Prima comunque, la Juventus di Berna, prima grazie alla caduta del Manchester United a Valencia, prima anche se sconfitta dopo una sarabanda che il destino aveva scelto come réclame del calcio mistero senza fine buffo.
Sino a un certo punto, però. Tra lo Young Boys e la Old Lady sembrava non esserci partita. Tre palle-gol sciupate da Cristiano (ebbene sì), un’occasione per Douglas Costa. Improvvisa, la frittata: di brasiliano in brasiliano, folle il passaggio di Douglas Costa, negligente il contatto Alex Sandro-Ngamaleu. Trasformato da Hoarau, il rigore non ha scosso l’Holiday on ice juventina.
Alex Sandro aveva sostituito Cuadrado, infortunato. Allegri aveva pregato i suoi prodi di lasciar perdere i rintocchi del Mestalla. Il campo era sintetico e bagnato, certo, ma lo United vi aveva vinto 3-0 e il Valencia pareggiato 1-1. Il derby di sabato? Difficile spiegare una notte così stravagante con argomenti che non siano la mira del marziano, l’attimo (molto) fuggente dei sambisti, il ritorno non proprio scintillante di Bernardeschi, il ritmo lento, gli episodi.
E’ stata la prima sconfitta di Madama in trasferta. Madama che, alla ripresa, ha invaso il territorio degli svizzeri, ha colpito un’auto-traversa (con Hoarau!), ha beccato il raddoppio in contropiede (con Hoarau, ancora lui), ha timbrato un palo (con Cristiano), eccetera eccetera.
Cruciale l’ingresso di Dybala. Ha firmato un gran gol e avrebbe addirittura siglato il pareggio, e che pareggio, se un Cristiano in fuorigioco (questa, poi) non ne avesse mortificato il gesto.
Non sono le partite di Mandzukic, queste «amichevoli». E Pjanic camminava. E non c’era Chiellini. E si sapeva, immagino, che il Valencia stesse vincendo. E il Real ha perso in casa 3-0 con il Cska. Basta, per favore.
Fabrizio
un conto è essere decisivo in una squadra di classifica medio alta nazionale, un’altro è esserlo in una squadra di vertice internazionale.
Scritto da Fabrizio il 14 dicembre 2018 alle ore 13:37
Se il riferimento è al mio post, mai scritto che rimpiango Vucinic. Mi sono solo limitato a scrivere che il Vucinic di sei-sette anni fa si sarebbe inteso alla perfezione con questo Ronaldo (che è meglio di quello di sei-sette anni fa)…di sicuro più di Mandzukic.
intanto gravina insiste sulle venti squadre in A e B……… avanti al macero
Come ci pagheranno Higuain?
Scritto da Lex Luthor il 14 dicembre 2018 alle ore 12:52
eh, questo era un problema e un rischio già al momento dell’operazione…..
Io penso che il nocciolo della questione Marotta, possa essere proprio questo….
l’intreccio Bonucci Caldara Higuain e relative partite di giro… non mi convincevano per niente quest’estate…..
Se non ricordo male il primo obiettivo era Tolisso. Non riuscirono a prenderlo (sigh) e si buttarono su Nzonzi ma il Siviglia (di tale Monchi) ne voleva 40 sull’unghia.
Alla fine arrivò Matuidi.
Scritto da lucx il 14 dicembre 2018 alle ore 12:22
hai intercettato le chiamate o stavi nella valigetta di marotta & C. ?
Asa alla Juve é stato un buon soldato, mai una parola fuori posto, ha fatto il suo anche se non é mai stato determinante.
All’Inda invece é stato decisivo, accipicchia se lo é stato.
PS. Marotta mai si è occupato di finanza, c’era un altro. Figuriamoci.
Higuain a giugno torna a Torino insieme a Pjaca.
Scritto da Fabrizio il 14 dicembre 2018 alle ore 13:36
queste non sono mica due cose da poco. poi è chiaro che la finocchiona se deve difendere la valutazione del cholito o provare a (ri)valorizzare pjaca per poi doverne spenderne 20, sceglie la prima.
Lui comunque, marcolino, ha fatto poco per porgli il dilemma. Cose viste tante volte, dopo quel tipo di infortunio.
Asa ha fatto ne più ne meno di quel che faceva alla juve. Solo che alla juve giocava perchè Sandro pensava ad uno stipendione in UK e credeva che giocando a cazzo le probabilità di andarsene aumentavano.
p.s. Se non è chiaro che Paratici è ben altra cosa…(nel senso non meglio o peggio ma diverso, in quanto a caratteristiche, e piu corrispondente ai “re-principi”.