Dal momento che il tempo è gentiluomo e la tensione gentildonna, propongo anche in Clinica la terapia applicata nell’ospedale di Facebook. Prendete Juventus e Napoli, mescolateli e cavatene la formazione migliore. Mi raccomando: in discussione non sono i valori assoluti, ma il livello tecnico espresso e raggiunto dai singoli nell’arco di queste 24 giornate di campionato. Faccio un esempio: ad agosto, in base ai risultati della stagione (allora) consegnata agli archivi, nella top undici di «Juventapoli» avrebbe trovato posto, forse, un solo giocatore del Napoli: Higuain. Oggi, invece?
Vi propongo la mia: Buffon; Hysaj, Bonucci, Koulibaly, Alex Sandro; Allan, Hamsik, Pogba; Dybala; Higuain, Insigne.
Lo schema, per una volta, e almeno in questo caso, è relativo. Lo so, Hamsik più regista che mezzala può sembrare un azzardo. Conta il pensiero.
La terapia è aperta a tutti i pazienti, al di là della fede e della fedina.
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Dopo le stagioni fatte da ISCO e Oscar e quella di morata, non vedo perché’ mai la Juve dovrebbe girare i 30 sacchi eventuali di morata per uno dei primi due. Vengono da un’annata sostanzialmente mediocre, se non disastrosa. Eventualmente prestito con diritto di riscatto. Perché’ mai si dovrebbe rischiare di mettere danari su due che han fatto la riserva in due squadre che negli ultimi anni hanno fatto come o peggio della Juve. Anzi diciamo pure peggio. Sicuramente nel caso del Chelsea.
X Fabrizio delle 16:26 – Personalmente spero tanto che Oscar se lo tenga Conte.
Diciamo che Isco l’ho visto qualche volta – non tantissime – e non mi ha convinto. Le capacità restano evidentemente superiori a quelle del profeteiro, ma secondo me ci sono profili migliori (tipo Oscar o Goetze). Poi magari quelli non li danno, ma spero che se devono mettere 30 stecche su un trequartista ci pensino bene bene… A naso però se il Real dovesse ricomprare Morata magari alla Juve potrebbe essere data una corsia preferenziale per Isco… Mah.
Scritto da De pasquale il 25 marzo 2016 alle ore 12:09
Guardi, geometra, glielo dico come si conviene tra gente per bene e nobile d’animo: se ficchi in culo l’amuleto di Cuccu. So che le farà piacere….
dal Corriere dello Sport
Mughini: «Calciopoli? Inter scudetto di cartone e di m. Juventus-Rizzoli? Liguori e Giordano incapaci di intendere e di volere»
Durissimo attacco dello scrittore juventino ai direttori di Tgcom24 e Tg4 che erano andati on onda imbavagliati, per protestare contro la direzione arbitrale di Toro-Juve
venerdì 25 marzo 2016 18:05
MILANO – Giampiero Mughini scatenato. Intervenendo alla trasmissione “La Zanzara”, in onda su Radio 24, il popolare giornalista e scrittore, grande tifoso juventino, ha duramente attaccato Paolo Liguori, direttore di Tgcom24 e Mario Giordano, direttore del Tg4 che la settimana scorsa, durante un collegamento in onda su Tgcom 24 con Xavier Jacobelli, direttore editoriale del nostro sito, si erano imbavagliati per protestare contro le decisioni di Rizzoli durante il derby Torino-Juventus.
Mughini dixit: «Su Rizzoli, hanno detto delle porcate e sono stati denunciati. Sono pronto a testimoniare in tribunale, per loro vale l’incapacità di intendere e volere quando parlano della Juventus. E’ un reato intellettuale, uno sbraco, fanatismo, odio anti juventino». E a proposito di Calciopoli, lo scandalo di cui in maggio ricorrerà il decimo anniversario, Mughini ha soggiunto: «L’Inter ha in bacheca uno scudetto di merda e di cartone. Ma non è fanatismo, è un fatto».
E’ un articolo lungo e datato però leggerlo per chi ama la Juve ne vale la pena.
