Dal momento che il tempo è gentiluomo e la tensione gentildonna, propongo anche in Clinica la terapia applicata nell’ospedale di Facebook. Prendete Juventus e Napoli, mescolateli e cavatene la formazione migliore. Mi raccomando: in discussione non sono i valori assoluti, ma il livello tecnico espresso e raggiunto dai singoli nell’arco di queste 24 giornate di campionato. Faccio un esempio: ad agosto, in base ai risultati della stagione (allora) consegnata agli archivi, nella top undici di «Juventapoli» avrebbe trovato posto, forse, un solo giocatore del Napoli: Higuain. Oggi, invece?
Vi propongo la mia: Buffon; Hysaj, Bonucci, Koulibaly, Alex Sandro; Allan, Hamsik, Pogba; Dybala; Higuain, Insigne.
Lo schema, per una volta, e almeno in questo caso, è relativo. Lo so, Hamsik più regista che mezzala può sembrare un azzardo. Conta il pensiero.
La terapia è aperta a tutti i pazienti, al di là della fede e della fedina.
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80 minuti per capire che il posto di Pereyra è nello spogliatoio a preparare il tè.
Ristabiliamo la parità numerica intanto.
Fisicamente siamo in difficoltà . Qualche cambio prima?
Si sente puzza di fregatura da un miglio. Ma anche se non fosse così la prestazione é inaccettabile.
Uno schifo indicibile. Ritmo e voglia agostana, nessuno che supporta l’attacco, centravanti che giocano a due km dalla porta e l’acciuga immobile.
Mario torna in difesa per poter toccare qualche pallone
Pereira in campo. Non risulta
Che razza di condizione fisica è questa?
Ormai Khedira non tiene più neanche 70 minuti… E Pereyra continua a essere in campo.
Un paio di grosse opportunità fallite in contropiede.
Il paradosso è che, in entrambi i casi, non siamo nemmeno riusciti a provare un tiro.