Dal momento che il tempo è gentiluomo e la tensione gentildonna, propongo anche in Clinica la terapia applicata nell’ospedale di Facebook. Prendete Juventus e Napoli, mescolateli e cavatene la formazione migliore. Mi raccomando: in discussione non sono i valori assoluti, ma il livello tecnico espresso e raggiunto dai singoli nell’arco di queste 24 giornate di campionato. Faccio un esempio: ad agosto, in base ai risultati della stagione (allora) consegnata agli archivi, nella top undici di «Juventapoli» avrebbe trovato posto, forse, un solo giocatore del Napoli: Higuain. Oggi, invece?
Vi propongo la mia: Buffon; Hysaj, Bonucci, Koulibaly, Alex Sandro; Allan, Hamsik, Pogba; Dybala; Higuain, Insigne.
Lo schema, per una volta, e almeno in questo caso, è relativo. Lo so, Hamsik più regista che mezzala può sembrare un azzardo. Conta il pensiero.
La terapia è aperta a tutti i pazienti, al di là della fede e della fedina.
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Curioso.O forse divertente. A loro non interessa l’arbitro; non si lamenteranno nel caso ….segnamo . ovviamemte non ci credo per niente . Si sono appena lamentati di Bergonzi per una normale partita di andata facendola assurgere a esempio paradigmatico della non esistente sudditanza del mondo arbitrale ormai da decenni nei confronti della squadra degli Agnelli, proprietari della ex Fiat, padroni di Torino, con milioni di servi e di sudditi di ogni tipo ; figuriamoci se Orsato dovesse buttar fuori Morata per simulazione.
94′ risultato bloccato sullo 0 a 0, un giocatore della Juve è a terra per infortunio nei pressi dell’area di rigore napoletana, Hamisik con molta sportività butta la palla fuori per far soccorrere lo juventino. Riprende il gioco, Dybala sempre con molta sportività batte il fallo laterale dando la palla a Morata per restituirla al Napoli, invece che succede? Stop di petto, dribbling su Albiol e tiro nel sette. Gooooooooool 1 a 0 e tutti a casa. E la sportività dovè andata a finire? Ma dopo una settimana così chi se ne fotte!
Beh Bilbao, oltre al colpo di testa anche quello di tacco non era male…
Perchè, fin ad ora aveva fatto scena muta ?
:-))))
Domani su Libero Moggi risponderà a Simoni riguardo al campionato 1998/99.
Comincio a strofinarmi le mani.
I Caressa d’Italia devono schiattare di fegato spappolato, come dice luca, questo è uno dei tanti merdaioli ben vestiti e ben pagati che succhiano risorse e ossigeno in giro.
Un po’ come il pedofilo ragliante qua dentro, una macchietta (di merda e cartone) così ignorante e meschina che non sai se riderci o piangerci su.
La manfrina sull’arbitro poi, ammesso e non concesso che sia tutto un giochino per scaricare la patata bollente del match, non ci deve interessare, così come ste terapie di gruppo del redivivo Beck: mischiare giocatori di una e dell’altra squadra, non ne abbiamo bisogno, abbiamo invece bisogno di essere gobbi determinati e lucidi come quelli che devono scendere in campo sabato sera per battere il Kabul, quelli di ‘ora o mai più’.
P.S. Un augurio e un abbraccio a cartesio.
AZZARDO CHIELLINI
Se l’azzardo di far giocare Bonucci aveva dunque una spiegazione tattica, pare più discutibile la scelta di far ugualmente giocare Chiellini, ammaccato. E poco conta che il giocatore fosse reduce da un affaticamento all’adduttore e si sia invece fatto male al polpaccio. Forse sarebbe bastato ascoltare la conferenza stampa del difensore, giovedì, quando aveva presentato il suo libro: «Sto bene, non benissimo». Tant’è che aveva saltato, per precauzione, le partite di Verona, con il Chievo, e contro il Genoa. Ecco, mettere Rugani al suo posto sarebbe stato prudente, e non uno scandalo (con Barzagli a sinistra, come a Verona): a meno di non considerare un rischio affidarsi al giovane talento contro il Frosinone.
Scritto da mike70 il 11 febbraio 2016 alle ore 18:08
Oooohhh.. qualcuno si è svegliato su quello in panchina che adesso come adesso pare non sbagli mai più???
Daniele Rugani avrebbe douto giocare titolare a Frosinone, perché così l’aveva provato Massimiliano Allegri fino alla vigilia della partita, al posto del diffidato Bonucci, ma domenica l’allenatore juventino cambiò idea. Motivo singolare quanto indicativo di non voler lasciare nulla al caso, al costo di prendersi un bel rischio: ovvero, l’eventuale squalifica di Bonucci in caso di ammonizione. Dunque, perché Rugani non partì negli undici? Alla fine non giocò dall’inizio perché il campo del “Matusa” era stretto (il più piccolo della serie A) e perché la squadra di Stellone avrebbe pressato a uomo, e l’unica fonte di gioco sarebbe stata il difensore centrale, ovvero Bonucci. Che in fase di impostazione è giudicato più affidabile dell’ex giocatore dell’Empoli. In effetti, il terreno di casa del Frosinone è largo 65 metri, ben tre in meno di tutti gli altri campi della serie A. A questo si aggiunse la pioggia, a renderlo ancora più insidioso in fase di avvio del gioco.
CHANCE PER IL NAPOLI
Rugani potrebbe però avere una chance con il Napoli, se mai Allegri volesse confermare la difesa a tre: il giovane affiancherebbe cioé Barzagli e Bonucci. E con appena 356 minuti giocati fin qui in stagione (8 presenze, 3 da titolare) andrebbe alla sfida scudetto. Forse un rischio, ma come quello di cambiare modulo dopo 16 partite consecutive in formato 3-5-2.
AZZARDO CHIELLINI
Se l’azzardo di far giocare Bonucci aveva dunque una spiegazione tattica, pare più discutibile la scelta di far ugualmente giocare Chiellini, ammaccato. E poco conta che il giocatore fosse reduce da un affaticamento all’adduttore e si sia invece fatto male al polpaccio. Forse sarebbe bastato ascoltare la conferenza stampa del difensore, giovedì, quando aveva presentato il suo libro: «Sto bene, non benissimo». Tant’è che aveva saltato, per precauzione, le partite di Verona, con il Chievo, e contro il Genoa. Ecco, mettere Rugani al suo posto sarebbe stato prudente, e non uno scandalo (con Barzagli a sinistra, come a Verona): a meno di non considerare un rischio affidarsi al giovane talento contro il Frosinone.
Ma infatti Giancarlo non posso parlare più di tanto di palmarès e statistiche.
Bettega giocava in un calcio a 16 squadre e, prevalentemente, senza stranieri, a parte i suoi ultimi 3 anni e cioè al tramonto del suo percorso sportivo.
Però ti parlo di intelligenza, tecnica, forza, aiuto alla squadra ed il più meraviglioso colpo di testa che mi sia mai capitato di vedere.
Scritto da bilbao77 il 11 febbraio 2016 alle ore 17:18
Dici? Come fiuto del gol, David ha pochi eguali, come capacità di fare reparto da solo Ibra è quasi unico.
Bobby gol era completissimo, poteva fare la prima e la seconda punta, si sacrificava in copertura quando serviva, ma ha avuto una carriera abbreviata da tanti guai, che gli hanno fatto saltare il mondiale del 1974 e quello del 1982….