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Ravezzani: «Calciopoli, ecco quanti giornalisti (non) controllava Moggi»
Il noto giornalista si scaglia contro la sentenza calciopoli sulla stampa: «La vera sconfitta è che nessuno ha detto il contrario»
di Fabio Ravezzani
venerdì 11 settembre 2015 16:34
ROMA – Caro Direttore, Mi perdonerai se per una volta scrivo a titolo personale su un argomento che riguarda tutti i tifosi, juventini e non. Ma troppa é la sorpresa e il senso di ribellione che sento dentro, dopoaver letto le motivazioni che la Cassazione ha sancito a conclusione del processo denominato Calciopoli. Mi riferisco non già alla vicenda Moggi-arbitri, su cui ognuno ha le sue legittime opinioni che rispetto per principio. Voglio parlare invece di quello che la Cassazione ha definito «strapotere esteso agli ambienti giornalistici e alle televisioni» da parte di Moggi stesso. Una definizione superficiale, indimostrata e indimostrabile, che incredibilmente buona parte della nostra categoria ha salutato quasi con piacere, a dimostrazione di quanto male sia ridotta, in effetti, la dignità di una parte del giornalismo sportivo. Visto che lo fanno in pochi, allora, mi ribello io a questa parte della sentenza che di certo non porta lustro a chi l'ha vergata, e che in qualche modo ne mina l'intera credibilità. Perché le sentenze si accettano, certo. Ma vivaddio si possono ancora commentare e confutare laddove ci siano evidenze inequivocabili. Bene, io non ho mai fatto l'arbitro, non posso parlare in prima persona di quanto forte fosse l'influenza di Moggi nei confronti dei direttori di gara. Ma faccio il giornalista. Io c'ero in quegli anni. Conosco il nostro mestiere, i colleghi. Ho lavorato anni per Tuttosport, ero ospite fisso nelle ultime stagioni al Processo di Biscardi, dirigo un gruppo televisivo che fa del calcio la sua parte informativa più importante. E mi ribello, fatti alla mano. Il telefono di Moggi é stato intercettato per quasi un anno e mezzo. Oltre 170 mila chiamate, molte delle quali fatte da colleghi: più di 150. Ebbene, nell'inchiesta volta anche a dimostrare la nefasta influenza di Moggi sull'informazione sportiva (televisiva e non) sono stati accusati e poi assolti la miseria di 4 giornalisti su oltre 150 Quello che la Cassazione definisce «strapotere esteso agli ambienti giornalistici e televisivi» si risolve nell'influenzare la «moviola» di Biscardi, nel chiedere qualche servizio sulla Juve alla Domenica Sportiva firmato da un giornalista amico e nell'imbeccare sempre al Processo de La7 uno storico opinionista con tesi favorevoli alle ragioni della bianconere. Cioè, Moggi influenzava circa il 3 percento dei giornalisti con cui parlava, peraltro all'epoca subito sanzionati dall'Ordine. Lo stesso Ordine dei giornalisti che finora non ha avuto nulla da dire verso un'accusa tanto infamante verso l'intera categoria. Bene, appurato che lo «strapotere» sanzionato dalla Cassazione era nei fatti inesistente, mi concederai un'analisi più ampia sul condizionamento vero o presunto di Moggi, Giraudo e dunque della Juve, negli anni presi in esame. Chiunque si occupi di informazione sa benissimo che qualsiasi condizionamento all'informazione deve avere «ab origine» un editore con interessi in campo e giornalisti a lui asserviti. Parliamo di informazione televisiva, allora. Nel 2006 Mediaset non era certo asservita agli interessi bianconeri (Berlusconi-Milan). La Rai all'epoca veniva accusata a torto o a ragione di essere influenzata dallo stesso Berlusconi o in alternativa dai vari partiti (non mi risulta che esistesse il partito Forza Juve). L'editore de La7 era Marco Tronchetti Provera, vicepresidente dell'Inter e grande amico di Massimo Moratti. L'enclave del Processo di Biscardi era l'unico territorio dove Moggi potesse esercitare una qualche pressione e relativamente alla moviola ci riusciva senz'altro. La cosa é dimostrata. Ma di qui