Dal momento che il tempo è gentiluomo e la tensione gentildonna, propongo anche in Clinica la terapia applicata nell’ospedale di Facebook. Prendete Juventus e Napoli, mescolateli e cavatene la formazione migliore. Mi raccomando: in discussione non sono i valori assoluti, ma il livello tecnico espresso e raggiunto dai singoli nell’arco di queste 24 giornate di campionato. Faccio un esempio: ad agosto, in base ai risultati della stagione (allora) consegnata agli archivi, nella top undici di «Juventapoli» avrebbe trovato posto, forse, un solo giocatore del Napoli: Higuain. Oggi, invece?
Vi propongo la mia: Buffon; Hysaj, Bonucci, Koulibaly, Alex Sandro; Allan, Hamsik, Pogba; Dybala; Higuain, Insigne.
Lo schema, per una volta, e almeno in questo caso, è relativo. Lo so, Hamsik più regista che mezzala può sembrare un azzardo. Conta il pensiero.
La terapia è aperta a tutti i pazienti, al di là della fede e della fedina.
.
Il real PADRONE del cartellino d morata decide che il giocatore vale 50m.a quel punto la juve caccia i 30 di differenza e fa un contratto di 5 netti x 5 anni al giocatore.oppure morata serve al real e quindi end of story.
Magari invece il real dice a morata:scegli tra bayern city united o chelsea dove prenderai comunque 5/6 netti e dove non farai la riserva a….mandzukic.
Indovinate chi e’il vaso di coccio in questa storia?
Qual’e'il club sprovveduto visto che PP dice che il real non lo e’?
Al massimo la Juve pareggerà la recompra pagando altri dieci, ma se davvero ci fosse l’accordo col giocatore, nemmeno quelli.
Se il Real riscatta Morata, paga 30 e poi se lo tiene, perchè il giocatore, in accordo con la Juve, rifiuterà qualsiasi destinazione diversa.
Quindi lo scenario potrebbe anche essere che Morata resta previo versamento di altri 20-30 stecche nelle casse del Real. Poi immagino che uno tra Berardi e Cuadrado sarà riscattato (costano praticamente la stessa cifra, altre 20 stecche, e mi riesce difficile pensare che vengano presi entrambi). Se poi l’amminchiamento di Allegri per il trequartista venisse esaudito possiamo metterne in preventivo altre 20-30. Siamo già a una bella cifra, e ancora non abbiamo parlato di rinforzi a centrocampo. In questo scenario mi riesce difficile credere che la Juve finanzierà il tutto con i propri mezzi (anche se Morata dovesse andare, per prendere un altro attaccante di livello non basteranno 20 milioni e quindi più o meno lo scenario é lo stesso). Molto più verosimile la cessione di Pogba. Dovesse restare, non vedo dove troverebbero i soldi per tutte queste operazioni. Fermo restando che per me la priorità é rinforzare il centrocampo, troppo indebolito.
No al governo dei banchieri #BoschiDimettiti
—————————————————————–
Al governo non sono bastati 130.000 risparmiatori truffati dalla gestione dissennata di quattro banche e beffati dal un decreto ‘salva-banchieri’ che li ha lasciati sul lastrico. Circa 2 miliardi di capitale in azioni e quasi 800 milioni di obbligazioni subordinate erano in gran parte già bruciati da scelte manageriali criminali, ma l’azzeramento totale, la confisca formale dei titoli si poteva evitare, soprattutto sul fronte dei bond. Così come si potevano e si possono risarcire facilmente almeno gli investitori retail che ci hanno rimesso poco meno di 400 milioni di euro (pari al costo che pagheremo perchè il governo non ha voluto accorpare il referendum sulle trivelle alle amministrative).
Il Bomba e Padoan, invece, hanno messo in piedi un fondo da appena 100 milioni di euro e si sono impantanati sulla procedura, peraltro discriminante, degli arbitrati. Una procedura che, a distanza di quasi tre mesi dal varo della legge di Stabilità, è ferma, avvolta nella nebbia. I risparmiatori intanto aspettano e, accompagnati dal M5S, continuano a portare in piazza la loro disperazione, a rivendicare i loro diritti.
