Dal momento che il tempo è gentiluomo e la tensione gentildonna, propongo anche in Clinica la terapia applicata nell’ospedale di Facebook. Prendete Juventus e Napoli, mescolateli e cavatene la formazione migliore. Mi raccomando: in discussione non sono i valori assoluti, ma il livello tecnico espresso e raggiunto dai singoli nell’arco di queste 24 giornate di campionato. Faccio un esempio: ad agosto, in base ai risultati della stagione (allora) consegnata agli archivi, nella top undici di «Juventapoli» avrebbe trovato posto, forse, un solo giocatore del Napoli: Higuain. Oggi, invece?
Vi propongo la mia: Buffon; Hysaj, Bonucci, Koulibaly, Alex Sandro; Allan, Hamsik, Pogba; Dybala; Higuain, Insigne.
Lo schema, per una volta, e almeno in questo caso, è relativo. Lo so, Hamsik più regista che mezzala può sembrare un azzardo. Conta il pensiero.
La terapia è aperta a tutti i pazienti, al di là della fede e della fedina.
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Messi non sono riusciti a farlo (come dicono quelle capre che parlano di mercato ad uso del popolino) a gennaio.
Di sicuro lo faranno a giugno
Fabrizio che siano sull’orlo del crack finanziario è assodato dai fatti ed è facile da capire, la cosa difficile è farla capire ai tifosi merdazzurri i quali purtroppo per loro pensano a Messi. ah ah ah
Scritto da Fabrizio il 12 febbraio 2016 alle ore 12:56
al suo posto proverei con la Mongolia…
Comunque Lindo Nesiano ha detto che “la ricerca di eventuali part er non è limitata alla sola Cina”.
Presto venditori porta a porta nerazzurri partiranno per un gioioso tour dei Paesi con più potenziale di svilippo, tipo Nigeria, Corea del Nord e Gibuti.
Salvadore, non è che Thohir e Moratti non vogliono vendere le loro quote.
É che nessuno le vuole comprare.
nun vi si incula nessuno, ed il bello che nemmeno lo capite.
Scritto da Intervengo102 il 12 febbraio 2016 alle ore 12:23
La prima parte della frase non è del tutto corretta, come dimostra l’infinita serie di innesti che prendono, con goduria.
piu’ che terribilmente seria direi drammatica, classica situazione da libri in tribunale, fosse una normale azienda le banche avrebbero gia’ chiesto il rientro immediato delle esposizioni bancarie, ed i fornitori non gli venderebbero nemmeno una matita, insomma…classica storia all’italiana, un film gia’ visto e rivisto, il tutto ovviamente nel silenzio piu’ assoluto, anzi anzi che la rosa abbia fatto un trafiletto, fossi in quel giornalista dormirei preuccupato.
Scritto da Intervengo102 il 12 febbraio 2016 alle ore 12:23
Direi una simil Steaua. Per altro molto più continua, e meno chiacchierata.
Tohir che discetta di Messi.
Si, Messi a …….. 90°
Erick Thohir e Massimo Moratti lo hanno confermato ieri: nessuno dei due vuole vendere le proprie quote. Il patron nerazzurro da buon business man ha rilevato un’azienda in difficoltà per rimetterla in salute e poi rivenderla; acquistata l’Inter due anni e mezzo fa con un aumento di capitale da 75 milioni per il 70% delle azioni, ora la barca nerazzurra fatica a rimanere a galla. L’ultimo bilancio si è chiuso con un rosso consolidato di 140 milioni; sono stati anticipati alcuni costi, come lo stipendio di Mazzarri, ma la gestione resta fortemente squilibrata.
Sul mercato l’Inter ha utlizzato una serie di ‘pagherò‘ che si faranno sentire sui prossimi mercati: senza l’approdo in Champions League il piano di risanamento rischia di saltare per aria; Thohir due anni fa rifinanziò il debito consegnando di fatto gli asset nerazzurri alle banche. Al 30 giugno 2015 i debiti con le banche sono il fardello più pesante: 230 milioni. Aggiungendo i 108 milioni prestati da Thohir, i 68 vantati dai fornitori e gli 11 con le società di calcio per il mercato, il debito consolidato dell’Inter arriva a 417 milioni. Non pochi tenendo presente un fatturato al di sotto dei 200 milioni. La situazione economico-finanziaria del club è terribilmente seria.
(Gazzetta dello Sport)