A Palermo aveva vinto solo la Lazio. Cominciamo da qui, e dal dettaglio non marginale che a Dortmund, per restare in Europa, la Juventus dovrà giocare meglio. E’ stata una partita-lavatrice, noiosa nella sua frenesia, dal cui oblò ho visto frullare un sacco di «panni». Provo a riassumerli.
Mi è piaciuta la gamba, della Juventus, quell’aggressività proletaria che ha riservato a Dybala e Vazquez, emarginandoli dall’ordalia. Non mi sono piaciuti, viceversa, lo sciopero del tiro e la modestia dell’ultimo passaggio.
Cruciale l’ingresso di Morata. Un gran gol, il suo: controllo, arresto e tiro. Da centravanti di razza, quale sa essere nei momenti in cui non si crede unto del Senor. Llorente si era perso nel traffico di Palermo. Allegri ha azzeccato il cambio. Con tutto il rispetto, lo avrebbe indovinato anche Iachini. L’importante è la rosa, tra le note e in panchina.
Il turnover, morbido, ha influito sulla qualità del fraseggio, non sulla quantità del pressing. Barzagli ha mascherato le ruggini sotto quintali di mestiere (ma in Germania non lo rischierei). Sturaro ha debuttato con il piglio del marine: le ha date e le ha prese senza fiatare. Fino alla resa.
Vidal è ancora lontano dalle spiagge sulle quali, immagino, vorrebbe tornare a sdraiarsi. Infortunio, testa e nuove mansioni (non questa volta, però) gli hanno confuso il repertorio.
Il recupero del 3-5-2 ha prodotto il secondo 1-0 consecutivo. Si procede per lampi, da Pogba a Morata. La solida Juventus. Il Palermo, in casa, aveva sfiancato la Roma e liquidato il Napoli. Non proprio una squadra-saponetta. La vittoria avvicina la Juventus al quarto scudetto consecutivo. Ignoro, invece, quanto l’avvicini ai quarti di Champions. Per il Borussia, secondo 0-0 di fila. L’unico risultato che, mercoledì, mi sentirei di escludere.
Due francesi e nessuna inglese ai quarti di CL… A volte penso che abbia ragione Fulvio :-))
Spero di vedere una Juve sontuosa Ammutolire il Westfallenstadio
Buona giornata a tutti
Vabbè…oggi apro io, buongiorno a tutti, fate i bravi, ci si vede domani, until the end !!!
Una suntuosa flavia pennetta eliminima maria sharapova da indian wells.
I love flavia.
PER BECCANTINI.
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BECCANTINI CHE COS’HA, C’E QUALCOSA CHE NO VA?
LEI CARO BECCANTINI, MAI SMETTE DESSER BIRICCHINO…
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POSTO UNA VOLTA, E NE SALTANO FUORI “QUATTRO”.
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E ALLOR NON SIA IMBELLE…CORRA SU E LI CANCELLI…
….rima vero?
RIMA O NON RIMA, L’HO POSTATO POCO PRIMA!
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CHE COSE’, UN MOTTO DI RABBIA, OPPURE QUALCOSA INCOMINCIA AD INVECCHIARE?
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Essendo nel giorno..
1-schemi..in campionato hanno più impatto, poco in Champions.
2-a parte messi e Ronaldo(ma meno di messi), la Champions è figlia di uno spirito di gruppo (vedi il real che ha vinto 10 Champions..ma ha avuto 50 squadre con giocatori sempre di primissimo livello..ma le ha vinte quando fa squadra,altrimenti l’atletico a 1 minuto dalla fine pur essendo inferiore la vince lei. Come mai? le 3 chiavi per non dico vincere la Champions ma onorarla e essere cmq tra sempre tra le prime,(la juve lo è stata per buona parte dei scorsi 25-30anni(indipendentemente dalla favola..che ha perso tante finali..non è la bacheca solamente che fa le grandi squadre..difatti forse una delle prime 3 squadre più forti di tutti i tempi, l’OLANDA di cruiff e company..non ha vinto)..cmq dicevo delle 3 chiavi, esse sono:
Premessa: è chiaro che un livello alto ci deve cmq essere per potersi misurare..la classe non è acqua.Ma ci vuole altro:
1. consapevolezza del proprio valore. Non si tratta di sentirsi i più forti, ma di sentirsi forti..sentire di avere qualità e che tale qualità è un mezzo.