Ricordiamo i 500 milioni di buco di Banca Marche o sui 400 milioni di Cariferrara, entrambe dichiarate insolventi. Adesso ombre nere si addensano sulla Popolare di Vicenza, i cui azionisti hanno dapprima visto quasi azzerare il loro capitale (titoli decurtati del 90%) e poi hanno dovuto votare con la pistola alla tempia la trasformazione in Spa, la quotazione in Borsa e un aumento di capitale fino a 1,75 miliardi. Soldi che certamente non basteranno a risollevare la situazione, dopo le nefandezze della gestione Zonin.
E che dire di Veneto Banca (213 milioni di rosso nella prima semestrale 2015 e quasi 1 miliardo nel 2014)? Senza considerare l’abbraccio tra due pugili suonati, Banco Popolare e Bpm (10 miliardi di sofferenze in due), che si sta trasformando in uno psicodramma per l’opposizione della vigilanza europea, nonostante il governo e Bankitalia vogliano a tutti i costi la fusione per poi, magari, metterci dentro anche Mps.
In uno scenario di questo tipo, con il bail-in che getta nel panico i risparmiatori e compromette il rapporto tra cittadini e banche, il governo ha pensato bene di sancire il trionfo del modello “Banca Spa”, quello più speculativo che ha generato e amplificato la crisi mondiale.
Ecco che il decreto sul credito cooperativo smantella l’indipendenza delle Bcc e le pone sotto il controllo di una holding Spa. In più prevede una garanzia statale, a carico quindi dei cittadini, a copertura delle sofferenze bancarie figlie delle gestioni scriteriate dei manager degli istituti. E, negli ultimi giorni, abbiamo pure assistito alla beffa dell’anatocismo (il pagamento degli interessi sugli interessi di un prestito) reintrodotto per legge da una norma redatta dalla maggioranza sotto la dettatura delle grandi banche. Tutto ciò, dopo che il governo si prepara a concedere agli istituti la possibilità di togliere per via diretta la casa ai debitori che non riescono a pagare qualche rata di mutuo.
Addio al credito di territorio. Addio al risparmio mutualistico e solidaristico. Presto la holding unica delle Bcc potrebbe finire sotto il controllo di capitali di altra natura. Ecco l’ultima cassaforte da regalare ai soliti squali. L’esecutivo del ministro Boschi sta calpestando i principi costituzionali della tutela del risparmio e della libera iniziativa economica.
BANCHE CHE TRUFFANO I CITTADINI, LA SPARKASSE A BOLZANO.
La commistione tra politica e affari fa parte del nostro tessuto economico e sociale: le banche finanziano e controllano i partiti che approvano leggi per tutelarle e sono dentro i loro consigli di amministrazione, in un intreccio sempre più inestricabile a danno dei cittadini. Il M5S ha scoperto un nuovo scandalo che dimostra la patologia di questo sistema: la vicenda Sparkasse, la cassa di risparmio di Bolzano, in cui sono coinvolti i partiti locali, uomini del Pd e anche la Lega.
L’istituto ha accumulato perdite astronomiche, addirittura pari a 648 milioni di euro secondo gli ispettori di Bankitalia, a causa della gestione scellerata del credito da parte dei dirigenti. Bankitalia ha rilevato carenze nei controlli, omesse comunicazioni e mancato rispetto dei profili di rischio sanzionando per centinaia di migliaia di euro gli amministratori della banca.
Una banca controllata da una Fondazione in cui siedono soci in quota ai partiti, in particolare il Pd e la formazione locale Svp, che concedono prestiti di favore secondo logiche familistiche e clientelari in uno scandaloso conflitto di interessi che ha generato un cratere di perdite.
Una banca che ha scaricato questo disastro sui 20mila piccoli azionisti, tagliando il valore dei titoli posseduti addirittura del 36%. L’inchiesta su questa vicenda viene aperta dal procuratore Guido Rispoli, che però è socio della stessa fondazione Cassa di risparmio, e vede la misteriosa sparizione di documenti in seguito ad una perquisizione nei confronti di un dirigente dell’istituto. Nell’indifferenza generale è stato il M5S ha chiedere con forza al procuratore di farsi da parte e Rispoli ha dovuto ammettere la necessità di lasciare le indagini.
