Dal momento che il tempo è gentiluomo e la tensione gentildonna, propongo anche in Clinica la terapia applicata nell’ospedale di Facebook. Prendete Juventus e Napoli, mescolateli e cavatene la formazione migliore. Mi raccomando: in discussione non sono i valori assoluti, ma il livello tecnico espresso e raggiunto dai singoli nell’arco di queste 24 giornate di campionato. Faccio un esempio: ad agosto, in base ai risultati della stagione (allora) consegnata agli archivi, nella top undici di «Juventapoli» avrebbe trovato posto, forse, un solo giocatore del Napoli: Higuain. Oggi, invece?
Vi propongo la mia: Buffon; Hysaj, Bonucci, Koulibaly, Alex Sandro; Allan, Hamsik, Pogba; Dybala; Higuain, Insigne.
Lo schema, per una volta, e almeno in questo caso, è relativo. Lo so, Hamsik più regista che mezzala può sembrare un azzardo. Conta il pensiero.
La terapia è aperta a tutti i pazienti, al di là della fede e della fedina.
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SCALFAROTTAMATELO beoni PDuisti!
Ecco la coerenza dei massoni che fanno le pulci alle parole altrui
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Caro Ivan Scalfarotto, a fine 2001 creò “Adottiamo la Costituzione”, un’associazione in difesa della Carta. Al governo c’era Berlusconi e lei preoccupato tuonava: “La Costituzione non si tocca. E non la si tocca certo a colpi di maggioranza. Non si sentiva alcun bisogno di fare un contratto con gli italiani perché c’è già la Costituzione che è il contratto tra gli italiani”. Forse quel contratto lo considerava a tempo determinato, perché poi è diventato sottosegretario alle Riforme del governo Renzi e, con Italicum e riforma del Senato, quel “patrimonio intangibile di tutti i cittadini” l’ha toccato eccome, nelle fondamenta e a colpi di maggioranza.
All’epoca aderì alla sua iniziativa anche il grande costituzionalista Onida, che dell’Italicum ha detto: “Renzi viola le regole del gioco. Democrazia a rischio”. E pure un’altra indiscussa autorità come Zagrebelsky – tra l’altro presidente onorario di quella “Libertà e Giustizia” che le diede i natali politici nel 2005 – oggi mette in guardia da una riforma “promossa dal governo, imposta dal governo e votata dalla maggioranza di governo”: “Segna il passaggio dalla democrazia al potere dell’oligarchia”. Diventando sottosegretario la sua “adozione” della Costituzione ha fatto la fine della stepchild adoption: stralciata?
Inversione a U anche sulle preferenze. Nel 2007 nel blog scriveva: “In una democrazia i parlamentari sono eletti dal popolo e non nominati da una dozzina di persone. Per cui: se non ci sono le preferenze ci sono le primarie. O prima o dopo l’elettore deve dire la sua”. Nel 2012 era altrettanto netto, ma per dire l’opposto: “Non mi piacciono le preferenze”. E infatti oggi ci becchiamo un Parlamento di nominati.
E come bastonava nel 2010: “Da quando i leghisti sono al governo le autonomie locali hanno perso strumenti e mezzi, la pressione fiscale è aumentata, hanno occupato la Rai, gli aeroporti e lottizzato tutto il lottizzabile né più né meno che come avrebbe fatto la Dc di Gava e Gaspari, oggi annunciano anche l’assalto alle banche con buona pace del mercato, della concorrenza, della trasparenza e dei conflitti d’interesse”. Incredibile: basta sostituire “leghisti” con “renziani” e funziona tutto lo stesso. E se Saviano chiede le dimissioni della Boschi è “sciacallaggio”, giusto?
Mannaggia quante giravolte le ha fatto fare Renzi. Nel 2012 usciva il suo libro Ma questa è la mia gente, con interviste a Finocchiaro, Bindi, D’Alema. Oggi come la mettiamo con Verdini? Eccola scrivere il post: “Con altra gente”. E che gente! Occhio alla labirintite…
Su una cosa però – lo ammetto – è finora stato coerente: il fastidio (eufemismo) per i 5Stelle. Per lei sono come “Ammazza la vecchia” per Roger Rabbit o il rosso per il toro: non resiste. E dà giù. A maggior ragione se in ballo ci sono le unioni civili, da sempre la sua (onorevole) battaglia: “Ci ho provato, ma è tutta colpa dei grillini”, ha detto l’altro giorno a La Stampa. Tutta colpa dei grillini, se hanno detto no a canguri che il presidente Grasso ha giudicato inammissibili? Colpa dei grillini, voler votare la legge secondo regole democratiche e costituzionali? Colpa loro, se siete al governo con Alfano?