a dire che questo era «strapotere» ne corre. Vogliamo ricordare, per esempio, che proprio in quegli anni le reti Mediaset riuscirono a scovare e mandare in onda una mezza gomitata di Ibrahimovic a Cordoba che portó a un'incredibile squalifica dello svedese nelle ultime 3 di campionato (testa a testa tra Juve e Milan)? Esaurite le televisioni, chiudo con una rapida analisi dei gruppi editoriali. Tra quelli sportivi gli editori che contano sono Roberto Amodei (Tuttosport, Corriere dello Sport) che non mi risulta abbia mai avuto alcun tipo di interesse verso Moggi e Giraudo. Dirò di più, caro direttore, lavoravamo insieme io, te e Vittorio Oreggia quando (su evidente pressione di Moggi e Giraudo) proprio Tuttosport (editore Amodei) venne fatto oggetto di uno striscione molto aggressivo per le eccessive critiche alla Juve che non vinceva più da un paio d'anni. Non certo uno strapotere nei nostri confronti direi, anzi. Resta la Gazzetta dello Sport, il cui azionariato (Rcs) é diviso tra i principali industriali italiani. Tra quelli che hanno interessi diretti nel calcio segnalo all'epoca Della Valle, Moratti, Tronchetti Provera, e John Elkann, l'unico che poteva sponsorizzare Moggi. Peccato che Elkann fosse da tutti riconosciuto, fin dal suo avvento, come uno dei principali detrattori dello stesso Moggi, tanto da averlo di fatto esautorato con alcune dichiarazioni oltre a non rinnovargli il contratto. Tirata le somme. Lo «strapotere esteso agli ambienti giornalistici e alle televisioni» di Moggi e della Juve si traduce dopo aver ascoltato 170 mila telefonate in 4 (senza offesa) pesci piccoli su 150 colleghi. La devastante azione di Moggi e della Juventus sulle televisioni si esercitava una voltala settimana durante la moviola di Biscardi (4 per cento di share) e in alcuni servizi della Domenica Sportiva che raccontavano lo svolgimento della partita. Nel frattempo le tv asservite portavano all'incredibile squalifica di Ibrahimovic mentre i giornali, asservitissimi, spesso sparavano titoli come «scandalo» o «vergogna» relativamente ai favori arbitrali verso il club bianconero Mi aspettavo che qualcuno si mettesse a ridere, meglio ancora che qualcuno si sentisse in dove e diritto di rispondere. In quelle intercettazioni, caro Direttore, c'eravamo anche io, tu,e decine di altri colleghi che possono ben dire di avere parlato con Luciano Moggi con la stessa onestà e correttezza che avevano nei confronti di qualsiasi altro attore del calcio all'epoca. Ecco: la vera sconfitta per la nostra categoria, non é che la Cassazione l'abbia arbitrariamente e falsamente bollata in questa circostanza come asservita. La vera sconfitta é che quasi nessuno abbia avuto il coraggio di alzare la mano per dimostrare che l'accusa é completamente falsa. Per i tifosi della Juve, invece, la vera sconfitta é che se una parte della sentenza é tanto infondata e arbitraria, anche il resto può lasciare legittimamente perplessi. Di più. Inquieti.
Ciao claudio
Chi visse sperando…io alle sorprese credo poco.e comunque onestamente di conte mi interessa poco.il discorso e’nato dicendo che mi piacciono gli allenatori che vedono il calcio come lui.
Fulvio
Quello che ha parlato prima di soldi sei tu mica io…
X intervengo delle 16:53 – Veramente abbiamo giocato solo con 3/4 titolari: Lirola, Mazek, Cassata e Pozzebon.
….Conte si era rotto i coglioni della situazione e la situazione e’rimasta tale.la famosa questione dei 10€ che trovo sia veritiera.
Lo aspetta un’avventura difficile:lingua da imparare e comcorrenza spietata.ilchelsea da un paio di anni vende piu’di quanto compri e gli allenatori li durano poco.
Sulla questione dei soldi,beh se allegri prende 5 netti vale tutto.
Scritto da Alex drastico il 25 marzo 2016 alle ore 18:30
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Veritiera o no che sia la questione dei 10 euro, Conte piede a Vinovo non ce ne deve mettere, per almeno un decennio.