegnamente. Padrone di pensarla come ti pare ma non credo che il tuo sia il miglior modo per approcciarsi al gioco del calcio. Comunque uno come te, se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. Ciao.
Scritto da Dindondan il 27 aprile 2022 alle ore 18:17
Il mio approccio è diverso.credo in qualcosa a prescindere fino a che non mi sento truffato.penso che la lealtà vada ricompensata con lealtà altrimenti schiaccio il pulsante pause e mi incazzo.
Anch’io penso che questo tuo amore cieco a prescindere sia mal riposto ed illogico ma si tratta solo della mia opinione e anch’io non ho nessun problema ad accettare il tuo punto vista.
Scritto da Guido il 27 aprile 2022 alle ore 19:04
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Uomo…..?
Poi sentirsi dare dell’uomo piccolo piccolo da uno che ha insultato gli ebrei nel giorno della SHOA è una medaglia al valore.
Rifiuto umano con il cervello di una scimmia.
Ecco lo scemo del villaggio che arriva a leccare l’ennesimo culo.
Peraltro inel mio post ho specificato come vedevo io le cose precisando che avevo il massimo rispetto per l’opinione in merito di dindonDan.
Onestamente non so quanto possa essere in alto la mia famiglia per altri ma e’al primo posto per quello che mi riguarda e sicuramente viene prima del calcio.
Lo capirebbe anche una scimmia barese….ah no.
Tutti hanno capito cosa intendesse dire Dindondan, ma lui deve fare il fenomeno, lui non mischia il sacro con profano, la sua famiglia è ad un livello troppo alto, lui si limita ad offendere, ed insultare, gli altri e le loro famiglie.
Uomo piccolo piccolo.