2. coraggio. Il coraggio di usare( e non osare, scriteriatamente tali mezzi..) tali valori che ci si riconosce a se stessi. Un allenatore deve altrettanto avere coraggio..il coraggio di sbrigliare(contrario di imbrigliare..)nei giocatori tali valori e renderli consapevoli di ciò. Questa è la differenza tra gli allenatori e i COACH(termine britannico che ben esprime ciò che spiego).E deve scegliere posizioni ruoli e schemi che servono a tale scopo, altrimenti è un allenatore…
3.bisogna stare bene fisicamente, almeno la maggioranza dei 11(se poi un messi o pochi altri grandissimi, in quella partita decisiva non stan bene, nessuno può dire che “la squadra è più importante del singolo..”, influirà ..eccome se influirà )in buone condizioni, non necessariamente tutti al massimo.
Perché non necessariamente al massimo?Perche le altre 2 chiavi sopra menzionate..spingeranno il giocatore e di conseguenza i giocatori”la squadra insomma”..ad andare OLTRE i propri limiti, SUPERARSI, e magari cosa non rara, superare una squadra presa singolarmente superiore, poiché manca di tali chiavi.
P.S.Nereo Rocco aggiungerebbe..”se un pallone prende il palo e va fuori..o prende il palo e va in rete, non è la stessa cosa. Si, la fortuna intesa come casualità , soprattutto in Champions non è determinante, no..ma, può influire, e alle volte lo fa in maniera determinante.
Borussia Dortmund-Juventus … a voi la “porta”, apritela usando le chiavi, se cè le avete!
Possiamo aprirla, ci spero…
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COMINCIA CON GRANELLI DI ZUCCHERO:”hanno sbagliato in tanti”
“HA sbagliato Ceccarini, ha sbagliato Simoni, espulso,
in ritardo, come il suo assistente, Pini, e Zè Elias,
artefice di una volgare gomitata a Deschamps”.
—
POI COMINCIA IL VELENO CON:”Sono errori diversi, ma sono sempre errori”.
PER POI PARTIRE ALLA CARICA E’ VOMITARGLI MERDA ADDOSSO!
(ho numerato tra parentesi, le parti con velenosa-merda)
—–
Al museo degli errori Delle Alpi: hanno sbagliato in tanti
BECCANTINI ROBERTO
.
HA sbagliato Ceccarini, ha sbagliato Simoni, espulso, in ritardo, come il suo assistente, Pini, e Zè Elias, artefice di una volgare gomitata a Deschamps. Sono errori diversi, ma sono sempre errori.
.
Era il 25′ della ripresa. Restava il tempo per organizzare una reazione più calibrata e, di riflesso, più efficace di quella che poi è stata imbastita, con un uomo in meno e i nervi surriscaldati. (1)-Il concetto di vergogna è stato ripreso, a tutta ugola, persino dal mite Ronaldo. È difficile, in casi del genere, non scottarsi alle fiamme del sopruso patito.
.
E così, tutto finisce in cantina: il duello Del Piero-Ronaldo, la splendida chicca balistica che Alex ha estratto dallo scrigno in occasione del gol, il rigore paratogli da Pagliuca al culmine della rissa, Simoni tarantolato, l’arbitro accerchiato e sbatacchiato a destra e a sinistra da un muro di petti interisti.
Brutta domenica, almeno a Torino. L’enormità della tensione ha schiacciato Ceccarini. L’odierno Del Piero, e il cemento della squadra, meriterebbero epinici di ben altro tenore.
.
(2)-Ma non si può rimanere indifferenti di fronte a coincidenze così singolari e, permettetecelo, così “nutrite”. La Juve è, e deve essere, forte di suo. A certi eccessi si arriva quando comincia a serpeggiare il sospetto che le regole non siano uguali per tutti. O comunque, che per alcuni siano più uguali che per altri: come i maiali della Fattoria orwelliana.
.
Sudditanza psicologica, libertà di ricusare. Gli arbitri sono sempre più allo sbando, oggetti e non più soggetti. Fossimo in Nizzola, interverremmo a gamba tesa.
