C’è esame ed esame. Il derby è un po’ più serio. La Juventus l’ha recuperato in capo a una esibizione che, per un’ora, è stata di squallida bruttezza: non un’idea, non un tiro, se non una «telefonatina» (a proposito) del «fu» Dybala, e Cristiano che, persino lui, vagava rassegnato, imbambolato.
Al Toro non sembrava vero. Subito avanti (con Nkoulu, fra angeli poco custodi, Cierre compreso), subito vicino al raddoppio (con Zaza, grande Szczesny), né seduto né scatenato. Giampaolo, al rientro, ha forse commesso l’errore di aspettare troppo: eppure Belotti scalpitava e Singo più lo vedo più mi piace. Può essere che un avversario così molle, così greve, così poco incisivo l’abbia indotto in tentazione: lasciamoli pure soffocare di palla, impossibile che segnino se continuano a passarsela, a mangiarsela.
Gli è andata male. Pirlo aveva ribaltato il centrocampo e sfigurato la formazione. Morale: un disastro ferroviario. Kulusevski, accerchiato; l’Omarino, passeggiante; Rabiot, grigio. Non uno che cercasse di vincerla; ognuno cedeva la responsabilità all’altro.
Però, alla fine, 2-1 in rimonta. Perché? Perché Pirlo non poteva non prenderci, con i cambi. Perché nell’ultimo quarto d’ora Madama si è ricordata un po’ di storia e si è buttata sotto, petto in fuori, Bentancur rimorchiatore, Chiesa dardeggiante e Dybala al davanzale, ma sì. Perché Cuadrado si è confermato il regista occulto di una squadra senza registi: a parte il gol negatogli, correttamente, da Orsato via Var, ha armato le zucche dell’americano e di Bonucci, il cui fuorigioco ne aveva banalizzato la gran botta da fuori.
Mancava Morata, squalificato, e si è visto. Cristiano si sbracciava e pure questo si è notato. Ma ecco, dal buio di un derby piccolo e storto, un filo di luce. Ripeto: un filo. Le reti di un centrocampista e di un difensore. Uno choc, per il tabellino.
È quello che penso Alex, Dio ce lo conservi e ci permetta di arrivare alla fase di eliminazione diretta con una squadra intorno che funzioni.
E non con Buffon in porta perché merita certi palcoscenici e Deligt in panca al camp nou perché è stanco.
Ciao Alex, secondo me la nostra rosa e quella dell’inda, grosso modo si equivalgono. Forse siamo ancora leggermente davanti grazie a Freddy Mercury.
Ma siamo moooolto indietro a livello di farla rendere al proprio meglio, rispetto ai cinesi.
E lì entra in gioco averci o non averci un allenatore.
non venitemi a dire che puntare su un 33enne non è programmazione, visto che gli fai un contratto di 4 anni.
Per 4 anni puoi pensare a comprare a qualcuno che lo mette nelle condizioni di esprimersi al meglio, non a cogliere le occasioni.
Guardate ad esempio l’inter con l’occasione Eriksen…
Scritto da Causio il 8 dicembre 2020 alle ore 10:43
Se il 33enne segna 40-50 gol a stagione trattasi di programmazione eccome.a quel punto l’età non conta nulla.
Qualsiasi giocatore con quelle statistiche ti permette di programmare.
Altra cosa fondamentale.
Qui dentro e altrove NESSUNO contesto’l’acquisto di cr7 quando avvenne.
Eravamo GIUSTAMENTE tutti in brodo di giuggiole.
Nessuno scriveva che pararici era stato un coglione a prenderlo,nessuno scriveva che nedved era un “pedofilo ossigenato”e nessuno scriveva che AA era stato un pirla a farsi convincere ad acquistare uno dei primi cinque giocatori della storia del calcio.
Nessuno scriveva che cr7 avrebbe rovinato dybala e bernardeschi.
Queste porcherie vengono scritte solo dopo una sconfitta o un pareggio della Juventus.
Per dire nessuno le scrisse nemmeno dopo che con sarri andammo a fare calciospettacolo a s.siro contro l’inda trascinati da una mega prestazione di cr7.
Puntare su Dybala non può essere sbagliato ora, anche se io nel mio 11 ideale di quest’anno non lo farei giocare, e non poteva essere sbagliato due anni fa.
Può purtroppo capitare che un giocatore forte, fortissimo, su cui punti non riesca a fare l’ultimo stop.
Badate bene, qui si parla di Dybala no di un Berna qualsiasi, un giocatore che ha dimostrato in molte partite fatte con la casacca bianconera di essere fortissimo.
Ora, io non so, non credo, che la colpa sia stata di Allegri, è un fatto che comunque l’anno scorso ha avuto un ottimo rendimento ma sei ricordate bene l’occupazione dell’area di rigore avversaria era a livelli di quest’anno quando manca Morata.
Quindi si torna alle considerazioni che avete fatto stamattina e che io ho sempre pensato.
Se hai CR7 devi fare la squadra PER CR7, no con CR7.
e non venitemi a dire che puntare su un 33enne non è programmazione, visto che gli fai un contratto di 4 anni.
Per 4 anni puoi pensare a comprare a qualcuno che lo mette nelle condizioni di esprimersi al meglio, non a cogliere le occasioni.
Guardate ad esempio l’inter con l’occasione Eriksen…
Lo spazio per fare mercato bisogna crearselo. Se prendi giocatori dai 28 anni in su perché sono pronti, o parametri zero sempre rotti cui dai ingaggi fuori mercato, o semplicemente dai ingaggi fuori mercato, ecco che alla fine non riesci a vendere nessuno e quindi a comprare nessuno. Tolto pogba, ritornato per fine prestito alla raiolese, di cui è stato preso un bel premio di valorizzazione, quale giocatore è stato venduto ad un prezzo da poter dire: a quelle cifre era impossibile trattenerlo? Forse ricordo male, ma togliendo i giocatori scambiati o inseriti in giri strani di plusvalenze, quale giocatore è stato ceduto non nei campionati minori? L’unico è kean ceduto per un piatto di lenticchie agli inglesi, ma parliamo di un giovane con non ancora un ingaggio pieno da professionista.
A parziale discolpa del duo nel 2018, c’è forse che allora si pensava che dybala potesse ancora essere un 9, seppure anomalo, almeno di manovra
Scritto da Robertson il 8 dicembre 2020 alle ore 08:54
Mi sa che il succo di tanti discorsi è proprio questo.
Poi,opinione mia,il danno lo ha fatto allegri obbligando il ragazzo ad un ruolo che lo ha riempito di dubbi e arlando per un anno di “tuttocampista”.
Lo scorso anno sarri ha tamponato il danno del minestraro ed infatti dybala ha fatto una grande stagione e al netto dei rigori ha segnato come non mai in carriera.il problema è che non lo ha fatto da attaccante ma partendo sempre più defilato.
Ho la sensazione che l’arrivo di morata lo abbia smarrito ulteriormente come se sentisse il dovere di trovare una posizione in campo in modo da poter giocare ANCHE quando gioca morata.
Enristo va a pascie l pecore che è la cosa che ti riesce meglio!
Bravo Robertson! Questo è il punto!
Scritto da Robertson il 8 dicembre 2020 alle ore 08:43
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Anch’io la penso così. Preso CR7 c’era lo spazio per fare bene sul mercato in modo oculato; invece hanno svaccato.