Gentili Nicchi e Braschi, è Antonio Conte che vi parla. Come ricorderete, dopo Juventus-Cagliari chiesi scusa a Ballardini perché alcune bracciate – soprattutto la seconda, di Pirlo – erano state trascurate dal signor Guida. Il Cagliari avrebbe avuto diritto, come minimo, a un rigore. Con la stessa eleganza – se non si fida, chieda pure in giro – dopo Juventus-Siena avevo archiviato il braccio di Vergassola, ignorato dal signor Peruzzo. Il rigore è un gol probabile, non sicuro: non lo dimentico mai.
Sono, così, arrivato a Parma-Juventus. Premesso che Vucinic è indifendibile, il nostro attacco solo il settimo del campionato e il possesso palla promessa di copula, ma non copula, porto a vostra conoscenza che il signor Mazzoleni non ha concesso due rigori a noi (su Giaccherini, netto, e su Pirlo, agli sgoccioli degli sgoccioli) e uno al Parma (su Giovinco).
Per carità, so benissimo che il signor Mazzoleni diresse anche Fiorentina-Milan – 0-0 come al Tardini – annullando una rete regolare a Seedorf e negando un rigore solare a Pato. Inoltre, l’8 febbraio, sempre il signor Mazzoleni fu inappuntabile mella sfida di Coppa a San Siro, vinta per 2-1 dalla mia squadra contro il Milan. Non mi va di creare alibi che possano condizionare i giocatori. Non mi va neppure di istigare la faziosità del tifo più nostalgico. A Vucinic, Matri e Marchisio chiedo di più: agli arbitri, chiedo il giusto. Come potete apprendere dalla lettura dei giornali, in ventidue partite la Juventus ha avuto un solo rigore a favore. Trovo il dato non scandaloso, ma singolare. Nello stesso tempo, trovo ridicolo che molti parlino dell’Arsenal, dopo il 4-0 inflittogli dal Milan, come di una squadretta: alla vigilia, sembrava che senza Tevez Allegri non sarebbe arrivato alle idi di marzo. Ah, questi tifosi: tutti uguali».
Naturalmente stavo sognando. Peccato.
TRANQUILLI, CHE LO MONACO HA CAPITO TUTTO!!! Conte parla di brutta aria intorno alla Juve? Di mestiere fa l’allenatore e non il dirigente e il suo è uno sfogo fuori luogo che rischia di aizzare gli animi“: a Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania che sabato sera farà visita alla Juventus dopo il duro attacco del tecnico bianconero al sistema arbitrale italiano, le parole sentite a Parma non vanno giù. Calciopoli? “Evocarla non ha senso – dice in esclusiva a Panorama.it -. Le decisioni vanno accettate perché gli arbitri italiani sono i migliori“. E poi il sospetto: “Si potrebbe benissimo dire che stiamo mettendo le mani avanti. Era un atteggimento classico della Prima Repubblica ma non temo nulla” attacca Lo Monaco.
Dottor Lo Monaco, nel suo sfogo di ieri Conte ha descritto una situazione arbitrale in Italia preoccupante. La pensa allo stesso modo?
“Conte di professione fa l’allenatore e non certo il dirigente. Sono dichiarazioni fuori luogo e che non hanno motivo di esistere soprattutto se si impersona un ruolo che non hai. Noi dirigenti dovremmo avere comportamenti che non aizzano gli animi di chi segue questo nostro mondo un po’ sbrindellato”.
Ha parlato di uno strano clima intorno alla Juventus…
“Io credo che le decisioni arbitrali vanno accettate così come sono. Fino a una settimana fa si parlava di una classe arbitrale buona e improvvisamente per una decisione opinabile si tirano fuori tutte queste storie? Non c’è né Calciopoli né altro. Conte doveva evitare uno sfogo del genere”.
Conte ha allargato il discorso ben oltre gli episodi di Parma…
“Si potrebbe benissimo dire che stiamo mettendo le mani avanti. Era un atteggimento classico della Prima Repubblica che quando si subiva un presunto torto arbitrale si attaccava la categoria nella speranza di ottenere un atteggiamento diverso la domenica successiva”.
Sabato sera il suo Catania va a Torino. Preoccupato?
“Non temo nulla perché penso che anche se Conte l’avesse fatto con questo spirito il problema ci tocca relativamente. Quello che mi interessa è che presunti torti li subiamo tutti e non si può buttare benzina sul fuoco. La categoria arbitrale italiana è la migliore al mondo. Anche nei giovani”.
Conte è andato sopra le righe?
“Sì e se lo poteva evitare anche perché ha una grande squadra e sta facendo un grande lavoro. Non so se questo sfogo l’abbia fatto anche con lo scopo di ricompattare la tifoseria però è fuori luogo”.
Lei che sabato va a Torino non teme, però, un effetto compensazione?
“Io sono tranquillo, ma se dovessi ragionare con l’aria di chi evoca fantasmi potrei anche pensare che questo sfogo è in funzione della partita di sabato. Ma non lo faccio perché sono tranquillo”.
