C’era cascato il Milan, tra una papera (di Maignan) e un rosso (a Theo), non c’è cascata l’Inter. Figuriamoci: due a zero e salutoni dalla «Vasca». Fresco ma incerottato, il Feyenoord di Van Persie, terzo mister della stagione, non rimanda certo all’Elogio della follia di Erasmo, ma tant’è. La Champions non tollera montagne russe, e meno che meno distrazioni. Inzaghino aveva mescolato le carte, non il modulo. In assenza di esterni mancini, ecco Bastoni. Poi Zielinski e Asllani, con Calhanoglu e Mkhitaryan in panca.
Per vincere qualcosa, ammoniva mastro Lippi, bisogna cercare di vincere tutto. Parole sante. E fachiresche. L’1-1 del Maradona aveva lanciato in orbita Sputnik sinistri, legati alle ricorrenti flessioni. Non è stata una partita da rime baciate, anzi, per una mezz’oretta meglio i batavi, poi, d’improvviso, la scossa. Discesa di Dumfries, cross di Barella, zampata di Thuram, sul quale, fin lì, ci si interrogava: quando tornerà al top?
Il calcio è questo. A volte, bisogna sostituire lo smoking con i jeans, calarsi nei vicoli della realtà e regolarsi di conseguenza. Con le idi di marzo incombenti, e gli obiettivi tutti ancora febbrilmente in palio, il risultato diventa dittatore. Tolto dalla fascia Paixão, che da ala aveva bullizzato il Diavolo, è parso l’inquilino qualunque di un casermone di periferia.
La mediocrità del contesto e la parsimonia delle cadenze hanno permesso ad Acerbi e De Vrij di tenere sotto controllo la situazione, compresi gli attimi di turbolenza, invero rari. La schioppettata di Lautaro, su munizione fornita da Zielinski, liquidava la pratica in avvio di ripresa, rendendo marginale il rigore varista parato al polacco. E dal momento che il serbatoio proprio pieno non può essere, la difesa-bunker e il successo spalancano il ritorno di martedì 11 marzo a una gestione che, se saggia, dovrebbe garantire agevolmente il passaggio ai quarti.
** Paris Saint-Germain-Liverpool 0-1 (Elliott). Non ricordo, sinceramente, un «furto» così legale. Sì, l’ha decisa Elliott, un cambio, alla prima palla giocata, su sponda di Nunez, un altro cambio, su rinvio di Alisson, il migliore in campo per distacco di ore, non di minuti. Era l’87’. Fuori Salah e Luis Diaz, i peggiori. Sarà pure che la Premier è tortura e la Ligue 1 non proprio, ma che Paris per un tempo: Kvara alla Kvaravaggio (e che iella, il gol annullato per mezzo piede); Dembélé in versione Dembappé; gegenpressing ossessivo, ritmo devastante, palle-gol come coriandoli (e in un caso, almeno tre nella stessa azione); Joao Neves e Nuno Mendes dominanti. E la Slot-machine? Travolta ai lati, disarmata alla benché minima «fuitina», tenuta in piedi dal portiere, da Van Dijk, da Konaté.
Non hanno mai mollato, Vitinha e Fabian Ruiz, anche se alla distanza la tirannia è diventata più democratica, per quanto Alisson abbia continuato a volare, a tuffarsi, a respingere (su Doué, in particolare). Luis Enrique ci ha provato con Gonzalo Ramos, centravanti puro. Più fortunato, Slot. Un tiro, un gol. Come, l’ho descritto. Fatale la pennica di Nuno Mendes, implacabile per 98’ meno un episodio. Quando Massa, dignitoso, ha suggellato l’ordalia, i vincitori si abbracciavano, increduli; i vinti si sbracciavano, attoniti. C’est la vie.