Per finire, la ciliegina sulla torta: ora come neocandidato dell’Organo di indirizzo di Sparkasse, viene fatto il nome dell’imprenditore Dalle Nogare vicino al centrosinistra, in particolare al Patt, sotto processo con l’accusa di corruzione e indagato per abuso d’ufficio.
Quasi 650 milioni di euro in perdite stimati dalla Banca d’Italia, ben 20mila risparmiatori truffati, indagini in conflitto di interessi e partiti invischiata a piene mani nella gestione dissennata e clientelare del credito: questa è la vicenda della Cassa di Risparmio di Bolzano, che guarda caso è proprio la banca scelta dalla Lega per spostare 20 milioni di euro accumulati incassando e reinvestendo i finanziamenti pubblici.
Solo il M5S, dopo anni di connivenze e omertà totali, ha avuto il coraggio di portare nelle istituzioni questo scandalo emblematico del legame malsano tra politica e banche, che si spalleggiano a vicenda per difendere un sistema di potere feudale, marcio e deleterio.
Abbiamo presentato un’interrogazione su questa vicenda, e non intendiamo arretrare di un solo millimetro: non possono essere sempre i risparmiatori a pagare, ora sono i partiti che devono assumersi le proprie responsabilità. Loro difendono le banche, noi siamo dalla parte dei cittadini.
IL GOVERNO COLLUSO TARDA A SBLOCCARE I FONDI A FAVORE DELLE VITTIME DELLA MAFIA:
Servono altre prove?
————————————————————————
Il fondo per le vittime della mafia deve essere sbloccato il prima possibile. Il governo deve prendere atto del problema denunciato da Luigi Di Maio dare a queste persone il sostegno di cui hanno diritto da parte dello Stato. Negare l’evidenza e chiedere le dimissioni di chi denuncia non serve a risolvere il problema. Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili ha dichiarato che l’allarme lanciato da Di Maio è più che giusto perchè “se è pur vero che da sempre le erogazioni del Fondo alle vittime andate in causa hanno subito lentezze a causa di pochi fondi e burocrazia varia, mai erano stati messi in discussione le parcelle degli avvocati di parte civile”. #SbloccateIlFondoAntimafia, subito!
Bisogna dire TUTTA la verità! Al fondo per le vittime del racket per l’usura ci sono 497 richieste inevase, quindi bloccate, da ottobre. Il commissario, quello che dovrebbe governare il fondo, si è dimesso un mese fa e adesso non c’è nessuno a capo di questo fondo. Quindi c’è un problema, prima di tutto di abbandono e di trascuratezza di un’iniziativa così importante. Io ho detto la verità. Le istituzioni devono sempre dire la verità altrimenti sono istituzioni omertose e bugiarde e questo non fa parte della mia cultura di essere istituzione in questo Paese. Ci sta la polemica politica, mi prendo gli attacchi politici, me ne assumo la responsabilità. Però andiamo all’obbiettivo e risolviamo il problema che è quello di sbloccare le 497 richieste inevase e nominare un nuovo commissario. Io mi aspetto questo da Alfano: che nomini il commissario e gli faccia evadere al più presto queste richieste.(L. Di Maio)
X Fabrizio delle 22.43 – Credo che tu abbia compreso perfettamente come potrebbe evolversi la situazione. E’ evidente che, se il Real vuole Morata per tenersolo, tutto è già stato previsto. Per altre ipotesi, resta sempre da vedere, come ripeto, il contenuto del contratto
X Fabrizio – Lo so che la Juve non è una società che butta i soldi dalla finestra ma so anche che non può permettersi di fallire la partecipazione alla CL per cui, se dovesse prospettarsi una simile evenienza, non lascerà nulla d’intentato per porvi rimedio, ivi compreso l’esonero dell’allenatore anche campionato durante. Per me la discussine dovrebbe vertere proprio sulle clausole da far valere in caso di risoluzione anticipata del contratto.
X Fabrizio – Lo so che la Juve non è una società che butta i soldi dalla finestra ma so anche che non può permettersi di fallire la partecipazione alla CL per cui, se dovesse prospettarsi una simile evenienza, non lascerà nulla d’intentato per porvi rimedio, ivi compreso l’esonero dell’allenatore anche campionato durante. Per me la discussine dovrebbe vertere proprio sulle clausole da far valere in caso di risoluzione anticipata del contratto.