.
(3)-La misura è colma. La stessa Juve – o, almeno, quella costola di Juve meno faziosa – faticherà a celebrare l’immanente titolo, venticinquesimo della storia, se questo è il prezzo non da pagare, ma da far pagare.
.
Avremmo voluto dilungarci sui voli spericolati di Peruzzi e Pagliuca, sui passi di danza di Del Piero, sulle sgommate di Ronaldo. Peccato. L’Inter ha sofferto il calo vistoso di Moriero, un banale fantasma rispetto al genietto applaudito a Parma, e il crepuscolare scalpiccio di Djorkaeff. Altra scorza, e altro peso, Davids, Pessotto e Montero.
.
Ma questi, come canta la Vanoni, sono dettagli. Marginali, per giunta.
Roberto Beccantini
.
La Stampa – Torino
http://archivio.lastampa.it/articolo?id=2044ce5d6496b41e66aa6471c1eeec96d391feb5
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E’ LA VIGLIACCATA FINALE DA NESSUNO RIPRESA:
“Avremmo voluto dilungarci sui voli spericolati di Peruzzi e Pagliuca,ecc.ecc.)
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E’ CHI GLIELO HA IMPEDITO?
IL VELENO PER LA VITTORIA DELL’ODIATA JUVENTUS?!!!
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COMINCIA CON GRANELLI DI ZUCCHERO:”hanno sbagliato in tanti”
“HA sbagliato Ceccarini, ha sbagliato Simoni, espulso,
in ritardo, come il suo assistente, Pini, e Zè Elias,
artefice di una volgare gomitata a Deschamps”.
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POI COMINCIA IL VELENO CON:”Sono errori diversi, ma sono sempre errori”.
PER POI PARTIRE ALLA CARICA E’ VOMITARGLI MERDA ADDOSSO!
(ho numerato tra parentesi, le parti con velenosa-merda)
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Al museo degli errori Delle Alpi: hanno sbagliato in tanti
BECCANTINI ROBERTO
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HA sbagliato Ceccarini, ha sbagliato Simoni, espulso, in ritardo, come il suo assistente, Pini, e Zè Elias, artefice di una volgare gomitata a Deschamps. Sono errori diversi, ma sono sempre errori.
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Era il 25′ della ripresa. Restava il tempo per organizzare una reazione più calibrata e, di riflesso, più efficace di quella che poi è stata imbastita, con un uomo in meno e i nervi surriscaldati. (1)-Il concetto di vergogna è stato ripreso, a tutta ugola, persino dal mite Ronaldo. È difficile, in casi del genere, non scottarsi alle fiamme del sopruso patito.
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E così, tutto finisce in cantina: il duello Del Piero-Ronaldo, la splendida chicca balistica che Alex ha estratto dallo scrigno in occasione del gol, il rigore paratogli da Pagliuca al culmine della rissa, Simoni tarantolato, l’arbitro accerchiato e sbatacchiato a destra e a sinistra da un muro di petti interisti.
Brutta domenica, almeno a Torino. L’enormità della tensione ha schiacciato Ceccarini. L’odierno Del Piero, e il cemento della squadra, meriterebbero epinici di ben altro tenore.
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(2)-Ma non si può rimanere indifferenti di fronte a coincidenze così singolari e, permettetecelo, così “nutrite”. La Juve è, e deve essere, forte di suo. A certi eccessi si arriva quando comincia a serpeggiare il sospetto che le regole non siano uguali per tutti. O comunque, che per alcuni siano più uguali che per altri: come i maiali della Fattoria orwelliana.
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Sudditanza psicologica, libertà di ricusare. Gli arbitri sono sempre più allo sbando, oggetti e non più soggetti. Fossimo in Nizzola, interverremmo a gamba tesa.
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(3)-La misura è colma. La stessa Juve – o, almeno, quella costola di Juve meno faziosa – faticherà a celebrare l’immanente titolo, venticinquesimo della storia, se questo è il prezzo non da pagare, ma da far pagare.