Dopo le parole di Marotta sugli arbitri inesperti la Juventus ha avuto due internazionali contro Bologna (rinviata) e Parma. Si aspetta un’internazionale anche sabato sera?
“Mi aspetto un arbitro sereno e sono sicuro che lo sarà a prescindere che sia internazionale o meno. Dietro questi discorsi si celano sempre paure e debolezze e penso che la Juventus stia facendo un grandissimo campionato”.
Forse Conte parla così perché nelle ultime settimane ha sprecato qualche occasione per allungare sul Milan?
“Il nostro campionato non è il più bello del mondo ma il più difficile. Ci sta che il Siena faccia risultato a Torino. Un mese fa ho visto l’Arsenal dal vivo e mi sono detto: ‘Questa squadra prende quattro gol in Italia’. E’ successo. E’ una squadra scarsa rispetto alle nostre grandi”.
Le polemiche sugli arbitri nel duello tra Milan e Juventus ricordano l’ultima volata scudetto pre-Calciopoli. Anche allora c’era un vuoto di potere in Lega Calcio: vede anche un tentativo di stabilire nuovi rapporti di forza tra le grandi?
“Gli equilibri in Lega sono completamente cambiati rispetto ad allora. Oggi comanda l’assemblea e l’incidenza di una grande è uguale a quello di una piccola. Il loro peso viene dalla fobice degli incassi rispetto alle piccole ma a livello di decisioni non esiste un potere maggiore o minore”.
Nessuna guerra politica?
“No, solo un discorso di campo tra due grandi squadre attrezzate per vincere”.
L’importante è che non restiate stritolati voi piccoli…
“Noi non siamo nessuno per stigmatizzare certi comportamenti. Esprimiamo il parere che si dovrebbero evitare sfoghi che non servono a portare nulla di buono. La lotta tra Juve e Milan deve rimanere sul campo. Non ci sono altri discorsi e chi li adombra sbaglia”.
Sig. Beccantini (continuo a scrivere anche se non mi risponde), forse cominciano a fare effetto le cure del Primario ma gia’ da ieri sera dico che è inutile parlare di complotti e affini, pero’ rivendico: 1)Il nostro diritto di protestare, giusto o sbagliato che sia, è un nostro problema, senza doverci sempre sentire rispondere che gli juventini non possono lamentarsi 2) Il nostro sacrosanto diritto a vincere partite, giocate piu’ o meno male, grazie ad un rigore, se c’è, senza vederci sempre sentire rispondere che la Juventus, contro il Siena e il Parma, non deve aver bisogno di un rigore per vincere. Lei mi insegna che la storia del calcio è piena di partite vinte, da grandi squadre, grazie ad un rigore.
Beck, chi arbitrerà contro il Catania starà attento a non passare per compensatore in favore Juve, peccato di questi tempi imperdonabile!
@ ricc
basta poi non lamentarsi dei commenti di sconcerti
ok fiero, va bene. Sono indegno. Argomento chiuso per me.
Ezio il 3-5-2 secondo me è una variante da chi ha molto meno meno benzina che a Settembre.
Si doveva prendere un titolare a centrocampo, dotato di palle striscianti, non c’erano i soldi e si è dovuto prendere Padoin (discreto), per non parlare che al posto di Borriello c’era bisogno di un Cristian Vieri di 25 anni, ammesso che da qualche parte ci sia.
Sono d’accordo non è stato problema di modulo, ma erano da cambiare gli interpreti, non necessariamente mettendo attaccanti si attaca di più, si creano ocasioni, ma la sensazione di essere stati troppo coperti e allineati io ce l’ho avuta.
Lippi aveva una squadra più forte, ma in corsa aveva il gusto di rischiare, di ribaltare di interpretare, di mettere un pò di sale quando la partita non sapeva di niente. Conte questo ancora non ce l’ha.
@ ric
atteso che la dignità non ha prezzo e che lo streaming penso sia giunto anche nelle tue contrade, se l’alternativa è fra permettere a certa gente di sputarci addosso oppure portarla a più miti consigli, credo che la risposta te la possa dare da solo.
Mah,secondo me l’olandese è talentuoso, forte quando vuole ma indolente piuttosto viziato e non fa vita d’atleta.
Che un allenatore possa costruire la squadra intorno a un uomo l’ho sempre ritenuta un’esagerazione, se poi l’uomo è snejder i dubbi aumentano.
Ha fatto due anni pietosi e pensare di realizzare 25 milioni è una cazzata da paolillo o da fc inter 1908.
A madrid si era legato all’armadietto e sono andati i carabinieri a staccare le catene per spedirlo a milano. Qualche motivo ci sarà.
Fiero tra sky e mediaset premium, preferisco pagare Sky. L’alternativa sarebbe non guardare le partite. Troppo anche per me, ed inutile.
All’amico di Bangkok. Su Espn hanno commentato il rigore finale su Pirlo con “what a joke….not in a million years”. Sentimento popolare internazionale?