Dal momento che il tempo è gentiluomo e la tensione gentildonna, propongo anche in Clinica la terapia applicata nell’ospedale di Facebook. Prendete Juventus e Napoli, mescolateli e cavatene la formazione migliore. Mi raccomando: in discussione non sono i valori assoluti, ma il livello tecnico espresso e raggiunto dai singoli nell’arco di queste 24 giornate di campionato. Faccio un esempio: ad agosto, in base ai risultati della stagione (allora) consegnata agli archivi, nella top undici di «Juventapoli» avrebbe trovato posto, forse, un solo giocatore del Napoli: Higuain. Oggi, invece?
Vi propongo la mia: Buffon; Hysaj, Bonucci, Koulibaly, Alex Sandro; Allan, Hamsik, Pogba; Dybala; Higuain, Insigne.
Lo schema, per una volta, e almeno in questo caso, è relativo. Lo so, Hamsik più regista che mezzala può sembrare un azzardo. Conta il pensiero.
La terapia è aperta a tutti i pazienti, al di là della fede e della fedina.
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Certo.ora è facile stare dalla parte di Re Mida. Ma quel lontano due luglio, a parte me e Mike, chi stava dalla sua parte? Chi?
:-)))))
Gian-carlo, mica sarà la maggioranza del popolo a determinare la corretta visione delle vicende juventine? per fortuna la Juve non è una democrazia e nemmeno è ad azionarato popolare. (il solo pensiero che il voto di qualcuno di qua dentro peserebbe quanto il mio, nell’assemblea dei soci, mi fa venire i brividi). Usciamo dall’esempio Bettega, (l’ho citato solo per ricordare che anche lui terminò la carriera in Canada, calcisticamente l’India dell’epoca, e che poi fu pure opinionista tv, e mica c’è niente di male, appunto) altrimenti finisce come per Baggio Del Piero che per difendere l’uno si attacca l’altro, e diventa un giochino stucchevole al quale non abbocco. Robertson dice bene (eh mi spiace) mica perchè uno è stato un grande calciatore automaticamente deve anche essere un bravo dirigente, od anche un bravo allenatore. Va valutato caso per caso. Ma nel caso di Del Piero, siccome ne ho sempre apprezzato l’intelligenza in genere, (anche nel curare i propri interessi, certo, e mica c’è niente di male), l’intelligenza calcistica nello specifico, la personalità , anche il modo di porsi davanti alle telecamere, la voglia di vincere tipicamente gobba, IPOTETICAMENTE, ce lo vedrei come dirigente.
Tutto il resto, da quell’antipatico video alla biografia con quello stronzo di Crosetti, ad appunto i viaggi turistici in India e Australia rientra nella sfera delle vicende e decisioni personali che a niente rilevano. Rileva invece che Del Piero MAI, nemmeno col video nel quale giocò le proprie carte per ottenere il rinnovo, ha messo in difficoltà squadra ed allenatore del momento. Ed anche ipotizzando che qualche allenatore abbia subito ricatti “emotivi” nello stilare la formazione, in difetto è stato l’allenatore, non certo il giocatore. Che poi con quel rinnovo ha giocato un’altra stagione, spesso in panchina senza battere ciglio, come già del resto accadeva con Del Neri, e fornendo un contributo importante nella vittoria dello scudetto, divenuto decisivo con quella punizione contro la Lazio. Quindi, ma di cosa cazzo si sta parlando?
Paragonare un’intervista ad un libro che riassume la tua vita e’demenziale.
il libro con crosetti è un’altra chicca di fine carriera. è cosa un po’ diversa da un’intervista, credo. un po’ più importante. cioè devi scrivere una biografia e lo fai con uno che ha sparato ad alzo zero sulla società in cui hai passato tutta la tua vita? era proprio necessario? (che poi di crosetti non ho nessuna stima nemmeno come giornalista, ma questo è un altro discorso).
Tranquilli, ci pensa il Re Mida che lui ci ha il DNA europeo :-)))
Domani sera, primo non prenderli (gol in casa). Poi, vedremo come stanno i loro difensori e i nostri attaccanti.
Beh, sul fatto che il Bayern, dalla cintola in sù, faccia un filino paura ……..magari Breitner ha ragione.
Sulla storia del calcio italiano che fa il catenaccio e bla bla bla, come tutti i tedeschi, dimostra di non sapere nulla di nulla del nostro calcio e del nostro paese.
Classica spocchia del crucco medio.
E’ indubbio che i bavaresi siano i favoriti al passaggio del turno. Ma il buon Paul, s’è dimanticato che scorso anno, a Berlino, c’eravamo noi e non loro.
vendute….
Ma guarda, Teo…quando ho saputo “dell’evento” ci ho riso sopra…ho ripensato ad un nuovo libro “cuore” o ad una nuova “Pianto antico” Carducciana…non so quante copie ne hanno venduti…e se ha preso qualche premio , ad esempio un “campiello”…chissà ….:-))))) leo
Beh, Leo, Crosetti-Del Piero certo che fa sorridere, mica vorrai pensare un libro tipo “Il nome della rosa”?