Ah Presidente ti segnalo che Musetti ha cambiato il movimento della battuta, cerco di spiegare, non più l intero arco circolare, ma si interrompe a metà, allarga il braccio e colpisce. Mi sembra di ricordare che abbia un nome specifico, tale movimento
Scritto da Riccardo Ric il 8 March 2025 alle ore 03:18
innanzi tutto complimenti per la dedizione alla causa, che di questo si tratta per fare le ore piccolissime per un primo turno ad Indian Wells…ottimo, mi ha fatto piacere leggere questo post, ho approfondito la materia e in effetti risulta che il match sia stato alquanto carente dal punto di vista della qualità tecnica, con una marea di “errori gratuiti” da parte di entrambi, una vera e propria valanga in particolare del russo nel terzo e decisivo set”…leggo che anche Safiullin non stava messo bene fisicamente, e che insomma sia stata una partita tra 2 tennisti alquanto clauducanti…ora Lorenzo avrà Fils , 20enne rampante promessa del tennis francese numero 21 ATP e francamente rimarrei molto ( piacevolmente) sorpreso se avesse la meglio perché è abbastanza evidente che il nostro debba smaltire ancora del tutto l’infortunio al polpaccio e non è che al riguardo possano avvenire miracolose e definitive guarigioni da un giorno a quello dopo…unica cosa a favore di Lorenzo è che i campi di Indian Wells, pur completamente tutti rifatti, sembra proprio siano rimasti i più “lenti” dell’intero circuito dei 1000 giocati sul cemento , tanto che Medvedev che odia i campi “lenti” e’ arrivato a dichiarare “sono riusciti a renderli ancor meno veloci di quello che già erano” e Lorenzo, che al contrario ha un tipo di “aperture” e preparazione dei colpi che beneficiano di questa condizione, potrebbe trarne qualche vantaggio, fermo restando che Fils con un Musetti tuttora “fasciato” parte favorito…spero proprio che stavolta il match sia posizionato in ora “decente” per noi in Italia che scontiamo ben 9 ore di differenza di fuso orario rispetto alla amena “oasi” del deserto californiano , diciamo che se la partita inizierà prima di mezzanotte non verrò meno ai miei doveri istituzionali, anche perché se lo facessi il Club potrebbe, a ragione, chiedere le mie dimissioni dalla carica…
Comprensibilmente il Presidente non perde ore di sonno per un primo turno e lascia l incarico di coprire l’evento ai sottoposti. Altrimenti uno che è Presidente per cosa?….75 57 62 per Musetti. Match abbastanza bruttino con un sacco di errori da ambo le parti, poi vedremo se le statistiche confermeranno. Lorenzo non sembra aver accusato problemi al muscolo. Presidente, però ora vado a dormire, mi rammarico per il commento molto stringato, ma mica sono io il Presidente e che diamine….sorrido…buonanotte
Scritto da Robertson il 7 March 2025 alle ore 14:33
il concetto e’ giusto, il problema e’ che dopo abbiamo speso anche di piu’ con Pogba Di Maria Paredes, e qui’ casca l’asino, cioe’ il Cialtrone e le sue valutazioni tecniche sui giocatori
Scritto da intervengo102 il 7 March 2025 alle ore 18:38
Su questo non ci piove. Detto che di Maria in una squadra che avesse giocato a calcio e impiegato nel suo ruolo non on quello di seconda punta mai fatto in vita sua, avrebbe avuto senso anche al posto di Dybala di cui era indubitabilmente un upgrade. Dimenticandosi per un anno la faccenda del mondiale a dicembre che era il.megaelefante nella stanza.
Scritto da Riccardo Ric il 7 March 2025 alle ore 09:10
Oggi ho avuto una di quelle giornate che non vedi l’ora che finiscano per quanti impegni/rotture di scatole ti trovi ad affrontare…leggo quindi solo ora il tuo post e data la prestigiosa carica che mi e’stata da te conferita non posso certo fare a meno di rispondere: il problema non è tanto Safiullin quanto piuttosto le condizioni fisiche di Lorenzo che ogni anno deve affrontare un mese di febbraio davvero difficile, o perché perde a ripetizione , nel 2023 sulla terra battuta dei tornei sudamericani lo scorso anno sulle superfici indoor , o invece perché maledettamente si infortuna al primo turno, peraltro vinto, del torneo di Buenos Aires dove ha rimediato il “mezzo stiramento “ più temuto da tutti gli atleti , indipendentemente dalla disciplina praticata, ovvero quello al “soleo” , più comunemente e sbrigativamente conosciuto come al “polpaccio” …sono ormai quindi più di 3 settimane che non gioca e il vederlo, poco fa, su Sky che si allenava a Indian Wells con una vistosa fasciatura nella parte inferiore della gamba destra non è che rassicuri molto…staremo a vedere , per modo di dire ,giocherà nel cuore della notte ed escludo di interrompere il sonno per vederlo, abitudine che riservo agli Slam australiano e USA non certo ai primi turni dei Master 1000 yankee per i quali posso prendere in considerazione l’idea di un’alzataccia solo dalle semifinali in poi
e ripeto, 111 presenze in due anni e mezzo, quasi tutte partendo da titolare, non sono poche, anzi, questo praticamente a Roma gioca sempre
Scritto da Logan il 7 March 2025 alle ore 16:36
giusto, ma i fatti dicono altro, ossia :
111 presenze – 42 goal – 22 assist
che poi dai…e’ la stessa storia di Spinazzola
Chissà che combinano al Mic-Mac
::))))))
Scritto da Robertson il 7 March 2025 alle ore 14:33
il concetto e’ giusto, il problema e’ che dopo abbiamo speso anche di piu’ con Pogba Di Maria Paredes, e qui’ casca l’asino, cioe’ il Cialtrone e le sue valutazioni tecniche sui giocatori
Zio fà, qui dentro c’è gente che sarebbe in grado di “piegare” lo spazio temporale, pro domo sua…
Spettacolo!