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Avremmo voluto dilungarci sui voli spericolati di Peruzzi e Pagliuca, sui passi di danza di Del Piero, sulle sgommate di Ronaldo. Peccato. L’Inter ha sofferto il calo vistoso di Moriero, un banale fantasma rispetto al genietto applaudito a Parma, e il crepuscolare scalpiccio di Djorkaeff. Altra scorza, e altro peso, Davids, Pessotto e Montero.
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Ma questi, come canta la Vanoni, sono dettagli. Marginali, per giunta.
Roberto Beccantini
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La Stampa – Torino
http://archivio.lastampa.it/articolo?id=2044ce5d6496b41e66aa6471c1eeec96d391feb5
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E’ LA VIGLIACCATA FINALE DA NESSUNO RIPRESA:
“Avremmo voluto dilungarci sui voli spericolati di Peruzzi e Pagliuca,ecc.ecc.)
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E’ CHI GLIELO HA IMPEDITO?
IL VELENO PER LA VITTORIA DELL’ODIATA JUVENTUS?!!!
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COMINCIA CON GRANELLI DI ZUCCHERO:”hanno sbagliato in tanti”
“HA sbagliato Ceccarini, ha sbagliato Simoni, espulso,
in ritardo, come il suo assistente, Pini, e Zè Elias,
artefice di una volgare gomitata a Deschamps”.
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POI COMINCIA IL VELENO CON:”Sono errori diversi, ma sono sempre errori”.
PER POI PARTIRE ALLA CARICA E’ VOMITARGLI MERDA ADDOSSO!
(ho numerato tra parentesi, le parti con velenosa-merda)
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Al museo degli errori Delle Alpi: hanno sbagliato in tanti
BECCANTINI ROBERTO
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HA sbagliato Ceccarini, ha sbagliato Simoni, espulso, in ritardo, come il suo assistente, Pini, e Zè Elias, artefice di una volgare gomitata a Deschamps. Sono errori diversi, ma sono sempre errori.
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Era il 25′ della ripresa. Restava il tempo per organizzare una reazione più calibrata e, di riflesso, più efficace di quella che poi è stata imbastita, con un uomo in meno e i nervi surriscaldati. (1)-Il concetto di vergogna è stato ripreso, a tutta ugola, persino dal mite Ronaldo. È difficile, in casi del genere, non scottarsi alle fiamme del sopruso patito.
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E così, tutto finisce in cantina: il duello Del Piero-Ronaldo, la splendida chicca balistica che Alex ha estratto dallo scrigno in occasione del gol, il rigore paratogli da Pagliuca al culmine della rissa, Simoni tarantolato, l’arbitro accerchiato e sbatacchiato a destra e a sinistra da un muro di petti interisti.
Brutta domenica, almeno a Torino. L’enormità della tensione ha schiacciato Ceccarini. L’odierno Del Piero, e il cemento della squadra, meriterebbero epinici di ben altro tenore.
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(2)-Ma non si può rimanere indifferenti di fronte a coincidenze così singolari e, permettetecelo, così “nutrite”. La Juve è, e deve essere, forte di suo. A certi eccessi si arriva quando comincia a serpeggiare il sospetto che le regole non siano uguali per tutti. O comunque, che per alcuni siano più uguali che per altri: come i maiali della Fattoria orwelliana.
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Sudditanza psicologica, libertà di ricusare. Gli arbitri sono sempre più allo sbando, oggetti e non più soggetti. Fossimo in Nizzola, interverremmo a gamba tesa.
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(3)-La misura è colma. La stessa Juve – o, almeno, quella costola di Juve meno faziosa – faticherà a celebrare l’immanente titolo, venticinquesimo della storia, se questo è il prezzo non da pagare, ma da far pagare.
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Avremmo voluto dilungarci sui voli spericolati di Peruzzi e Pagliuca, sui passi di danza di Del Piero, sulle sgommate di Ronaldo. Peccato. L’Inter ha sofferto il calo vistoso di Moriero, un banale fantasma rispetto al genietto applaudito a Parma, e il crepuscolare scalpiccio di Djorkaeff. Altra scorza, e altro peso, Davids, Pessotto e Montero.
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Ma questi, come canta la Vanoni, sono dettagli. Marginali, per giunta.
