Dal momento che il tempo è gentiluomo e la tensione gentildonna, propongo anche in Clinica la terapia applicata nell’ospedale di Facebook. Prendete Juventus e Napoli, mescolateli e cavatene la formazione migliore. Mi raccomando: in discussione non sono i valori assoluti, ma il livello tecnico espresso e raggiunto dai singoli nell’arco di queste 24 giornate di campionato. Faccio un esempio: ad agosto, in base ai risultati della stagione (allora) consegnata agli archivi, nella top undici di «Juventapoli» avrebbe trovato posto, forse, un solo giocatore del Napoli: Higuain. Oggi, invece?
Vi propongo la mia: Buffon; Hysaj, Bonucci, Koulibaly, Alex Sandro; Allan, Hamsik, Pogba; Dybala; Higuain, Insigne.
Lo schema, per una volta, e almeno in questo caso, è relativo. Lo so, Hamsik più regista che mezzala può sembrare un azzardo. Conta il pensiero.
La terapia è aperta a tutti i pazienti, al di là della fede e della fedina.
.
Io non credo che si possa pianificare solo e continuativamente sul talento degli osservatori.
Scritto da Robertson il 26 febbraio 2016 alle ore 10:26
.
Quello lo fa già benissimo l’Udinese. Se pretendessimo di farlo noi su scala (leggermente) superiore, vendendo La Joya a 80-100 dopo averlo pagato 40, rientreremmo nella definizione di “upmarket selling team” (se non ricordo male) già citata da Bilbao e/o Alex, se non ricordo male.
Alemichel, quello che scrivi tu è giusto, e da sempe la penso così anch’io, ma è più inerente alla sfera tecnica che manageriale.
Certo, se facessimo un calcio, oltre che efficace come da sempre succede, anche “sexy” (come si dice qui in UK), beh ne guadagnerebbe grandemente l’immagine, ed a cascata, il brand, la risonanza mediatica, il merchandising etc.etc.
Essere tra le prime stabilmente tra le prime 8 non è mica cosa di poco conto eh!
Dal mio punto di vista significa giocare sempre dei turni eliminatori competitivi contro chiunque, qualche volta passare, qualche volta arrivare in finale, qualche volta (ma più difficile, ahimè) vincere.
Citiamo sempre il Madrid che infatti, con i suoi fantastilioni, il suo brand e le decine di galacticos acquistati, negli ultimi 10 anni ha vinto solo una UCL, acchiappandola per i capelli nel recupero.
De Lamentis, invece, scimmiotta – o fa finta di scimmiottare ad uso e consumo del popolo – su scala sedicesima, i comportamenti dei top club. Va in giro spende i soldi su mercati esteri per metterne insieme 11, il resto è mediocre, buono al meglio. Ma non da un’anima locale alla squadra. a meno non lo faccia coi nuovi acquisti giovani.
Quando higuain/hamsik/allan, quelli più spendibili, vedessero i limiti di questa roba qui, presentano il conto e salutano.
Ragazzi per essere tra le prime quattro bisogna mettere dei grandi soldi. Un grande giocatore per reparto, almeno due per il centrocampo (centrale, interno o esterno). Sarebbe il minimo.
non più, cara…quest’anno si festeggia quello di Marione….
Scritto da gian-carlo giappogobbo, ladro, dopato e tifoso di serie c (infatti sono anche della fortitudo basket) il 26 febbraio 2016 alle ore 09:54
Ingrati!
Intanto pare proprio che il Chelsea, incassato il no del Re Mida e del Cholo, abbia ripiegato sul pdm.
@Ezio Maccalli e Alemichel.
Il Bayern ha fatto acquisti di prospettiva, ma ha fatto anche acquisti mooooolto onerosi. Goetze, lewandoski, xavi martinez, vidal. Paragonabili, anzi superiori per spesa complessiva, al solo ns acquisto di dybala (che è stato il primo acquisto da grande squadra che spende i soldi che deve spendere, quali che siano). Pure alex sandro probabilmente rientra in questa categoria (ma qui dentro, pure io, in molti avevamo dubbi che ne valesse la penaa quei soldi li, ma certo che ne è valsa la pena. la qualità di paga. se no la prende qualcun altro.
Il resto sono state grandi intuizioni (es. pirlo, pogba, vidal) o acquisti significativi ma non spesa di primo livello (asamoah),
Non basta voler far un altro calcio, a questi livelli. Con tutte le riserve che continuo ad avere sulla mentalità di Acciuga. Devi anche avere i giocatori per farlo.
Devi spendere 30/40 milioni a botta per pesacare i douglas costa, o gli alex sandro, o i gundogan (a posto), oppure avere, ancora, delle grandissime intuizioni nel pescare i Pogba (capita una o due volte nella vita di un ds di comprare a 0 – dal MU… non dal pizza e fichi – e riuscire a vendere a quel che sarà , se sarà . Anzi no, è già visto che se la juve dicesse solo si oggi porterebbe a casa minimo 100 M).
Io non credo che si possa pianificare solo e continuativamente sul talento degli osservatori. E un piano “industriale” di posizionamento stabile nei primi 8, con vista sui 4, prevede mettere in preventivo di spendere tanti soldi.
Douglas costa per me è un esempio tipico. Grande giocatore, a me ignoto (e non vuol dire nulla), portato a casa per una cifra importante, ma che li vale tutti. altro che…
Assolutamente Gian-Carlo.
Son partito dalla considerazione di Alemichel sulla concreta o meno possibilità di stare stabilmente tra le prime 4 d’Europa (strutturalmente, e non necessariamente pretendendo di arrivare sempre in semifinale…cosa che nemmeno i 3 colossi possono avere garantita), per poi riallacciarmi a ciò che più o meno tutti stavano dibattendo a proposito del ranking e della possibilità di riprendere gli inglesi.
Magari con l’avvento degli sceicchi, e dei ricchi scemi russi, la situazione sarebbe cambiata lo stesso ma vi ricordo che la nostra attuale situazione è “drogata” da farsopoli.
Bilbao, l’obiettivo è quello al momento tra le prima 8 ci siamo già !
Per essere tra le prime 4 a questo punto occorre il saldo di mentalità : quello che ocnsente a lchelsea più rabberciato degli ultimi anni di giocarsela alla pari con gli scieicchi del PSG grazie al fatto aver vinto il prorpio girone.
Se la società si mette in testa che per fare strada in europa si deve imparare a giocare a calcio anche nella fase a gironi e anche quando giochiamo in italia ci evitiamo i patemi che abbiamo visto contro danesi, greci e borussi di quest’anno e la strada tra le prime 8 diventa in discesa…
Le grandi squadre giocano un calcio offensivo, se lo facessimo anche noi visto il grande valore della difesa che possiamo schierare ci divertiremmo molto di più e questo non credo sia solo un difetto di Allegri (e dell’ultimo Conte) ma prorpio una mentalità che pervade la società .
Il motto “vincere è l’unica cosa che conta” in europa è un limite, in europa “giocare a calcio per vincere è l’unica cosa che conta”!