Su questo, caro Scalfarotto, credo non cambierà idea. C’è sempre una prima volta.
Il guardone coniglio afono e’ sempre dietro il buco della serratura a spiare. Peccato che non riesca ad alzare la voce.
Cosa cazzo blateri lombrosiano obeso della Bari?
Tutte lì le magagne del M5S?
Ma come cazzo fa un delinquente come stà merda regala-tumori ai suoi corregionali ad essere anche un giullare???
Gli sbattono in faccia porcate di leggi, fatte in accordo con massoni e mafiosi…gli sbattono in faccia l’esercito di indagati ed arrestati del criminoso PDue e lui che fa?
Il sofista con le parole di Di Battista….ahahahaha! MONGOLO della Bari!
“Sì – ha dichiarato il deputato grillino (Di Battista) – potremmo votare la legge sulle Unioni civili alla Camera, ma prima vogliamo vedere il testo, cosa c’è scritto, se c’è qualche fregatura. Perché una cosa è il titolo della legge, un’altra il contenuto, quando la legge arriverà alla Camera vedremo cosa fare come gruppo”…..Certo, ora la votano, tanto alla Camera i loro voti sono inunflenti e si parano il culo…..Pagliacci sempre piu’ inutili.
Di Battista spiega così la posizione dei grillini sulla legge delle Unioni civili. “Il M5s contro l’emendamento canguro che avrebbe consentito la stepchild? Ma se quell’emendamento non è mai stato messo ai voti, come si può accusare i Cinquestelle di non averlo votato? È una allucinazione collettiva. Si fanno passare i 5Stelle per quelli che non hanno votato un emendamento mai messo ai voti”…….Ah no??!!?? E il rispetto per le regole democratiche, di cui vi siete riempiti la bocca, che fine ha fatto? Si scopre il bluff dei discepoli di Ponzio Grillo Pilato….. Inutili pagliacci.
Andrebbe monitorato pure Galliani,aveva quasi bruciato un talento.Si parla di El Sharawi,per la fissazione sull’ingestibile afro-bresciano…l’avessimo preso noi!
Sottoscrivo parola per parola tutto quello che ha scritto Moggi.
Anche le punzecchiature su Platini (calcisticamente sempre sia lodato eh?) perchè anch’io quando Farsopoli cominciò a delineare i suoi veri, e cioè falsi, contorni mi sarei aspettato, non un “bieco” trattamento di favore, ma almeno un’attenzione su quello che era successo e stava succedendo in quella repubblica calcistica delle banane chiamata Italia.
http://www.tuttojuve.com/calciopoli/libero-moggi-telefonai-a-platini-durante-calciopoli-un-esempio-di-malagiustizia-atti-di-clemenza-assoluzioni-e-due-radiazioni-ingiustificate-spero-che-275126
E quindi per aver scritto qui che stasera è una partita importante e che si deve stare attenti (toh! come se non sapessimo che per i prescritti è la partita dell’anno), non ci sono problemi: i ragazzi obbediranno.
Magari un po’ più di prudenza avrebbe potuto usarla Leo…Bonucci, perchè non c’è bisogno di chiacchiere in anticipo da parte loro, quanto semmai di andare in campo e fare quello di cui sono capaci…cosa che confido sarà fatta.
Se invece non scrivessimo nulla di stasera o si postasse qualcosa sulla gara di MdB, i ragazzi entrerebbero in campo col loden e sotto il tipico costume bavarese. L’inno della Juve verrebbe sostituito allo JS da Rosamunda o da una di quelle terrificanti canzoni popolari di quella zona.
mah, perchè ci avrebbe tolto la concentrazione? io non credo o almeno voglio vedere stasera. è stata una partita a due facce, la prima ci ha mostrato una netta inferiorità, la seconda un grande carattere. alla fine in termini di autostima potrebbe anche avere delle ricadute positive. vedremo. ho sempre pensato che la champions quello che ti toglie a livello di energie te lo restituisce in carattere e convinzione.
Ieri sera ho visto un pezzo di Milan toro. Anche in questa partita ho visto una caccia all’uomo da entrambe le parti simile a quella che di solito ci viene riservata a noi. I prescritti sono tra le poche squadre che rinunciano al pressing alto e aspettano nella propria area per creare i presupposti per l contropiede. Più che altre volte potrebbe essere decisiva la giocata del singolo, magari un bel tiro da fuori o una punizione.