Roberto Beccantini
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La Stampa – Torino
http://archivio.lastampa.it/articolo?id=2044ce5d6496b41e66aa6471c1eeec96d391feb5
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E’ LA VIGLIACCATA FINALE DA NESSUNO RIPRESA:
“Avremmo voluto dilungarci sui voli spericolati di Peruzzi e Pagliuca,ecc.ecc.)
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E’ CHI GLIELO HA IMPEDITO?
IL VELENO PER LA VITTORIA DELL’ODIATA JUVENTUS?!!!
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COMINCIA CON GRANELLI DI ZUCCHERO:”hanno sbagliato in tanti”
“HA sbagliato Ceccarini, ha sbagliato Simoni, espulso,
in ritardo, come il suo assistente, Pini, e Zè Elias,
artefice di una volgare gomitata a Deschamps”.
—
POI COMINCIA IL VELENO CON:”Sono errori diversi, ma sono sempre errori”.
PER POI PARTIRE ALLA CARICA E’ VOMITARGLI MERDA ADDOSSO!
(ho numerato tra parentesi, le parti con velenosa-merda)
—–
Al museo degli errori Delle Alpi: hanno sbagliato in tanti
BECCANTINI ROBERTO
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HA sbagliato Ceccarini, ha sbagliato Simoni, espulso, in ritardo, come il suo assistente, Pini, e Zè Elias, artefice di una volgare gomitata a Deschamps. Sono errori diversi, ma sono sempre errori.
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Era il 25′ della ripresa. Restava il tempo per organizzare una reazione più calibrata e, di riflesso, più efficace di quella che poi è stata imbastita, con un uomo in meno e i nervi surriscaldati. (1)-Il concetto di vergogna è stato ripreso, a tutta ugola, persino dal mite Ronaldo. È difficile, in casi del genere, non scottarsi alle fiamme del sopruso patito.
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E così, tutto finisce in cantina: il duello Del Piero-Ronaldo, la splendida chicca balistica che Alex ha estratto dallo scrigno in occasione del gol, il rigore paratogli da Pagliuca al culmine della rissa, Simoni tarantolato, l’arbitro accerchiato e sbatacchiato a destra e a sinistra da un muro di petti interisti.
Brutta domenica, almeno a Torino. L’enormità della tensione ha schiacciato Ceccarini. L’odierno Del Piero, e il cemento della squadra, meriterebbero epinici di ben altro tenore.
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(2)-Ma non si può rimanere indifferenti di fronte a coincidenze così singolari e, permettetecelo, così “nutrite”. La Juve è, e deve essere, forte di suo. A certi eccessi si arriva quando comincia a serpeggiare il sospetto che le regole non siano uguali per tutti. O comunque, che per alcuni siano più uguali che per altri: come i maiali della Fattoria orwelliana.
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Sudditanza psicologica, libertà di ricusare. Gli arbitri sono sempre più allo sbando, oggetti e non più soggetti. Fossimo in Nizzola, interverremmo a gamba tesa.
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(3)-La misura è colma. La stessa Juve – o, almeno, quella costola di Juve meno faziosa – faticherà a celebrare l’immanente titolo, venticinquesimo della storia, se questo è il prezzo non da pagare, ma da far pagare.
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Avremmo voluto dilungarci sui voli spericolati di Peruzzi e Pagliuca, sui passi di danza di Del Piero, sulle sgommate di Ronaldo. Peccato. L’Inter ha sofferto il calo vistoso di Moriero, un banale fantasma rispetto al genietto applaudito a Parma, e il crepuscolare scalpiccio di Djorkaeff. Altra scorza, e altro peso, Davids, Pessotto e Montero.
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Ma questi, come canta la Vanoni, sono dettagli. Marginali, per giunta.
Roberto Beccantini
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La Stampa – Torino
http://archivio.lastampa.it/articolo?id=2044ce5d6496b41e66aa6471c1eeec96d391feb5
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E’ LA VIGLIACCATA FINALE DA NESSUNO RIPRESA:
“Avremmo voluto dilungarci sui voli spericolati di Peruzzi e Pagliuca,ecc.ecc.)
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E’ CHI GLIELO HA IMPEDITO?
IL VELENO PER LA VITTORIA DELL’ODIATA JUVENTUS?!!!
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